L'amicizia instaurata da tempo con Piero Crida mi regala momenti di felicità tolkieniana. Dopo l'esclusiva intervista sulle illustrazioni edite e inedite delle copertine dei libri di Tolkien pubblicati da Rusconi dal 1970 agli inizi degli anni Novanta, ecco un altro regalo che condivido con tutti gli appassionati di Tolkien.
Piero Crida non è solo il grande artista che tutti noi conosciamo, ma è anche scrittore, traduttore, cantante con un'incantevole voce. Ed in queste vesti che ci dona uno splendido regalo con una sua traduzione di due poesie presenti nel volume Le avventure di Tom Bombadil, che recita in un video e una registrazione audio che qui vi presento.
Il video: Le Miulappe
Traduzione e voce di Piero Crida / Musiche di Massimo Givonetti / Immagini Alfredo Minervini
Il primo che vi presento, è il video intitolato "Le Miulappe", una traduzione della poesia di Tolkien "The Mewlips" a cura di Piero Crida, che presta anche la voce, musiche di Massimo Givonetti e immagini di Alfredo Minervini. Nell'edizione italiana delle avventure di Tom Bombadil tradotto da Bianca Pitzorno prima e Isabella Murro poi, il titolo resta nella sua traduzione originale.
Questa poesia di Tolkien ha origine da un'altra scritta con molta probabilità nel 1927 con il titolo di Knocking at the door, poi diventata, per l'appunto, The Mewlips nel 1962.
The Mewlips è una poesia alquanto inquietante che narra di una razza immaginaria di creature malvagie. Il testo descrive la lunga e solitaria strada necessaria per raggiungerli che porta al di là delle montagne di Merlock attraversando la palude del Tode. Luoghi non che non compaiono nelle mappe disegnate da Tolkien, anche se potrebbero essere dei riferimenti alle Montagne Nebbiose e Bosco Atro.
L'audio: Le avventure di Tom Bombadil
Traduzione e voce di Piero Crida / Musiche di Massimo Givonetti
Questo secondo regalo è la lettura di Piero Crida del più classico Le avventure di Tom Bombadil nella traduzione dello stesso artista.
"Le avventure di Tom Bombadil" è la prima poesia che compare nell’omonima raccolta uscita in prima edizione nel 1962 che, assieme alla seconda “Bombadil Goes Boating", sono le uniche dell’intera raccolta a far riferimento al personaggio di Tom Bombadil. La poesia contiene ventisei stanze di varie dimensioni composte da distici in rima e descrive una passeggiata di Tom Bombadil a cui accadono diverse disgrazie. Come la lotta con il Vecchio Uomo Salice e l'incontro con la figlia del fiume Baccador.
Intervista a Piero Crida
Quando, prima che come, nasce l'idea di tradurre le ballate contenute in Le avventure di Tom Bombadil di J.R.R. Tolkien?
Quando lessi Tom Bombadil in originale apprezzai immediatamente l'atmosfera da ballata popolare di queste composizioni. Ricordo quella lontana estate (gli ebook non esistevano!) quando portai con me il volumetto Tolkieniano per studiarne la copertina. Ma leggendolo, appunto, mi venne il desiderio di provare privatamente una traduzione. Sapevo che la traduzione ufficiale era stata affidata ad una persona indicata da Elemire Zolla, ed ero curioso di confrontare i nostri due diversi approcci al testo originale.
1° ed. Rusconi 1978 Illustrazioni interne e di copertina di Piero Crida |
La traduzione prende vita grazie alla tua voce. Raccontaci quest'esperienza.
Come ho detto, il corpus poetico di Tom Bombadil ha una musicalità squisitamente da ballata, tutto un gioco di cadenza melodica, rime interne e in finale di strofa, un gioco ben preciso e riconoscibile. Oggi è possibile in rete ascoltare come Tolkien stesso recitava i suoi testi, e quindi come per lui, appunto, la cadenza musicale della recitazione fosse importante. Ogni verso della mia traduzione contiene di volta in volta questa cadenza, e benché, ahimè, io NON sia un attore, e quindi io manchi di una voce recitativa adatta, essendone l'autore ne conosco ogni gioco verbale ed ogni ritmica, e quindi ho voluto, presuntuosamente, provare a recitarle io stesso. Dopotutto, come ho detto, son ballate popolari, da leggersi attorno ad un caminetto acceso, fra amici. Non una recita da palcoscenico professionale, ma da cantastorie, o, come si direbbe in altra cultura, da Hakawati, il raccontastorie dei caravanserragli orientali.
