martedì 3 febbraio 2015

The Princess of the Goblin di George MacDonald, marzo 1946


Princess of the Goblin
di George MacDonald
The Macmillian Company, New York, marzo 1946
Illustrazioni interne di F.D. Bedford
Illustrazione di copertina di F.D. Bedford
Rilegato con sovraccoperta


Quarta di copertina
“But, Mr. Author, why do you always write about princesses?”
“Because every little girl is a princess.”

And when the story starts, the Princess Irene is a little girl, very lonesome, in her castle on the mountainside. One day she discovered her fairy grandmother, spinning the thread for a magic ball. This strange and lovely lady finished the ball and gave it to the little princess. She said, “If you find vourself in any danger, follow the thread wherever it leads you.” It led to brave Curdie, the miner’s son. It led past the danger of the hostile goblins. All the little princesses who go about as American schoolgirls of eight to ten will miss a great deal if they do not unwind the magic ball with Irene and Curdie.


L’autore
Quando in una libreria dell’usato si trova un libro di George MacDonald (1824 – 1905) non si resta mai indifferenti. Poeta, scrittore, ministro di culto cristiano scozzese e soprattutto romanziere amato dallo stesso Tolkien che visse diversi anni a Bordighera, in Liguria dove fondò lo studio letterario Casa Coraggio, punto di riferimento del tempo per viaggiatori italiani e stranieri in cui si tenevano spesso rappresentazioni e letture settimanali dei classici della letteratura da Dante a Shakespeare. MacDonald è stato anche ispiratore di molti autori che hanno lasciato un segno nella letteratura mondiale.
C.S. Lewis scrisse di ritenere MacDonald come suo "maestro" e che un giorno, leggendo in una stazione ferroviaria il libro Phantastes – uscito in Italia per la prima volta con il titolo Anodos (Rusconi, 1977) e poi con il definitivo Le fate dell'ombra - Lewis pensò di aver «attraversato una grande frontiera».

Chesterton citò proprio Princess of the Goblin come libro che «cambiò la mia esistenza» (or. «made a difference to my whole existence»).


Tolkien e MacDonald
Nella biografia, Humphrey Carpenter scrive che diverse fuorno le storie di MacDonald che Tolkien aveva apprezzato durante la sua infanzia come The Princess of the Goblin, che avrebbe anche letto più tardi ai suoi figli.

In una lettera a L.M. Cutts, Tolkien osserva come per la creazione degli Ent, «forse abbia avuto una qualche lontana influenza» il passo presente nel libro Phantastes, capitolo III:

"Trust the Oak," said she; "trust the Oak, and the Elm, and the great Beech. Take care of the Birch, for though she is honest, she is too young not to be changeable. But shun the Ash and the Alder; for the Ash is an ogre,—you will know him by his thick fingers; and the Alder will smother you with her web of hair, if you let her near you at night."

E, nel 1964, allo stesso Tolkien fu chiesto di scrivere la prefazione alla nuova edizione americana di The Golden Key che in un primo momento accettò ma poi non terminò scrivendo ai committenti che non era un fervido ammiratore come lo era il suo amico C.S. Lewis


Si rimanda, per un approfondimento, ai diversi saggi in circolazione e on line al testo di Jason Fisher Reluctantly Inspired: George MacDonald and J.R.R.Tolkien.


Trama
Irene, principessina di appena otto anni, a causa dei problemi di salute di sua madre, è mandata a balia nel contado di un regno fantastico in una grande casa collocata a metà di una grande montagna che si erge in un territorio dove, anni addietro, era abitata da un popolo che, a causa delle sopraffazioni del potere, l’abbandonò per rifugiarsi nelle sue viscere piene di cunicoli, antri nascosti e fiumi d’acqua.
Quel popolo, che vive da generazioni sotto terra, muta il proprio aspetto fisico in orrendo e grottesco – con appellativi che vanno da coboldi a folletti da gnomi a goblin – ma di contro aumentano l’ingegno, l’astuzia e la cattiveria che sprigionano nel disturbare gli abitanti all’aperto con le loro invenzioni senza mai sfociare nella malignità ma conservando sempre un minimo di umanità.
Un giorno, la principessina Irene durante una perlustrazione della casa-castello, s‘imbatte in un intricato labirinto di scale e corridoi fino a raggiungere una torre abitata da una anziana e bellissima signora che le confessa di essere una sua bis-bisnonna e che vive filando i fili di ragno che le procurano i suoi colombi ce le forniscono anche le uova per il suo sostentamento. Al rientro, Irene racconta tutto a Lootie la bambinaia, che non le crede e al contrario la deride al punto di farla ricredere sull’incontro. Irene prova a rivedere l’anziana parente, ma non riesce più a ritrovare la strada per la torre.


Irene e Lootie, durante un’escursione fuori dalla casa, si ritrovano spersi in una valletta al calar del sole ed è grazie al dodicenne Curdie, figlio di Peter il minatore, che riescono a non incontrare i temibili goblin. Il giovane Curdie racconta dell’odio che i goblin provano quando, all’esterno, sentono cantare e soprattutto farlo in rima, cosa che lui fa spessissimo e successivamente accompagna Irene a casa e gli viene impedito dalla bambinaia di ricevere un bacio di ringraziamento per la disponibilità e l’aiuto.
Il libro continua con le avventure di Irene e Curdie mentre i goblin, tentando di deviare un fiume, cercano di sommergere la superficie per rapire Irene e farla sposare al loro re.
Irene, grazie ad un anello magico che le permette di condurla nel posto giusto al momento giusto, sfugge ai goblin che si sono intrufolati nel castello mentre Curdie, entrato nella montagna scopre il loro piano malvagio. Riunitisi, Irene, Curdie e i minatori del regno riescono a capovolgere i piani dei goblin, deviando la diga sotterranea e inondando i loro cunicoli.
Alla fine anche Curdie crederà alla storia della bis-bisnonna e riceve, con l’assenso del re padre, il bacio tanto atteso di Irene.

A questo libro segue un secondo dal titolo La Principessa e Curdie, in cui Irene e Curdie cresciuti, combattono alcuni ministri corrotti che cercano di avvelenare il padre di Irene, il re e dove si rivede la bis-bisnonna, che regala a Curdie uno strano dono, e un mostro di nome Lina.


Il testo inglese di The Princess of the Goblin è possibile leggerlo on line grazie al progetto Gutenberg.


Contents
1. Why the Princess Has a Story About Her
2. The Princess Loses Herself
3. The Princess and—We Shall See Who
4. What the Nurse Thought of It
5. The Princess Lets Well Alone
6. The Little Miner
7. The Mines
8. The Goblins
9. The Hall of the Goblin Palace
10. The Princess's King-Papa
11. The Old Lady's Bedroom
12. A Short Chapter About Curdie
13. The Cobs' Creatures
14. That Night Week
15. Woven and then Spun
16. The Ring
17. Springtime
18. Curdie's Clue
19. Goblin Counsels
20. Irene's Clue
21. The Escape
22. The Old Lady and Curdie
23. Curdie and His Mother
24. Irene Behaves Like a Princess
25. Curdie Comes to Grief
26. The Goblin-Miners
27. The Goblins in the King's House
28. Curdie's Guide
29. Masonwork
30. The King and the Kiss
31. The Subterranean Waters

32. The Last Chapter