La caduta di Artù
Testo inglese a fronte
di John R. R. Tolkien
A cura di Christopher Tolkien
Traduzione di Francesco Fusco
Bompiani, Milano, 2015, pp. 304
Brossura
Info
Versione tascabile dell’edizione rilegata uscita in Italia per Bompiani nel 2013. Tolkien iniziò a scrivere questo libro pochi anni prima dello Hobbit, ispirandosi alle gesta del leggendario Re Artù ma reinterpretandolo con il linguaggio epico caratteristico dei suoi romanzi maggiori: lo Hobbit e il Signore degli Anelli. Sono gli ultimi giorni di Re Artù quelli che Tolkien ci racconta, quando la lotta fra Bene e Male, Giustizia e Sopruso arrivano alla resa dei conti. Un’avventura spettacolare e piena di colpi di scena: la grande battaglia di Artù di ritorno in Britannia, il fascino di Ginevra, il tradimento di Mordred e i dubbi di Lancillotto.Un romanzo in versi che porterà i lettori di Tolkien dentro una delle saghe più amate di sempre: quella dei cavalieri di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
Quarta di copertina
Selvaggi cavalieri al galoppo, ruggire di tuoni, furia di marosi, nuvole che attraversano minacciose i cieli. È uno scenario nordico, che evoca antiche tradizioni leggendarie. Ma è anche lo sfondo di un grandioso poema inedito di Tolkien, curato dal figlio Christopher, a cui il Maestro pose mano pochi anni prima dello Hobbit ispirandosi alla celebre saga di Artù e della Tavola Rotonda. Il mitico re diventa qui il cavaliere dell’ultima resistenza all’invasione del male, l’epico difensore di un Occidente in crisi. La sua è una “guerra al destino”, incorniciata dai classici leit-motiv della famosa leggenda, ma rivissuti secondo nuove prospettive: l’amore tragico di Lancillotto, il fascino ambiguo di Ginevra, il dramma di Artù, l’eroismo di Gawain, le passioni dei membri della Tavola Rotonda. Ciò che Tolkien ci offre è in realtà non solo una favola epica, ma la rappresentazione in chiave poetica delle vicende eterne del pensiero: lo scontro fra Bene e Male, civiltà e barbarie, ordine e caos, diritto e sovversione, dovere e opportunità, orgoglio e percezione del limite. Un grande narratore di storie si fa qui poeta e filosofo, e ci sorprende ancora una volta con i frutti della sua inesauribile fantasia creatrice.