domenica 30 ottobre 2011

Il Signore degli Anelli, edizione Rusconi 1991 con cofanetto firmato da Piero Crdia



Il Signore degli Anelli
di J.R.R. Tolkien
A cura di Quirino Principe
Traduzione di Vicky Alliata di Villafranca
Introduzione di Elémire Zolla
Rusconi, Milano, 1° ed. 1977, 23° ed. giugno 1991, pp. 1366
Illustrazione della sovraccoperta di Piero Crida
Illustrazione del cofanetto di Piero Crida
Rilegato con sovraccoperta, in un cofanetto

Il libro è firmato da Piero Crida.






Note di copertina
Il Signore degli Anelli è un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.
Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi.
Il Signore degli Anelli ha ottenuto in pochi anni un successo straordinario: tradotto in diciotto lingue, dal polacco al giapponese, è diventato un livre de chevet fra i giovani di tutto il mondo.
L’autore, John Ronald Reuel Tolkien (1892 - 1973), Massimo studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, scrisse la trilogia nell’arco di quattordici anni, nel periodo in cui era professore ad Oxford. Il romanzo è venuto crescendo tra le dita allo studioso innamorato dei suoi studi severi, delle sue rune, delle sue leggende, di cui si sentono qui le molte suggestioni e risonanze: lo splendore azzurro e dorato dei paesaggi, l’orrore “celtico” di certe creature, il suono bronzeo o argenteo dei nomi di persone e luoghi.
Come scrive Elémire Zolla nell’introduzione, “Tolkien riparla, in una lingua che ha la semplicità dell’anglosassone o del medio inglese, di paesaggi che pare avere già amato leggendo Beowulf o Sir Gawain o La Mort Arthur, di creature campate tra il mondo sublunare e il terzo cielo, di archetipi divenuti figure”. C.S. Lewis ha scritto a sua volta: “Non è immaginario il mondo che Tolkien ha proiettato, così molteplice, vero e completo nella sua intima coerenza. Nessun altro mondo è così palesemente oggettivo, purificato da ogni psicologismo individuale legato all’autore”; e Richard Hughes: “Per l’ampiezza dell’immaginazione [il romanzo] umilia ogni termine di confronto; la sua vivacità, la sua felicità narrativa trascinano il lettore da una pagina all’altra”. E Auden infine: “È un libro di incredibile felicità”.






Indice

    Introduzione di Elémire Zolla
    Nota bio-bibliografica
    Nota del Curatore

    Prologo
      1. A proposito degli Hobbit
      2. A proposito dell'erba-pipa
      3. L'Ordinamento della Contea
      4. A proposito della scoperta dell'Anello
      Nota sulla documentazione della contea
     
    Parte prima
    LA COMPAGNIA DELL'ANELLO
    LIBRO PRIMO
     
    I. Una festa a lungo attesa
    II. L'ombra del passato
    III. In tre si è in compagnia
    IV. Una scorciatoia che porta ai funghi
    V. Una congiura smascherata
    VI. La Vecchia Foresta
    VII. Nella casa di Tom Bombadil
    VIII. Nebbia sui Tumulilande
    IX. All'insegna del «Puledro Impennato»
    X. Grampasso
    XI. Un coltello nel buio
    XII. Fuga al Guado

    LIBRO SECONDO

    I. Molti incontri
    II. Il Consiglio di Elrond
    III. L'Anello va a sud
    IV. Un viaggio nell'oscurità
    V. Il ponte di Khazad-dûm
    VI. Lothlórien
    VII. Lo Specchio di Galadriel
    VIII. Addio a Lórien
    IX. Il Grande Fiume
    X. La Compagnia si scioglie
   
    Parte seconda
    LE DUE TORRI
    LIBRO TERZO
   
    I. L'addio di Boromir
    II. I Cavalieri di Rohan
    III. Gli Uruk-hai
    IV. Barbalbero
    V. Il Cavaliere Bianco
    VI. Il re del Palazzo d'oro
    VII. Il Fosso di Helm
    VIII. La via che porta a Isengard
    IX. Relitti ed alluvioni
    X. La voce di Saruman
    XI. Il Palantír
   
    LIBRO QUARTO
   
    I. Sméagol domato
    II. L'attraversamento delle Paludi
    III. Il Cancello Nero è chiuso
    IV. Erbe aromatiche e coniglio al ragù
    V. La finestra che si affaccia a occidente
    VI. lo stagno proibito
    VII. Viaggio sino al Crocevia
    VIII. Le scale di Cirith Ungol
    IX. La tana di Shelob
    X. Messer Samvise e le sue decisioni

    Parte terza
    IL RITORNO DEL RE
    LIBRO QUINTO

    I. Minas Tirith
    II. Il passaggio della Grigia Compagnia
    III. L'adunata di Rohan
    IV. L'assedio di Gondor
    V. La cavalcata dei Rohirrim
    VI. La battaglia dei Campi del Pelennor
    VII. Il rogo di Denethor
    VIII. Le Case di Guarigione
    IX. L'ultima discussione
    X. Il Cancello Nero si Apre

    LIBRO SESTO

    I. La Torre di Cirith Ungol
    II. La Terra d'Ombra
    III. Monte Fato
    IV. Il Campo di Cormallen
    V. Il Sovrintendente e il Re
    VI. Molte Separazioni
    VII. Verso casa
    VIII. Percorrendo la Contea
    IX. I Rifugi Oscuri

    APPENDICI
    A) Annali dei Re e Governatori
      I. I Re numenoreani
      II. La Casa di Eorl
      III. Il popolo di Durin
     
    B) Il calcolo degli anni
   
    C) Alberi genealogici
   
    D) Calendario della Contea valido per tutti gli anni
   
    E) Scrittura e pronunzia
      I. Pronunzia di parole e nomi propri
      II. Scrittura
     
    F) Notizie etnografiche e linguistiche
      I. Popoli e lingue della Terza Era
      II. A proposito della traduzione

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