Saghe e leggende Celtiche
A cura di Gabriella Agrati e Maria
Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588), Milano
1° ed. 1982, pp. LV, 611
Volumi 2
Illustrazioni di copertina dei
Fratelli Hildebrandt
Brossura in cofanetto
Questo cofanetto contiene due
volumi I racconti gallesi del Mabinogion
e La saga irlandese di Cu Chulainn
e non sono estranei al mondo tolkieniano giacché sono due gli aspetti che
accomunano il cofanetto al Professore di Oxford: le copertine dei libri e del
cofanetto, che riproducono due illustrazioni dei fratelli Hildenbrandt, Il ritorno di Gandalf e Il matrimonio del re; e il collegamento tra Tolkien e uno dei
due libri.
I racconti gallesi del Mabinogion
A cura di Gabriella Agrati e Maria
Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588),
Milano
1° ed. 1982
Illustrazione di copertina dei
Fratelli Hildebrandt, The return of
Gandalf (1978)
Brossura in cofanetto
Mabinogion è composto da testi
risalenti a un periodo compreso tra il 1110 e il 1150 e tramandati su
due manoscritti gallesi: Llyfr Coch
Hergest (Libro rosso di Hergest),
datato tra il 1382 e 1410; e Llyfr Gwyn
Rhydderch (Libro bianco di Rhydderch),
del 1350. Il corpus è in prosa, con racconti di eventi storici dell’Alto
Medioevo e di reminiscenze mitologiche, e vedi quattro testi principali
(branche o rami) che portano il nome di un protagonista come titolo: Mabinogi di Pwyll, principe di Dyfed racconta della famiglia di Pryderi,
la sua nascita, la sua scomparsa e il suo ritorno. Mabinogi di Branwen, figlia
di Llyr si concentra maggiormente sul matrimonio di Branwen con il re
d'Irlanda, Matholwch. È presente anche Pryder ma con un ruolo secondario. Mabinogi
di Manawydan,
figlio di Llyr è il racconto del
ritorno di Pryderi insieme al fratello di Branwen, Manawyddan e delle loro
disavventure. E infine Mabinogi di Math fab Mathonwy che narra di Math
e Gwydion e del conflitto di quest’ultimo con Pryderi.
Del corpus fanno anche parte
cinque racconti gallesi tradizionali e leggendari come: Il sogno di Macsen Wledig,
che vede romanzata l storia sull'imperatore romano Magno Massimo; Culhwch
e Olwen e Il Sogno di Rhonabwy che si riferiscono al ciclo arturiano; Lludd
e Llefelys e Taliesin. Poi ci sono le tre storie
gallesi Owain, o la Dama della fontana, Peredur, figlio di Efrawg
e Geraint ed Enid legate anch’esse
al ciclo arturiano e che si ritrovano nei poemi di Chrétien de Troyes.
Tolkien conosceva molto bene questo ciclo di racconti, avendone
acquistata una copia nel 1913 e nel 1920 li cita nella revisione del suo
articolo sul Kalevala. Ed è probabile che questi racconti abbiano anche
influenzato, in qualche modo, il Professore di Oxford. Da notare che il nome Arwen
ricorda molto Arawan, Re di Annwvyn, presente nel Mabinogion.
Egli descrive Mabinogion come se
abbia uno sfondo di tradizione letteraria o artistica:
full of the sense of long years of development
and even of decay, which has resulted on the one hand, in the cumbering of the
tales with forgotten traditional names and matter, and on the other has
produced a field of the most excellently harmonised and subtly varied colours
against which the figures of the action stand out - but they also harmonise
with the surrounding colour-scheme and lose in startlingness if not in
clearness. [Tolkien Papers, Bodleian Library, Oxford].
La saga irlandese di Cu Chulainn
A cura di Gabriella Agrati e Maria
Letizia Magini
Oscar Mondadori (1587-1588),
Milano
1° ed. 1982
Illustrazione di copertina dei
Fratelli Hildebrandt, The wedding of the
king (1977)
Brossura in cofanetto
L’ eroe della mitologia irlandese Cú Chulainn, che in irlandese si traduce come “Mastino di Culann”, è il
protagonista del ciclo dell'Ulster presente nel folclore scozzese e dell'Isola
di Man. Il nome alla nascita è Sétanta, figlio della sorella del re
dell’Ulster, Deichtine e del dio Lúg, che
cambia dopo aver ucciso il feroce cane da guardia Culann ed essersi
offerto di sostituirlo fino a quando non potrà risarcire la perdita. L’eroe a diciassette
anni difende da solo l’Ulster nel leggendario Bó Cúailnge (Il furto di
bestiame di Cooley) contro le armate della regina Medb del Connacht.