martedì 9 luglio 2013

Terre di Mezzo, Poetiche e metafore tra «Avatar» e «Il Signore degli Anelli» di Giuseppe Grossi, 2013

Il volume che vi presento è stato scritto da un mio caro amico appassionato di Tolkien e fine conoscitore del meraviglioso mondo del cinema, Giuseppe Grossi. 
Con Giuseppe ho condiviso l'organizzazione di un gran bell'evento che si è tenuto in Puglia in occasione dell'uscita del primo film di Peter Jackson su Lo Hobbit che ha visto la partecipazione anche delle voci italiane di Gollum (Francesco Vairano che è anche il direttore del doppiaggio), Frodo Baggins (Davide Perino) e Bilbo Baggins (Fabrizio Vidale). 
Sono felice di presentavi questo suo lavoro e di consigliarvelo vivamente. A breve pubblicherò una mia recensione al volume. Nel frattempo potrete visitare la pagina facebook cliccando qui.


Terre di mezzo
Poetiche e metafore tra «Avatar» e «Il Signore degli Anelli»
di  Giuseppe Grossi
Edizioni di Pagina (Due punti), Bari, 2013, pp. 104
Brossura


Note

Il cinema è una "terra di mezzo" tra reale e fantastico. In questo territorio ibrido, "Il Signore degli Anelli" e "Avatar" si sono imposti come due fenomeni del raccontare e del vedere, due storie epiche e fantastiche con il gusto per l'innovazione estetica, ma sempre legate all'etica della tradizione. Fantasy e fantascienza si riscoprono generi lontani nelle epoche messe in scena, ma simili nel recupero di solide basi narrative orientate al passato. Peter Jackson e James Cameron non hanno solo girato dei film, ma creato dei mondi, dato forma alla fantasia e sostanza all'immaginario collettivo. Pandora e Terra di Mezzo sono spazi dentro i quali il pubblico si riconosce, si perde e rimane ammaliato da eroi complessi, storie mitiche, personaggi esemplari.

L'Autore
Giuseppe Grossi (Bari, 1985), dopo essersi laureato in sociologia e aver collaborato come ricercatore presso l'Università di Urbino Carlo Bo, ha lavorato come autore radiotelevisivo e copywriter. Attualmente collabora come critico cinematografico con la testata online mymovies.it. Nel 2012 ha pubblicato, per le edizioni Pagina, il saggio Lost moderno: lettura di una serie televisiva.