Il Signore
degli Anelli
di J.R.R. Tolkien
A cura di Quirino Principe
Traduzione di Vicky Alliata di Villafranca
Introduzione di Elémire Zolla
Rusconi, Milano, 1° ed. 1977, 23° ed. giugno 1991,
pp. 1366
Illustrazione della sovraccoperta di Piero Crida
Illustrazione del cofanetto di Piero Crida
Rilegato con sovraccoperta, in un cofanetto
Il libro è firmato da Piero Crida.
Note di
copertina
Il Signore degli Anelli è un romanzo d'eccezione,
al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona
alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava
incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi
d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi
crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da
necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli,
urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo
immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile,
perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado
la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.
Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il
romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che
ripropone in chiave moderna i miti antichi.
Il Signore degli Anelli ha ottenuto in pochi anni
un successo straordinario: tradotto in diciotto lingue, dal polacco al
giapponese, è diventato un livre de chevet fra i giovani di tutto il mondo.
L’autore, John Ronald Reuel Tolkien (1892 - 1973), Massimo
studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, scrisse la trilogia
nell’arco di quattordici anni, nel periodo in cui era professore ad Oxford. Il romanzo
è venuto crescendo tra le dita allo studioso innamorato dei suoi studi severi,
delle sue rune, delle sue leggende, di cui si sentono qui le molte suggestioni
e risonanze: lo splendore azzurro e dorato dei paesaggi, l’orrore “celtico” di
certe creature, il suono bronzeo o argenteo dei nomi di persone e luoghi.
Come scrive Elémire Zolla nell’introduzione, “Tolkien
riparla, in una lingua che ha la semplicità dell’anglosassone o del medio
inglese, di paesaggi che pare avere già amato leggendo Beowulf o Sir Gawain o
La Mort Arthur, di creature campate tra il mondo sublunare e il terzo cielo, di
archetipi divenuti figure”. C.S. Lewis ha scritto a sua volta: “Non è immaginario
il mondo che Tolkien ha proiettato, così molteplice, vero e completo nella sua
intima coerenza. Nessun altro mondo è così palesemente oggettivo, purificato da
ogni psicologismo individuale legato all’autore”; e Richard Hughes: “Per l’ampiezza
dell’immaginazione [il romanzo] umilia ogni termine di confronto; la sua
vivacità, la sua felicità narrativa trascinano il lettore da una pagina all’altra”.
E Auden infine: “È un libro di incredibile felicità”.
Indice
Introduzione di Elémire Zolla
Nota
bio-bibliografica
Nota del
Curatore
Prologo
1. A
proposito degli Hobbit
2. A
proposito dell'erba-pipa
3.
L'Ordinamento della Contea
4. A
proposito della scoperta dell'Anello
Nota
sulla documentazione della contea
Parte
prima
LA
COMPAGNIA DELL'ANELLO
LIBRO
PRIMO
I. Una
festa a lungo attesa
II.
L'ombra del passato
III. In
tre si è in compagnia
IV. Una
scorciatoia che porta ai funghi
V. Una
congiura smascherata
VI. La
Vecchia Foresta
VII.
Nella casa di Tom Bombadil
VIII.
Nebbia sui Tumulilande
IX.
All'insegna del «Puledro Impennato»
X.
Grampasso
XI. Un
coltello nel buio
XII. Fuga
al Guado
LIBRO
SECONDO
I. Molti
incontri
II. Il
Consiglio di Elrond
III.
L'Anello va a sud
IV. Un
viaggio nell'oscurità
V. Il
ponte di Khazad-dûm
VI.
Lothlórien
VII. Lo
Specchio di Galadriel
VIII.
Addio a Lórien
IX. Il
Grande Fiume
X. La
Compagnia si scioglie
Parte
seconda
LE DUE
TORRI
LIBRO
TERZO
I.
L'addio di Boromir
II. I
Cavalieri di Rohan
III. Gli
Uruk-hai
IV.
Barbalbero
V. Il
Cavaliere Bianco
VI. Il re
del Palazzo d'oro
VII. Il
Fosso di Helm
VIII. La
via che porta a Isengard
IX.
Relitti ed alluvioni
X. La
voce di Saruman
XI. Il
Palantír
LIBRO
QUARTO
I.
Sméagol domato
II. L'attraversamento
delle Paludi
III. Il
Cancello Nero è chiuso
IV. Erbe
aromatiche e coniglio al ragù
V. La
finestra che si affaccia a occidente
VI. lo
stagno proibito
VII.
Viaggio sino al Crocevia
VIII. Le
scale di Cirith Ungol
IX. La
tana di Shelob
X. Messer
Samvise e le sue decisioni
Parte
terza
IL
RITORNO DEL RE
LIBRO
QUINTO
I. Minas
Tirith
II. Il
passaggio della Grigia Compagnia
III.
L'adunata di Rohan
IV.
L'assedio di Gondor
V. La
cavalcata dei Rohirrim
VI. La
battaglia dei Campi del Pelennor
VII. Il
rogo di Denethor
VIII. Le
Case di Guarigione
IX.
L'ultima discussione
X. Il
Cancello Nero si Apre
LIBRO
SESTO
I. La
Torre di Cirith Ungol
II. La
Terra d'Ombra
III.
Monte Fato
IV. Il
Campo di Cormallen
V. Il
Sovrintendente e il Re
VI. Molte
Separazioni
VII.
Verso casa
VIII.
Percorrendo la Contea
IX. I
Rifugi Oscuri
APPENDICI
A) Annali
dei Re e Governatori
I. I Re numenoreani
II. La
Casa di Eorl
III. Il
popolo di Durin
B) Il
calcolo degli anni
C) Alberi
genealogici
D)
Calendario della Contea valido per tutti gli anni
E)
Scrittura e pronunzia
I.
Pronunzia di parole e nomi propri
II.
Scrittura
F)
Notizie etnografiche e linguistiche
I.
Popoli e lingue della Terza Era
II. A
proposito della traduzione
verifica tolken technocrati FP9QKBT7RUYY