Il Cacciatore di Draghi
di J.R.R. Tolkien
Traduzione dall'inglese di Camillo Pennati
Illustrazioni di Pauline Diana Baynes
Einaudi 58, Torino, 1975, pp. 70
Illustrazione di copertina di Diana Pauline Baynes
Note di copertina
Siamo in un'Inghilterra di molti e molti secoli fa, quand'era
divisa in tanti regni ognuno con un re. Nei pressi di un villaggio del Regno di
Mezzo abita Giles con la moglie e un cane di nome Garm. Il tempo trascorre
calmo finché un giorno compare da quelle parti un gigante smarrito che fa
strage di bestiame e raccolti. Giles, con il coraggio della disperazione,
imbraccia il trombone e gli esplode una sventagliata di cocci e ferrame in
faccia: il gigante se ne va credendo che il luogo sia infestato dai tafani. È
la fama e la gloria, tant'è che il Re per riconoscenza invia in dono a Giles
una spada magica.
Ma ecco che un giorno da quelle medesime parti infierisce un
drago ben più feroce e distruttore. Come può l'eroe sprangarsi in casa tutto
tremante di paura? Così in sella alla sua giumenta, seguito, s'intende, da
Garm, Giles se ne parte di malavoglia e impaurito a cacciarlo...
Il resto ve lo racconterà per filo e per segno il gigante
dell'inizio della storia, e in parte lo stesso Garm, gran raccontafrottole,
sempre pronto a battersela con la coda fra le gambe, anche se è convinto di
essere lui il vero eroe della fiaba. Ma a Garm non bisogna credere troppo.
Indice
Proemio
Giles l'Agricoltore
di Ham
Commiato