mercoledì 9 aprile 2014

The Diary of Thomas Crosfield appartenuto ad Adam Fox, membro degli Inklings assieme a Tolkien, Lewis e Co.


Particolarità
Il libro proviene dalla libreria di Adam Fox, membro degli Inìklings. In seconda pagina si legge:

Ex-libris Adam Fox, Archidiacon
Westminster Abbey

A seguire in basso:

[Firma illeggibile]
24/5/35
Empire Day
Royal Society of Literature

To Adam Fox
At Oxford
4 june 1935
From [firma illeggibile]


The Diary of Thomas Crosfield
di Thomas Crosfield
A cura di Frederick S. Boas
Royal Society of Literature
Oxford University Press, 1935, p. 169
Rilegato con sovraccoperta


Il Diario di Rhomas Crosfield
Thomas Crosfield, nato a Kendal nel 1602, è cresciuto nel Lake District e passato la maggior parte della sua vita all’università di Oxford. La sua figura, è ricordata a partire dal 1935, anno di pubblicazione del suo diario ricco di dettagli sulla vita universitaria, in particolar modo del cancellierato di William Laud, che nel 1625 presiedette all'incoronazione di re Carlo I e nel 1633 divenne arcivescovo di Canterbury.
Della sua vita non si conosce nulla se non quello che emerge dal suo diario dal gennaio 1626 al gennaio 1640 e poi ancora alla metà del 1650. Ci sono resoconti di conversazioni tra il rettore e i Fellow oppure tra gli stessi Fellow. e analisi di libri. Il diario nel 1935 è stato curato da nel 1935 da F.S. Boas. Quest’ultimo, studioso inglese in storia del dramma moderno, è stato Fellow e Professore della Royal Society of Literature e poi Vice-Presidente della stessa nel 1945.
Il testo del diario è redatto in inglese e latino e con alcuni passaggi in francese, ha il merito di far conoscere la vita universitaria nel periodo di William Laud e Christopher Potter, quest’ultimo rettore tra il 1626 e il 1646.

Dal diario emerge un interesse di Crosfield per la politica cittadina e in particolare per le rappresentazioni teatrali mostrandosi un acuto osservatore di eventi nazionali ed internazionali. Altro merito del suo lavoro è la presenza della  lingua francese, ebraico, arabo come della matematica e astronomia oltre a citare la visita reale di Re Carlo I e la regina Enrichetta Maria all’Università di Oxford dell’agosto 1636.


Royal Society of Literature
La Royal Society of Literature, fondata nel 1820 non da uno scrittore, ma da un vescovo, Thomas Burgess, che riuscì ad ottenere il patrocinio di Giorgio IV, è una delle accademie più antiche attualmente esistenti ed è ritenuta l'accademia nazionale inglese della letteratura. Nel 1916, il saggista, poeta, scrittore e membro della RSL, Arthur Christopher Benson, 28° Master del Magdalene College di Cambridge, fonda il Medail Benson per onorare chi ha prodotto "opere meritorie in poesia, fiction, storia e le belles-lettres". La Medail Benson è assegnata per onorare una carriera piuttosto che un singolo lavoro. È assegnata anche a scrittori non inglesi e anche ai non scrittori ma che hanno reso reso un servizio alla letteratura. Tra i premiati, lo stesso curatore di questo volume Frederick Samuel Boas nel 1952 e John Ronald Reuel Tolkien nel 1966 per Il Signore degli Anelli. Unico italiano, Gabriele D’Annunzio nel 1917.


Gli Inklings
Un gruppo di discussione letteraria composto in gran parte da docenti dell'Università di Oxford, quali John Ronald Reuel Tolkien e suo figlio Christopher Tolkien, Hugo Dyson, Charles Williams, Adam Fox, Robert Havard, Roger Lancelyn Green,Nevill Coghill, Charles Leslie Wrenn, James Dundas-Grant, Owen Barfield, John Wain, R.B. McCallum, Gervase Mathew, C.E. Stevens, J.A.W. Bennett, Lord David Cecil, Clive Staples Lewis e suo fratello maggiore Warren "Warnie" Lewis. Si riunivano durante il periodo tra gli anni trenta e cinquanta nel pub Eagle and Child in St Giles a Oxford. Per meglio comprendere il valore e le finalità di questo gruppo, riporto una lettera dell’11 settembre 1967 pubblicata sulla biografia scritta da Whithe, "The Image of Man".

