Mancato assassinio
in Largo Ai Vedovi Neri
di Isaac Asimov
1° edizione Biblioteca Universale Rizzoli, 1982
Illustrazione di copertina di Maurizio Ricci
Brossura
I vedovi Neri e Tolkien
Questo libro contiene il racconto Mancato assassinio, nel quale uno scienziato sovietico scambia un dialogo tra due studenti appassionati del Signore degli Anelli per un complotto criminale. Il testo è un vero e proprio omaggio alla memoria di Tolkien scomparso da poco. Scrive Asimov nella Postilla al racconto:
J.R.R. Tolkien morì il 2 settembre 1973. A quell’epoca ero a Toronto per partecipare alla 31a Convention Mondiale di Fantascienza e fui profondamente colpito dalla notizia… Tuttavia lo stesso giorno che seppi della sua morte vinsi il premio Hugo per il mio romanzo Neanche gli Dei e non potei fare a meno di sentirmi felice.
Avevo già letto tre volte Il signore degli anelli di Tolkien prima della sua scomparsa (e da allora l’ho riletto una quarta volta) e poiché ogni volta l’avevo apprezzato sempre maggiormente, capii che il solo modo per scusarmi della mia felicità in quel triste giorno era quello di scrivere un racconto in memoria di Tolkien. Così scrissi Nothing Like Murder.
La “Ellery Queen’s Mystery Magazine” decise però di non usarlo, obiettando che i suoi lettori non conoscevano tanto bene Tolkien da apprezzare a pieno la storia. Così, dopo qualche esitazione, lo spedii a “The Magazine of Fantasy and Science Fiction”, una rivista per la quale curavo ogni mese la rubrica di divulgazione scientifica. Con mia discreta sorpresa (poiché non si trattava né di fantascienza, né di fantasy), il direttore Ed Ferman lo accettò e lo pubblicò nell’ottobre 1974. Attesi allora un certo numero di lettere irritate dagli appassionati di fantascienza, ma ricevetti solo numerosi commenti soddisfatti di lettori entusiasti nello scoprire che anch’io ero un ammiratore di Tolkien. E così finì per il meglio.
(Isaac Asimov, Mancato assassinio, in Largo ai Vedovi Neri. Dodici inviti a cena con il mistero, Rizzoli, Milano 1982, pp. 137-138).
Nel testo, Asimov riporta la poesia dell’Anello che il traduttore italiano traduce:
Tre Anelli per i Re degli Elfi sotto il cielo,
Sette per i Principi dei Nani nelle sale di pietra,
Nove per gli Uomini Mortali condannati a perire,
Uno per l’Oscuro Signore sul suo cupo trono
Nella Terra di Mordor dove l’Ombra discende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio relegarli,
Nella Terra di Mordor dove l’Ombra si posa.
Mentre quella presente nell’edizione Rusconi e poi Bompiani recita:
Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra.
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende.
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende.
Quarta di copertina
Un certo venerdì di ogni mese, nella saletta riservata di un ristorante di New York, si riunisce il Club dei Vedovi Neri. Incontro di uomini d'affari, raduno di vecchi compagni d'armi, oppure, come il nome lascia sospettare, un conciliabolo di loschi individui? Ogni sera compare un ospite diverso e, non appena un bicchiere di brandy conclude l'ottima cena servita dall'imprevedibile Henry, ecco iniziare l'attività meno nota dei Vedovi Neri: quella di investigare e svelare i più bizzarri enigmi che possono celarsi nella vita del loro ospite. Un Isaac Asimov frizzante e inaspettato ci permette dunque di spiare queste impareggiabili cene e i misteri che si intrecciano intorno alla tavola dei Vedovi Neri. E' possibile che un cittadino sovietico abbia sentito complottare un omicidio su una panchina di un parco americano? oppure, è stato veramente rubato un frammento della Pietra Nera custodita nella Kaaba? E che cosa può aver scritto il famigerato professor Moriarty, nemico giurato di Sherlock Holmes, in quel suo trattato misteriosamente scomparso? A tutti questi enigmi i Vedovi Neri sapranno dare la più logica e inaspettata risposta.
Chi sono i Vedovi Neri?
Isaac Asimov a partire dal 1971 comincia a scrivere brevi racconti gialli per lo più pubblicati nell'Ellery Queen's Mystery Magazine. Le storie ruotano sempre attorno ad un club immaginario, appunto i Vedovi Neri, composto da sei membri più un ospite, il quale alla cena sempre servita dal cameriere e membro Henry Jackson, propone un mistero al quale sono chiamati a rispondere i membri. Il club si basa sul Trap Door Spiders e i personaggi che lo compongono sono ispirati a persone realmente vissute, alcuni anche famosi, come Roger Halsted (Don Bensen); Geoffrey Avalon (L. Sprague de Camp); James Drake (Dr. John D. Clark); Emmanuel Rubin (Lester del Rey); Thomas Trumbull (Gilbert Cant); Mario Gonzalo (Lin Carter). L’unico personaggio inventato è Henry Jackson, che trova sempre la risposta giusta, ispirato, secondo lo stesso autore dai romanzi di P.G. Wodehouse e il suo interprete Jeeves.
I libri
Ogni libro di Asimov si compone di dodici racconti, spesso nove già pubblicati e tre inediti, e molti, come nella tradizione dell’autore, sono preceduti o seguiti dai suoi.
1974 - I racconti dei Vedovi Neri (Tales of the Black Widowers)
1976 - Altri racconti dei Vedovi Neri (More Tales of the Black Widowers)
1980 - Il club dei Vedovi Neri (Casebook of the Black Widowers)
1984 - I banchetti dei Vedovi Neri (Banquets of the Black Widowers)
1990 - Gli enigmi dei Vedovi Neri (Puzzles of the Black Widowers)
2003 - Il ritorno dei Vedovi Neri (Return of the Black Widowers)
2003 - Il ritorno dei Vedovi Neri (Return of the Black Widowers)