Il Signore degli Anelli
di J.R.R. Tolkien
A cura di Quirino Principe
Traduzione: Vicky Alliata di Villafranca
Introduzione: Elémire Zolla
Milano, 1970, 1° ed. 2° ris. gennaio 1971, Rusconi (Narrativa Rusconi), pp. 1366
A cura di Quirino Principe
Traduzione: Vicky Alliata di Villafranca
Introduzione: Elémire Zolla
Milano, 1970, 1° ed. 2° ris. gennaio 1971, Rusconi (Narrativa Rusconi), pp. 1366
Copertina: Piero Crida e Mario Monge
Note di copertina
Il Signore degli Anelli è un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi.
Il Signore degli Anelli ha ottenuto in pochi anni un successo straordinario: tradotto in diciotto lingue, dal polacco al giapponese, è diventato un livre de chevet fra i giovani di tutto il mondo, soprattutto fra coloro che sono insoddisfatti dalla società dei bisogni artificiali e della nevrosi collettiva, e si sentono attratti da quella imperturbabilità di adolescenti saggi che rende tanto amabili i protagonisti del romanzo, da quella esilarante canzonatura della burocrazia arcigna e pedante che troviamo negli ultimi capitoli. Questo romanzo infatti nasconde fra le sue pieghe un giudizio ironico e severo nei confronti di un mondo, il nostro, che rivela sempre più chiaramente il suo carattere demonico.
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Come scrive Elémire Zolla nella sua Introduzione, «Tolkien riparla, in una lingua che ha la semplicità dell'anglosassone o del medioinglese, di paesaggi che pare di avere già amato leggendo Beowulf o Sir Gawain o La Mort Arthur, di creature campate tra il mondo sublunare e il terzo cielo, di archetipi divenuti figure». C.S. Lewis ha scritto a sua volta: «non è immaginario il mondo che Tolkien ha proiettato, così molteplice, vero e completo nella sua intima coerenza. Nessun altro mondo è così palesemente oggettivo, purificato da ogni psicologismo individuale legato all'autore»; e Richard Hughes: «Per l'ampiezza dell'immaginazione [il romanzo] umilia ogni termine di confronto; la sua vivacità, la sua felicità narrativa trascinano il lettore da una pagina all'altra». E Auden infine: «È un libro di incredibile felicità».
Per il lettore italiano la pubblicazione del Signore degli Anelli è un'occasione importante per riacquistare il gusto del romanzo, inteso non come una gratuita successione di avvenimenti o come una gelida operazione sul linguaggio, ma come una narrazione che sia allusione a verità permanenti, uno stimolo a riflettere sul mistero della vita e della morte. Un classico, insomma, fiorito inaspettatamente in una società che pare in preda alle forze tenebrose descritte da Tolkien.
Il libro è firmato da Piero Crida.
Introduzione di Elémire Zolla
Nota bio-bibliografica
Nota del Curatore
Prologo
1. A proposito degli Hobbit
2. A proposito dell'erba-pipa
3. L'Ordinamento della Contea
4. A proposito della scoperta dell'Anello
Nota sulla documentazione della contea
Parte prima
LA COMPAGNIA DELL'ANELLO
LIBRO PRIMO
I. Una festa a lungo attesa
II. L'ombra del passato
III. In tre si è in compagnia
IV. Una scorciatoia che porta ai funghi
V. Una congiura smascherata
VI. La Vecchia Foresta
VII. Nella casa di Tom Bombadil
VIII. Nebbia sui Tumulilande
IX. All'insegna del «Puledro Impennato»
X. Grampasso
XI. Un coltello nel buio
XII. Fuga al Guado
LIBRO SECONDO
I. Molti incontri
II. Il Consiglio di Elrond
III. L'Anello va a sud
IV. Un viaggio nell'oscurità
V. Il ponte di Khazad-dûm
VI. Lothlórien
VII. Lo Specchio di Galadriel
VIII. Addio a Lórien
IX. Il Grande Fiume
X. La Compagnia si scioglie
Parte seconda
LE DUE TORRI
LIBRO TERZO
I. L'addio di Boromir
II. I Cavalieri di Rohan
III. Gli Uruk-hai
IV. Barbalbero
V. Il Cavaliere Bianco
VI. Il re del Palazzo d'oro
VII. Il Fosso di Helm
VIII. La via che porta a Isengard
IX. Relitti ed alluvioni
X. La voce di Saruman
XI. Il Palantír
LIBRO QUARTO
I. Sméagol domato
II. L'attraversamento delle Paludi
III. Il Cancello Nero è chiuso
IV. Erbe aromatiche e coniglio al ragù
V. La finestra che si affaccia a occidente
VI. lo stagno proibito
VII. Viaggio sino al Crocevia
VIII. Le scale di Cirith Ungol
IX. La tana di Shelob
X. Messer Samvise e le sue decisioni
Parte terza
IL RITORNO DEL RE
LIBRO QUINTO
I. Minas Tirith
II. Il passaggio della Grigia Compagnia
III. L'adunata di Rohan
IV. L'assedio di Gondor
V. La cavalcata dei Rohirrim
VI. La battaglia dei Campi del Pelennor
VII. Il rogo di Denethor
VIII. Le Case di Guarigione
IX. L'ultima discussione
X. Il Cancello Nero si Apre
LIBRO SESTO
I. La Torre di Cirith Ungol
II. La Terra d'Ombra
III. Monte Fato
IV. Il Campo di Cormallen
V. Il Sovrintendente e il Re
VI. Molte Separazioni
VII. Verso casa
VIII. Percorrendo la Contea
IX. I Rifugi Oscuri
APPENDICI
A) Annali dei Re e Governatori
I. I Re numenoreani
II. La Casa di Eorl
III. Il popolo di Durin
B) Il calcolo degli anni
C) Alberi genealogici
D) Calendario della Contea valido per tutti gli anni
E) Scrittura e pronunzia
I. Pronunzia di parole e nomi propri
II. Scrittura
F) Notizie etnografiche e linguistiche
I. Popoli e lingue della Terza Era
II. A proposito della traduzione