Diorama
L’arrivo di Gandalf
La Compagnia
dell’Anello
Realizzato da
Mauro Fermani
Associazione Storico
Modellistica di Civitanova Marche
Materiale
vario
Misure (bxlxh) 45x35x25 cm
Misure (bxlxh) 45x35x25 cm
Meraviglioso
diorama dell’arrivo di Gandalf nella Contea con il suo carretto pieno di fuochi
d’artificio.
Il
tempo passava e «il giorno» si avvicinava. Uno strano carro pieno di strani
pacchetti arrivò una sera a Hobbiville e salì faticosamente la collina che
portava a Casa Baggins. Gli Hobbit sbalorditi uscirono tutti sulle soglie
illuminate dai lampioni per vederlo meglio. Era guidato da gente di fuori, che
cantava insolite canzoni: Nani con lunghe barbe e cappucci a punta. Qualcuno di
loro rimase a Casa Baggins. Alla fine della seconda settimana di settembre, un
carro proveniente dal Ponte sul Brandivino traversò Lungacque in pieno giorno. Era
guidato da un vecchio con un aguzzo cappello blu, un largo mantello grigio ed
una sciarpa color argento. Aveva una folta barba e sopracciglia cespugliose che
spuntavano oltre le falde del cappello. Un gruppo di bambini hobbit seguì il
carro, correndo attraverso Hobbiville e poi su per la collina. Avevano
indovinato giusto: portava un carico di fuochi d'artificio. Davanti alla porta
di Casa Baggins il vecchio si mise a scaricare; c'erano grossi pacchi di tutte
le forme, contrassegnati con una grande G rossa e con la runa elfica.
Era
naturalmente il sigillo di Gandalf, ed il vecchio era Gandalf in persona, lo
Stregone la cui fama nella Contea era dovuta in primo luogo alla sua abilità
nel maneggiare fuochi, fumi e luci. Il suo vero lavoro era di gran lunga più
difficile e pericoloso, ma la gente della Contea non lo sospettava nemmeno. Per
loro rappresentava soltanto una delle tante attrazioni della festa. I bambini
hobbit, eccitatissimi, gridarono: «G come Grandioso!», ed il vecchio sorrise. Lo
conoscevano di vista, benché non venisse a Hobbiville che rare volte e si
fermasse poco; ma non avevano mai, né loro né gli altri, a meno che non fossero
più che anziani, assistito ad uno dei suoi spettacoli pirotecnici, ricordi di
un passato leggendario.
Quando il vecchio ebbe finito di
scaricare, aiutato dai Nani e da Bilbo, questi regalò qualche spicciolo ai
bambini, che rimasero tuttavia molto contrariati di non ricevere né razzi, né
petardi.
«Correte
via, adesso!», disse Gandalf. «State certi che ne avrete in abbondanza quando
sarà venuto il momento». Quindi sparì in casa assieme a Bilbo e la porta si
chiuse dietro di loro. I piccoli fissarono la porta invano per un bel po' di
tempo e, convinti che il giorno della festa non sarebbe mai arrivato, se ne
andarono di malavoglia.
J.R.R.
Tolkien, Una festa a lungo attesa, in
Il Signore degli Anelli, Bompiani,
2011, p. 47.