Fig. 1 |
Tra
le mille storie legate alla pubblicazione del Signore degli Anelli, quella
americana merita di essere raccontata poiché l'enorme successo del testo nel
paese a stelle e strisce lo si deve anche ad una vicenda non proprio marginale.
“The
Lord of the Rings” sbarcò negli US in “contemporanea” con l’uscita del libro in
Inghilterra (1954/55) per i tipi della Houghton Mifflin and Co. di Boston.
L’edizione era particolarmente curata e i costi non proprio “economici”
frenavano la diffusione del testo tra i potenziali lettori (fig. 1). Un
"buco", questo, prontamente coperto da un’altra casa editrice
statunitense: la Ace Book. La AB, infatti, nei primi anni ’60 mise sul mercato
un’edizione non ufficiale priva di qualsivoglia autorizzazione delle casa
editrici inglesi e americane e persino dell’autore,
all’epoca ancora in vita.
Fig. 2 |
All’uscita
dei tre volumi (fig. 2), che riportavano il prezzo di $ 0,75, il successo fu
scontato e il libro raggiunse un numerosissimo pubblico tanto da farlo salire ai
primi posti nelle classifiche dei libri di fantasy venduti in America.
Boom
che non lasciò indifferente l’editore americano di Tolkien (HMC) che subito si
attivò per vedere tutelati i propri diritti e far punire le relative violazioni
del copyright. L’azione legale intrapresa dalla HMC, però, non riuscì a
bloccare le vendite poiché la Ace Book dimostrò che la legislazione americana
in merito, oltre ad essere poca chiara, riportava diversi articoli che
difendevano solo l’editoria statunitense (questo accadeva prima che fosse
firmata la convenzione sui diritti d’autore) e non quella di altri paesi.
Infatti,
uno dei paragrafi sul “diritto d’autore per testi importati dall’estero”,
citati dalla AB, si riferiva alla “clausola del produttore (Manifacturing
Claus)” che recitava come “un editore non possiede l’esclusiva dei diritti per
gli US, di un’opera importata da un altro paese, se questa supera le 1445
copie”. Secondo la AB, la HMC sottovalutando l’importanza dell’opera, importò a
piccoli blocchi che presto raggiunsero complessivamente 2000 copie circa,
superando di ben 555 il numero previsto dalla legge. Donald Wellheim (allora
direttore editoriale della AB) sostenne che la HMC importava il libro in
sedicesimi rilegandolo in seguito negli US senza preoccuparsi del “copy”
giacché in Inghilterra, al contrario degli US, non vi era l'obbligo di scrivere
“copyright”, data di pubblicazione e nome del beneficiario.
Fig. 3 |
La
HMC, infatti, importando in sedicesimi, privi quindi della dicitura, e
rilegando il testo negli US, commise non solo il grossolano errore di non
coprire il testo con il copy ma neppure di prevedere un copyright ad interim
(previsto in USA) che assicurava una copertura per 18 mesi. Un periodo che
permetteva di coprire i diritti ma che imponeva, entra la fine del 18° mese, di
provvedere alla registrazione pena la perdita degli stessi. C’è da rilevare
anche che, secondo la AB vi furono, prima della pubblicazione, richieste di
contatto con la AU, e lo stesso Tolkien, per la pubblicazione in edizione
economica, ma da questi non arrivò mai risposta. Per ovviare a questo, vista
l’impossibilità di agire legalmente, la AU e la HMC sfornarono un’edizione
“riconosciuta” per il mercato americano (fig. 3), affidandone la cura alla
Ballatine Books. Una nuova edizione che vide l’apporto dello stesso Tolkien nel
correggere alcuni errori e che furono coperti, questa volta correttamente, dal
copy.
I
diritti negli US del testo tolkieniano, si riferiscono a quelle correzioni e
aggiunte e non al testo originario. Questa nuova edizione, posticipata di 5
mesi dall’edizione “pirata”, consentì all’AB di vendere più di 50.000 copie.
