lunedì 29 agosto 2011

Le Lettere di Babbo Natale, Rusconi 1997



Le Lettere a Babbo Natale
A cura di Baillie Tolkien
Illustrazioni di J.R.R. Tolkien
Traduzione di Francesco Saba Sardi
Rusconi, Milano, 1997, pp. 55
Copertina di J.R.R. Tolkien
Brossura

Note di copertina
Il 25 dicembre 1920 J.R.R. Tolkien cominciò a inviare ai propri figli lettere firmate Babbo Natale. Una scelta di questi messaggi annuali, trascritta a volte in forma di colorati logogrifi, formano questa fiaba intitolata "Le lettere di Babbo Natale", scritta a puntate da un Tolkien non tanto in vena di paterna e didattica allegria, quanto in groppa all'ippogrifo della sua fantasia filologica e ironica. Babbo Natale vive al Polo Nord, nella grande Casa di Roccia.
Ha l'età dell'era cristiana di cui testimonia, con humour, creatività e contraddizioni. Con lui vivono l'Orso Polare e i Cuccioli suoi nipoti, tra cui Pasku e Valkotukka ('Grasso' e 'Pelobianco'); gli Uomini-di-neve e i loro bambini; gli Gnomi Rossi e gli Elfi (uno dei quali, Ilbereth, diventerà segretario di Babbo Natale). L'Orso Polare (detto, in lingua artica, anche Karhu) lo aiuta a confezionare i pacchi coi doni; Pasku e Valkotukka gli scombinano l'organizzazione della casa; le renne lo accompagnano nei viaggi; gli Elfi difendono tutti contro i Folletti; e Babbo Natale, tra un fuoco d'artificio dell'Aurora Boreale e una visita dell'Uomo della Luna (impegnato a mettere ordine tra le stelle), passa il tempo, oltre che a consegnare doni, a descrivere (a disegnare) con ordinato disordine il disordinato ordine del (suo?) Mondo.