Il Silmarillion
di J.R.R. Tolkien
A cura di Christopher Tolkien
Traduzione di Francesco Saba Sardi
Bompiani, Milano, 2013, pp. 688
Illustrazione di copertina di J.R.R. Tolkien
Brossura
Note
Il Silmarillion, iniziato nel 1917 e rimasto incompiuto,
rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le successive opere
narrative di Tolkien. Vi si narrano gli eventi della Prima Era, alla quale di
continuo si rifanno, come a un necessario antecedente e a una chiave
interpretativa, i personaggi e le avventure del Signore degli Anelli. I tre
Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata
riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in
altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore
Oscuro, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti
dall’avversario. Vera e propria mitologia, Il Silmarillion, che comprende
cinque racconti legati come i capitoli di un’unica “storia sacra”, narra la
parabola di una caduta: dalla “musica degl’inizi”, il momento cosmogonico, alla
guerra, eroica quanto disperata, di Elfi e Uomini contro il Nemico. Un’opera
unica nel suo genere, forse l’unico tentativo compiuto in tempi recenti di
costruire un vero e proprio edificio mitico, nel linguaggio, sublime e semplice
insieme, che è proprio dell’antico epos.