Racconti Perduti
A cura di Christopher Tolkien
Traduzione di Cinzia Pieruccini
Rusconi, Milano, 4° ed. 1998, pp. 438
Copertina di Luca Michelucci e grafica di Elena Pezzotta
Brossura
Note di copertina
Il ciclo dei racconti di J.R.R. Tolkien, ormai noto in tutto il mondo per l'accesa fantasia e l'eccezionale potenza narrativa, rappresenta la prima opera di grande respiro dello scrittore inglese. Questa serie di storie brevi, iniziata nel 1916, si affianca alla famosa «trilogia» de Il Signore degli Anelli, una sorta di romanzo cavalleresco dove la lotta tra il Bene e il Male si riveste di simboli riferiti alla realtà del presente in una complessa simbologia sulla cui interpretazione si sono sbizzarriti critici di ogni paese, e che gode di grande fortuna presso i lettori, gli appassionati e gli studiosi di narrativa mitologico-fiabesca. Racconti perduti, ordinato secondo le medesime direttive e intenzioni del libro dei Racconti ritrovati, al quale fa seguito, è il secondo volume che Cristopher Tolkien ha ricavato da vecchi quaderni appartenuti a suo padre. Alcune di queste storie si richiamano direttamente a opere come Il Silmarillion, mentre altre esistono solo come schema o appunto, che Cristopher ha raccolto e analizzato per ricostruirne poi la forma definitiva, arricchendola di note e commenti.
Indice
Introduzione
I. Il racconto di Tinúviel
Note e Commento
II. Turambar e il Foalókë
Note e Commento
III. La caduta di Gondolin
Note e Commento
IV. La Nauglafring
Note e Commento
V. Il racconto di Eärendel
VI. La storia di Eriol o Ælfwine e la conclusione dei racconti
Ælfwine d'Inghilterra
Appendice: Nomi dei Racconti perduti - Parte seconda
Indice dei nomi
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