«Caro Mr. White, posso darLe una breve spiegazione del nome Inklings: a memoria. Gli Inklings non hanno avuto biografo e C.S. Lewis non era Boswell.
Il nome non fu inventato da C.S.L. (e nemmeno da me). In origine non era che uno scherzo da studenti, che copiava il nome di un club letterario (o di scrittori).
Il fondatore era uno studente dell'University College, di nome Tange-Lean; la data non la ricordo : probabilmente a metà degli anni Trenta. Egli era, penso, più consapevole rispetto alla maggior parte degli studenti del carattere passeggero del loro club e delle loro mode, e aveva l'ambizione di fondare un club che si dimostrasse più duraturo. Comunque, chiese ad alcuni professori di farne parte. C.S.L. era una scelta ovvia e probabilmente all'epoca era insegnante di Tange-Lean (C.S.L. era un Membro dell'University College).
Nell'occasione sia C.S.L., sia io ci iscrivemmo. Il club si riuniva nell'appartamento di T.-L. all'University Collge; la sua regola imponeva ad ogni membro di leggere ad alta voce delle composizioni inedite. L'accordo era che queste sarebbero state sottoposte a critica. Inoltre se il club lo riteneva opportuno una di queste composizioni poteva essere messa ai voti per vedere se era degna di entrare in un registro (Io ero incaricato di tenere questo registro).
Tange-Lean dimostrò di avere ragione. Il club morì subito; nel libro non entrò nulla: ma C.S.L. ed io restammo. Il nome venne poi trasferito (da C.S.L.) a quella cerchia mobile e variabile di amici che si raccoglieva intorno a C.S.L. e si riuniva nel suo appartamento al Magdalen.
Benché fosse nostra abitudine leggere ad alta voce composizioni di vario genere (e lunghezza!), questa associazione e questa abitudine sarebbero comunque nate in quel periodo, sia che fosse esistito il club precedente o meno. C.S.L. aveva una vera passione per ascoltare le cose lette ad alta voce, una capacità di memoria per le cose ricevute in quel modo, e inoltre una facilità nella critica estemporanea, caratteristiche che (specialmente quest'ultima) nessuno dei suoi amici condivideva. Ho definito il nome uno “scherzo”, perché era una trovata gradevolmente ingegnosa a suo modo, che faceva pensare a persone con vaghe idee e inclinazioni abbozzate oltre che pasticciano con l'inchiostro. Potrebbe essere stato suggerito a C.S.L. da Tange-Lean (se studiava con lui); ma non lo ho mai sentito affermare di essere stato lui ad inventare il nome. Inklings è usato, per lo meno in questo paese, molto comunemente nel senso che Lei cita dagli scritti di C.S.L. (ricordo che quando ero studente ci fu, per poco tempo, un club di studenti chiamato “Discus”, che suggeriva un tavolo rotondo da conferenze, e “discuss” era un club in cui si discuteva).Con i migliori auguri,

Sinceramente Suo. J. R. R. Tolkien».


Adam Fox
Su Adam Fox, riprendo la nota bibliografica scritta da Humphrey Carpenter nel suo importante volume dedicato agli Inklings.


«Adam Fox, nato nel 1883. Studiò all’University College di Oxford. Ricevette gli ordini prima dello scoppi della Prima Guerra Mondiale; divenne maestro nelle scuole pubbliche, insegnò a Lancing e dal 1918 al 1924 fu preside di Radley. Nel 1929 divenne Fellow del Magdalen College e Preside della Facoltà di Teologia. Nel 1938 fu nominato professore di Poesia a Oxford. Lasciò Oxford nel 1942 per diventare canonico dell’Abbazia di Westimnster. Le sue opere pubblicate comprendono il poema narrativo Old King Coel (1937), Plato for Pleasure (1945), Meet the Greek Testament (1952) e Dean Inge (1960). Morì nel 1977». [Humphrey Carpenter, Gli inklings. Tolkien, Lewis, Williams and Co., Jaca Book, 1985, pp. 282-283].


Nel 1938 Tolkien e C.S. Lewis candidano Adam Fox alla cattedra di Poesia a Oxford, ottenendo inaspettatamente il risultato contro candidature importanti come quelle dello studioso shakespeariano E.K. Chambers e Lord David Cecil (che successivamente fu accolto negli Inklings). In una lettera a Stanley Unwin con argomento The Hobbit, conclude con un post scriptum nel quale scive:

«P.S. La mia risposta è in ritardo, perché la Sua lettera è arrivata nel bei mezzo di un piccolo conflitto locale. Non avrà sicuramente fatto caso che il 2 giugno il reverendo Adam Fox è stato eletto professore di poesia, sconfiggendo un cavaliere e un nobile Lord. È stato candidato da Lewis e da me e miracolosamente eletto: la nostra prima vittoria pubblica contro i vecchi privilegi. Fox, infatti, fa parte del nostro club letterario di poeti praticanti - davanti ai quali sono stati letti Lo Hobbit e altri lavori (come il Silent Planet). A poco a poco riusciamo anche ad arrivare alla pubblicazione. Una delle opere di Fox è Old King Coel, un racconto in rima in quattro libri (Oxford)». [Humphrey Carpenter, La realtà in trasparenza. Lettere, Bompini, 2001, n. 28].