Roverandom
Le avventure
di un cane alato
di J.R.R. Tolkien
A cura di Christina Scull e Wayne G. Hammond
Traduzione di Francesca Bandel Dragone
Euroclub (su licenza RCS Libri), Milano, 1999, pp.
176
Copertina: illustrazione di J.R.R. Tolkien
Rilegato con sovraccoperta
Rilegato con sovraccoperta
Note di
copertina
Mentre è in vacanza nel 1925 il piccolo Michael
Tolkien, cinque anni, perde il proprio amatissimo cane sulla spiaggia. Per
consolarlo il padre, J.R.R. Tolkien, gli racconta la storia di un cane vero di
nome Rover che, trasformato in un minuscolo giocattolo da un mago, affronta una
tumultuosa girandola di avventure. Ora, più di settant'anni dopo, questa
incantevole favola vede la luce per la prima volta, per il diletto di tutti i
suoi lettori. Rover finisce nella vetrina di un negozio di giocattoli, poi fra
le mani di un bambino che lo smarrisce. A questo punto iniziano le mirabolanti
peripezie di creatura fatata: arriva in un luogo pieno di folletti marini,
quindi va sulla luna dove gli spuntano le ali e conosce un cane suo omonimo che
lo ribattezza Roverandom. Stanco di vagabondaggi lunari e colmo di nostalgia
per la sua vita di un tempo, vorrebbe tornare alle primitive dimensioni e
ritrovare il bambino che l'ha perduto, ma potrà farlo soltanto al termine di
ulteriori rocambolesche avventure che lo porteranno a incontrare altri maghi
cattivi e buoni, a viaggiare tra le fauci di una balena, a fermarsi sulla
soglia di un fiabesco palazzo sottomarino abitato da sirene, serpenti e
principesse del mare. Solo allora l'incantesimo potrà essere rotto, solo allora
Roverandom potrà realizzare la sua aspirazione più grande: tornare a casa e
ridiventare un cane normale. Fantastica, divertente incarnazione dei nostri
sogni su cui una prodigiosa capacità d'invenzione e una straordinaria poesia
poetica danno meraviglioso spessore, Roverandom entra a pieno diritto
nell'affollatissimo mondo di Tolkien, un mondo magico amato da milioni di
persone.
Indice
Introduzione
I.
II.
III.
IV.
V.
Note