Il
Cacciatore di Draghi
di J.R.R. Tolkien
Illustrazioni di Pauline Diana Baynes
Traduzione di Isabella Murro
Edizione Mondolibri (su licenza RCS Libri), Milano,
2003, pp. 96
In
copertina elaborazione su Red Dragon with St. George and Virgin on Horse di
Wayne Anderson
Rilegato con sovraccoperta
Note di
copertina
"Aegidius De Hammo era un uomo che viveva nel
bel mezzo dell'isola della Britannia. Il suo nome completo era Aegidius
Ahenobarbus Julius Agricola De Hammo, perché in quell'epoca, molto tempo fa,
quando quest'isola era ancora felicemente divisa in molti regni, le persone
erano dotate di nomi altisonanti. Allora c'era più tempo, e c'era meno
gente...". Inizia così la storia ironica e divertita che narra la vicenda
d'un contadino abitudinario e un po' fanfarone, costretto dalle circostanze a
dar la caccia a un drago, di cui riesce ad avere la meglio, diventando ricco e
rispettato tanto da essere eletto re. La fonte sarebbe un'antica cronaca in
latino contenente il resoconto delle origini del Piccolo Regno, dove il
racconto è ambientato. Ma si tratta soltanto di un espediente. Tolkien vi
ricorre non già per dare credibilità storica al suo narrare, ma per creare un
mondo metastorico, senza precise coordinate spazio-temporali, un'atmosfera da
fiaba, un universo immaginario popolato di draghi e di giganti in cui però
possiamo ritrovare qualcosa che incontriamo nella realtà di tutti i giorni.
Fiabesco e concretezza di particolari si mescolano dunque con somma maestria
nelle mani dell'autore per conquistare i lettori, grandi e piccoli.