Il medioevo
e il fantastico
di J.R.R. Tolkien
a cura di Christopher Tolkien
Edizione italiana a cura di Gianfranco de Turris
Traduzione di Carlo Donà
Bompiani (Tascabili Bompiani 888), Milano, 2003,
pp. 341
Illustrazione di copertina: L'uomo selvaggio e gli
animali (metà del XV secolo, arazzo)
Brossura
Note di
copertina
«John Ronald Reuel Tolkien, il professore che amava
i draghi, filologo insigne ed estroso, subcreatore della Terra di Mezzo e dei
suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al
punto da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha
insegnato ormai a diverse generazioni ad amare il Medioevo ed il Fantastico ed
a non considerarli entrambi come qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o
addirittura di "pericoloso". Tolkien, della Evasione del Prigioniero
dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e
costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli
ostacoli che si frappongono alla libertà». Così dice G. de Turris
nell'Introduzione ed è grazie a questo testo dunque che finalmente è venuto il
momento di conoscere e apprezzare il Tolkien medievista, linguista e filologo,
grazie al quale si riesce a comprendere meglio il Tolkien narratore e
subcreatore di quella Terra di Mezzo, di quel "Mondo Secondario" (per
usare le sue stesse parole) che lo accompagnò per mezzo secolo.
Indice
Introduzione di Gianfranco de Turris
Prefazione di Christopher Tolkien
Beowulf:
mostri e critici
Tradurre
Beowulf
Galvano e
il Cavaliere Verde
Sulle
fiabe
Inglese e
gallese
Un vizio
segreto
Discorso
di commiato all'università di Oxford