Durante quell’anno sul mercato americano apparvero due edizioni economiche di
SdA: quella della BB che aveva in più le appendici, gli indici, le nuove
modifiche fatte da Tolkien e una nuova prefazione con il monito a comprare solo
quella (poiché ufficiale) e quella della AB che non presentava modifiche ma che
costava 1 dollaro in meno. In un anno l’AB vendette circa 150.000 copie. Pur
non correndo nessun rischio, la AB decise di non stampare più il volume, perché
messa sotto pressione dall’opinione pubblica invitata dallo stesso Tolkien a
boicottare l’edizione “pirata”. Wyn, proprietario dell’AB decise comunque
d’investire il guadagno, che spettava all’autore, in un premio Tolkien dedicato
ai giovani autori di fantasy e fantascienza. Wellheim scrisse a Tolkien
comunicandogli la scelta di destinare gli 11.000 dollari a quella fondazione.
Tolkien però rispose che preferiva che quella somma fosse versata sul suo
conto.
E
così avvenne. Vicenda, quest’ultima, sempre negata dallo stesso Tolkien anche
se è conosciuta una sua lettera alla AB dove si mostra “soddisfatto di come si
fosse chiusa la vicenda”. Una cosa è certa che grazie alla Ace Book il libro
divenne un caso letterario americano, e poi mondiale, come sostenne lo stesso
direttore editoriale dell’AB Donald Wellheim “Se non fosse stato per noi The
Lord of the Rings in versione economica negli USA non sarebbe stato mai
pubblicato”.
Di
seguito riporto:
Il
testo scritto da Tolkien presente nell’introduzione all’edizione ufficiale
della Ballantine Books
I
testi presenti in quarta di copertina di entrambe le edizioni, quella “pirata”
e quella ufficiale.
Introduzione
di J. R. R. Tolkien all’edizione Ballantine del 1965
“Spero
che coloro che hanno letto “Il Signore degli Anelli” con piacere non mi
riterranno ingrato. Sono stato animato soprattutto dal desiderio di soddisfare
i lettori, e per me è stato motivo di grande soddisfazione sapere che ero
riuscito nell’impresa. Nonostante tutti gli errori di omissione e indebite
conclusioni, l’opera è stato il frutto di una lunga fatica e, al pari di un
gobbi sempliciotto, sono convinto che, me vivente, sia di mia proprietà al
cospetto di una giustizia trascendente le leggi sui diritti d’autore. Mi è parsa
grave mancanza di delicatezza, per non dire di peggio, pubblicare la mia opera
senza neppure due educate righe in cui mi si informasse che se ne aveva
l’intenzione: comportamento che uno potrebbe aspettarsi da Saruman all’epoca
del suo declino, non di certo dai paladini dell’Occidente. Comunque sia, la
presente edizione economica, e nessun’altra, è stata pubblicata con il mio
consenso e la mia collaborazione, e coloro che concordano nel ritenere che nei
confronti degli autori viventi occorra, se non altro, una certa cortesia,
acquisteranno proprio questa e non altre, e se i molti, gentili lettori che mi
hanno sostenuto con le loro lettere saranno anche cortesi da trasmettere alla
Ballantine Books il nome di amici o di altre persone che desiderano avere il libro,
sarò loro molto grato. A essi e a quanti l’hanno accolto con favore,
soprattutto quelli al di là dell’Acqua, ai quali era in particolare destinato,
dedico questo volume.”
J. R. R. Tolkien
Edizione Ace Book (“pirata”)
Anno maggio 1965
The Fellowship of the Ring
Anno maggio 1965
The Fellowship of the Ring
For many years, the magnificent novel of
Middle-earth, the world of THE FELLOWSHIP OF THE RING, has been the most
cherished preserve of a devoted band of readers who number in their ranks most
of the major science-fiction writers. For in the work of J.R.R. Tolkien, they
acknowledge the master fantasy imagination of our century.
Now for the first time this book has been
made available to the general science-fiction and fantasy public in a
low-priced edition. The story of Middl-earth and its lands and kingdoms, the
story of Frodo and his dangerladen mission to return the Ring of Power to the
land of the Enemy that made it, is such a tale as cannot be duplicated for
wonder and vivid out-of-this-world adventure.