Musiche e immagini davvero evocative, chi ti ha aiutato in quest'avventura?
Tempo addietro, quando ritrovai, dimenticate ed abbandonate in un cassetto, queste mie traduzioni, pensai che sarebbe stato un interessante esperimento affidare ad attori, mimi, burattinai, disegnatori, etc. il progetto. Mi bloccò la preoccupazione di, così facendo, infrangere le regole dei diritti d'autore, quindi rinunciai al tutto.
Ma ne avevo già parlato a due cari amici. Il primo, Massimo Givonetti, musicista esperto che già mi aveva seguito collaborando al mio ultimo CD. Essendo Massimo, fra i suoi molti doni naturali, un appassionato di musica medioevale gli chiesi di creare dei suoni musicali di accompagnamento al testo. Il secondo amico, Alfredo Minervini, un altro musicofilo esperto, appassionato d’immagini, accettò di fare delle riprese video che commentassero la poesia sulle miulappe. Li lasciai liberi di seguire la loro ispirazione. E del loro apporto sono grato e ammirato.
Cosa c'è di Tolkien e cosa di Crida in queste ballate in traduzione italiana?
Nel tradurre in un’altra lingua una poesia (operazione che credo andrebbe proibita, moralmente e stilisticamente!) è necessario che il traduttore, oltre alla conoscenza perfetta delle due lingue, studi, comprenda ed impari la "voce" dell'autore. E quindi raggiunga un equilibrio ottimale tra il "cosa" viene narrato e il "come" questo è narrato. Nell'ambiente editoriale c'è un vecchio detto: "Traduttore traditore". E' inevitabile che certi tradimenti avvengano, ma un bravo traduttore tradirà, con umiltà e sottomissione, il meno possibile il testo originale.
Fra Tolkien e Crida vi è, visto che me lo chiedi, una certa somiglianza nella ritmica rigorosa della scrittura, nell'armonia dei versi e delle parole (in questo caso parole onomatopeiche, neologismi e termini, a volte, di un certo dimenticato, arcaico lignaggio) Condividiamo il piacere del verso fluido, della sua musicalità, e del raccontare, strofa dopo strofa, le nostre rispettive storie. Non fosse così stato, non avrei mai tentato questo mio esperimento di traduzione, il cui ascolto, mi auguro, possa divertire i Tolkieniani, almeno quanto ha divertito me, nello scriverlo.
Avvertenza
L'audio e il video sono un tributo a J.R.R. Tolkien. L'autoree il responsabile della pagina web non hanno intenzione di ledere i diritti dei legittimi proprietari. La traduzione del testo è a cura di Piero Crida, che presta anche la voce, le musiche sono di Massimo Givonetti e le immagini di Alfredo Minervini. Il testo tradotto e interpretato è “The Mewlips” e "The adventures of Tom Bombadil" di J.R.R. Tolkien, Copyright © The Tolkien Estate Limited 1962, 2014, “J.R.R. Tolkien the adventures of Tom Bombadil”, Edited by Christina Scull and Wayne G. Hammond, HarperCollins Publisher 2014. Non sono dei prodotti a fini commerciali diretti o indiretti, né intendono esserlo in futuro, ma un omaggio a J.R.R. Tolkien. In Italia i testi sono pubblicati da Bompiani. Tutti i diritti sono riservati. É severamente proibito copiare, pubblicare e/o utilizzare in alcun modo il contenuto dei presenti audio e video senza l’espressa e formale autorizzazione da parte di Piero Crida e di Tolkieniano Collection. Ogni richiesta verrà valutata singolarmente e autorizzata. Si esclude categoricamente l’autorizzazione alla riproduzione per fini commerciali diretti o indiretti.
Allegati
The Mewipls letto da J.R.R. Tolkien.
Tom Bombadil letto da J.R.R. Tolkien.