Racconti
Ritrovati
di J.R.R. Tolkien
Traduzione di Cinzia Pieruccini
Bompiani (I libri di Tolkien), Milano, 2000, pp.
350
Illustrazione di copertinadi Maxfield Parrish
Brossura con sovraccoperta
"Preparati ad ascoltare cose che tra gli
Uomini mai sono state udite prima, e di cui gli Elfi parlano di rado".
Note di
copertina
Universo fantastico di immagini e di personale
mitologia, i Racconti ritrovati segnano l'inizio della creazione fiabesca di
J.R.R. Tokien. Vi si trovano, in forma germinale e perciò misteriosa e
allusiva, i grandi temi narrativi del cosmo tolkieniano, che accompagneranno
poi per decenni la sua straordinaria produzione: la Musica degli Ainur, con la
quale il dio supremo dà forma al mondo; i grandi Dèi - gli Ainur appunto - che
si innamorano della loro stessa creazione e vi si rifugiano, edificando le
dimore leggendarie; la lotta mai conclusa contro Melko, il dio enigmatico e
maligno che ha insinuato nell'armonia degli elementi la dissonanza dell'estremo
gelo e del fuoco implacabile; l'avvento nel mondo degli Elfi, creature di
Ilúvatar, il "Padre Celeste", destinate a tornare nella patria
originaria dopo un viaggio denso di sofferenze indicibili... Nella magica
Casetta del Gioco Perduto proprio gli Elfi inscenano dinanzi agli occhi di
Eriol, il marinaio assetato di avventura e di antiche conoscenze, queste storie
del mondo che precedono la nascita del genere umano. E che rivivono nel suo
cuore come sogno di una terra fatata, ma sempre reinventata - o ritrovata -
grazie alla fiaba. Iniziati tra il 1916 e il 1917, quando l'Autore aveva solo
venticinque anni, i Racconti ritrovati, primo volume di una trilogia che
racchiude il nucleo fondamentale della mitologia di Tolkien, sono qui
accompagnati dal puntuale commento di Christopher Tolkien, il figlio del grande
scrittore, commento che offre la chiave di lettura e l'ideale raccordo con gli
altri celebri testi del "ciclo" tolkieniano, e in particolare con Il
Silmarillion.