Richard Hughes wrote of this book that
“for width of imagination it almost beggars parallel… the narrative skill
carries the reader, enthralled, for page after page.” C.S. Lewis, celebrated
write, said, “Here are beauties which pierce like swords or burn like cold run;
here is a book that will break your heart… god beyond hope.”
The Two Towers
The Fellowship of the Ring, that
wonderfully varied band of courageous adventurers, continues its marvel-laden
expedition in this, the second great volume of their epic fantasy. To carry the
Ring of Power into the very doors of doom was their aim, but the perils and
magical lands that had first to be mastered have made J.R.R. Tolkien’s work the
foremost sword-and-sorcery saga of this century.
The Boston Herald-Traveler said of THE TWO
TOWERS: “This works is one of the best wonder tales ever written-and certainly
one the best written.”
The Chicago Tribune calls it: “A wonderful
story, set in a world which paralyzes the imagination, and told in magnificent
prose.”
The Return of the King
The unforgettable series of fantasy
adventures known as the saga of the Lord of the Rings is completed in this
magnificently climatic volume, THE RETURN OF THE KING. Here, in its
marvel-packed pages, is the culmination of the fabulous events of Middle-earth
that began with the expedition of Frodo the Hobbit to challenge all the forces
of Darkness that a world steeped in wizardry could command.
The Spectator, outstanding British
literary journal, wrote: “THE RETURN OF THE KING does not fail to sustain the
standard set by the first two volumes: the siege of Gondor and the last stages
of the quest are as good a anything that has gone before. It is a unique work,
like the hobbits themselves a new genus… It is hard to believe that it will not
eventually find a permanent place in literature.”
Edizione
Ballantine Books (ufficiale)
Anno Ottobre 1965
Anno Ottobre 1965
Su
tutte e tre le edizioni, compare la presente nota:
A STATEMENT FROM THE AUTHOR
ABOUT THIS AMERICAN EDITION
“This paperback edition, and no their, has
been published with my consent and co-operation. Those who approve of courtesy
(at least) to living authors will purchase it, and no other.”
J. R. R. Tolkien
The Fellowship of the Ring
IN LITTLE over ten years, J. R. R.
Tolkien’s epic fantasy “The Lord of the Rings” has passed from the discovery of
a small cult to become one the treasured and most widely read novels of an
entire generation.
The Fellowship of the Ring – first of the
three books that comprise the complete story- tells of the fateful power of the
One Ring, and begins the magnificent tale of war and adventure which is
continued in The Two Towers and reaches its mighty climax in The Return of the
King.
“These are sure to remain Tolkien’s life
work, and are certainly destined to outlast our time. They as a major creative
act.”
- Loren Eisley
New York Herald Tribune Book Week
The Two Towers
FFW NOVELS of our have gathered so large
and loyal a following as J. R. R. Tolkien’s masterpiece, “The Lord of the
Rings.”
“No imaginary world has been projected
which is at once as multifarious and as true to its own inner laws… none so
relevant to the actual human situation yet so free from allegory… here are
beauties which pierce like swords or burn like cold iron; here is a book that
will break your heart… good beyond.” – C. S. Lewis, Time and Tide
For those who have not read Part One, The
Fellowship of the Ring, the author has provided a synopsis of the story to this
point. The Return of the King, the third and final volume, brings to a close
his magnificent epic of Middle-earth.
The Return of the King
THE RETURN OF THE KING, which brings to a
close the great epic of war and adventure begun in The Fellowship of the Ring
and continued in The Two Towers, is the third and final part of J. R. R.
Tolkien’s masterpiece, “The Lord of the Rings.”
In these three books, which form one
continuous narrative, Tolkien created the saga of the Hobbits of Middle-earth
and the great War of the Rings. Praised by such writers and poets as W. H.
Auden, Richard Hughes and C. S. Lewis, “The Lord of the Rings” – that special
world of beauty and terroir and meaning – holds a secure place among the books
that will live.
“An impressive achievement, unique among
the imaginative works of our time.”
- Dan Wickenden
New York Herald Tribune Book Week