martedì 9 agosto 2011

Lo Hobbit, edizione l'Espresso


Lo Hobbit
o la riconquista del tesoro
di J.R.R. Tolkien
Mappe e illustrazioni dell'Autore
Traduzione: Elena Jeronimidis Conte
Milano, 2006, Gruppo Editoriale L'Espresso (Biblioteca Adelphi 4), pp. 360
Brossura
Copertina: Illustrazione di J.R.R. Tolkien

Note di copertina
Lo hobbit, che W.H. Auden ha definito «la più bella storia per bambini degli ultimi cinquant'anni», è il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta, nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore degli Anelli, che ormai milioni di persone di ogni età, sparse ovunque, conoscono in tutti i suoi minuti particolari - caso quanto mai raro di favola moderna che sia divenuta un vero linguaggio comune per i suoi lettori.
Tra i protagonisti di tale mondo sono gli Hobbit, minuscoli esseri «dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari», che formano un popolo «discreto e modesto, ma di antica origine... amante della calma e della terra ben coltivata», timidi, capaci di «sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate», con un'arte che sembra magica ma è «unicamente dovuta a un'abilità professionale che l'eredità, la pratica e un'amicizia molto intima con la terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe» - quali gli uomini. Se non praticano la magia, gli Hobbit finiscono però sempre in mezzo a feroci vicende magiche, come capita appunto a Bilbo Baggins, eroe quasi a dispetto di questa storia, che il grande "mago bianco" Gandalf coinvolgerà in un'impresa apparentemente disperata: la riconquista del tesoro custodito dal drago Smog. Bilbo incontrerà così ogni sorta di avventure, assieme ai tredici nani suoi compagni e all'imprevedibile Gandalf, che appare e scompare, lasciando cadere come per caso le parole degli insegnamenti decisivi. Violentemente sbalzato dalla idilliaca Hobbitopoli oltre il Confine delle Terre Selvagge, fra gole, foreste incantate e minacciose montagne, dove non ci sono «vie sicure», il pacifico Bilbo si scoprirà capace di affrontare prodigi e orrori: il mostruoso Gollum, i ragni giganti, i perfidi orchi, il grande drago Smog, e infine la tremenda Battaglia dei Cinque Eserciti, scontro tra le forze benigne e maligne, eternamente opposte, per il bramato e fatale possesso del tesoro. Ma per Bilbo l'avvenimento più importante - e della cui importanza egli non si rende ben conto - è il ritrovamento, apparentemente casuale, di un anello magico che era finito in possesso di Gollum. In questo fatto è il germe della grande saga che Tolkien proseguirà nei tre libri del Signore degli Anelli, dove sarà riproposto e illuminato nel suo durissimo senso un tema segreto dello Hobbit, un tema inesauribile per qualsiasi lettore: che cosa fare dell'Anello del Potere?

Indice

    1. Una riunione inaspettata
    2. Abbacchio arrosto
    3. Un breve riposo
    4. In salita e in discesa
    5. Indovinelli nell'oscurità
    6. Dalla padella nella brace
    7. Strani alloggi
    8. Mosche e ragni
    9. La botte piena, la guardia ubriaca
   10. Un'accoglienza calorosa
   11. Sulla soglia
   12. Notizie dall'interno
   13. Era questa la nostra casa?
   14. Acqua e fuoco
   15. Le nuvole si addensano...
   16. Un ladro nella notte
   17. ...e scoppia il temporale
   18. Il viaggio di ritorno
   19. L'ultima tappa

Info sull'edizione
Una delle tante iniziative editoriali che quotidiani e settimanali propongono continuamente riguarda da vicino J.R.R. Tolkien. Per celebrare il cinquecentesimo volume della storica Biblioteca Adelphi, L’Espresso e La Repubblica stanno proponendo da un paio di settimane una selezione di dieci titoli della collana. Il piano dell’opera include anche Lo Hobbit, in uscita il 19 gennaio (2006). La notizia è interessante per due motivi.
I collezionisti dovrebbero rizzare le antenne. L’originale Adelphi, uscito nel 1973 e da allora ristampato decine di volte riporta, ben visibile in copertina, il numero 47 della collana; il volume in prossima uscita riporterà il numero 4, relativo alla mini collana nata per questa iniziativa. Non un fondo di magazzino, dunque, ma una vera e propria nuova edizione.

Tra cinquecento volumi e innumerevoli autori di prestigio Tolkien è stato selezionato tra i più signigicativi autori dell ‘800 e ‘900, come enfaticamente riporta il sito dell’opera. La lista è in effetti significativa: Chatwin, Sciascia, Tolkien, Roth, Faulkner, Kipling, Maugham, Nabokov e Calasso. Da incorreggibile cinico quale sono non posso sopprimere il dubbio che la selezione sia dovuta a motivi di opportunità: forse diritti di autore poco costosi, titoli di cassetta (difficilmente sostenibile) o chissà che altro. E’ lecito chiedersi tuttavia se anche in Italia, finalmente, non sia iniziato lo sdoganamento di Tolkien. Che si cominci forse ad assegnargli un posto tra i grandi della letteratura del ‘900?

Tratto da Eldamar