martedì 15 aprile 2014

Cat di Tolkien in Cat will rhyme with Hat di Joan Chapman, 1986


Cat
di J.R.R. Tolkien
in Cat will rhyme with Hat. A Book of Poems
A cura di Jean Chapman
Charles Scribners Publisher
1° ed., 1986, pp. 80
Illustrazioni interne e copertina di Peter Parnall
Rilegato con sovraccoperta


La poesia di J.R.R. Tolkien
La poesia è originariamente scritta per la nipote Joanna, figlia di Michael H.R. Tolkien, ma Tolkien l’attribuisce a Sam Gamgee che la trascrive nel Libro Rosso dei Confini Occidentali.

È stata pubblicata come dodicesima poesia in Le avventure di Tom Bombadil (1962).


Note
Cat will rhyme with hat
But that, my friend, is all
A Hat won’t drink a bowl of milk
And you can’t hang your Car in the hall
- Spike Milligan

Jean Chapman’s rich and varied selection of poems will delight cat lovers, moving them both to laughter and to tears. The poems are grouped in eight sections each celebrating an aspect of cat charm or behavior. British and American authors include Elisabeth Coatsworth, J R R Tolkien, Walter de la Mare, Mark Twain and W B Yeats.


Cat

The fat cat on the mat
   may seem to dream
of nice mice that suffice
   for him, or cream;
but he free, maybe,
   walks in thought
unbowed, proud, where loud
   roared and fought
his kin, lean and slim,
   or deep in den
in the East feasted on beasts
   and tender men.

The giant lion with iron
   claw in paw,
and huge ruthless tooth
   in gory jaw;
the pard,[note 1] dark-starred,
   fleet upon feet,
that oft soft from aloft
   leaps on his meat
where woods loom in gloom--
   far now they be,
   fierce and free,
   and tamed is he;
but fat cat on the mat
   kept as a pet,
   he does not forget.


 J.R.R. Tolkien


Il Gatto

Il gatto ben pasciuto
che sta sullo zerbino
sembrerebbe che sogni
di topi uno spuntino
saporito e abbondante
e panna a sazietà.
Ma può darsi, chissà,
che pensoso cammini,
indomito e altero,
dove i padri felini
ruggivano davvero;
combattevano scarni
e scaltri, e nelle tane
profonde si acquattavano
per saziare la fame.
A Oriente banchettavano
con bestie prelibate
e di teneri uomini
con carni delicate.

Il più antico felino,
il leone gigante,
sfoggia artigli d'acciaio
sulle robuste zampe.
Ha gran denti crudeli
e fauci insanguinate.
Ci son poi le pantere,
belve nero-stellate
dalle zampe leggere,
che spesso con un salto
balzan sopra la preda
elastiche dall'alto.
Là dove assai lontana
nereggia la foresta
nell'ombra, cupa e arcana.
Lontani sono ancora,
son liberi e selvaggi.
Il gatto è sottomesso,
fatto schiavo dagli agi.
E' un gatto ben pasciuto
che sta sullo zerbino;
è curato e tenuto
come un bel gingillino.
Che sogni topi e panna
potrebbe anche sembrare;
ma il suo cuore felino
non può dimenticare.

                                  J.R.R. Tolkien


Ripropongo qui un video animato trovato in rete che utilizza il testo di J.R.R. Tolkien. I credits sono alla fine del video.