giovedì 16 gennaio 2014

Racconti Ritrovati, 1° edizione Rusconi 1986 firmato da Piero Crida


Racconti Ritrovati
di J.R.R. Tolkien
A cura di Christopher Tolkien
Traduzione di Cinzia Pieruccini
Rusconi, Milano, 1° ed. 1986, pp. 350
Illustrazione di Copertina di Piero Crida
Rilegato con sovraccoperta

Il libro è firmato da Piero Crida.





Questa è un'edizione abbastanza rara in quanto sul mercato è disponibile quasi sempre la prima ristampa del 1987 probabilmente perché Questa prima edizione riporta sul secondo risvolto della sovraccoperta un codice ISBN errato: 88-18-12039-6 anziché 88-18-12039-5.


Note di copertina
Universo fantastico di immagini e di personale fantasia, i Racconti Ritrovati segnano l'inizio della creazione fiabesca di J.R.R. Tolkien. Vi si trovano, in forma germinale e perciò misteriosa e allusiva, i grandi temi narrativi del cosmo tolkieniano, che accompagneranno poi per decenni la sua straordinaria produzione: la Musica degli Ainur, con la quale il dio supremo dà forma al mondo; i grandi Dèi - gli Ainur appunto - che si innamorano della loro stessa creazione e vi si rifugiano, edificando le dimore leggendarie; la lotta mai conclusa contro Melko, il dio enigmatico e maligno che ha insinuato nell'armonia degli elementi la dissonanza dell'estremo gelo e del fuoco implacabile; l'avvento nel mondo degli Elfi, creature di Ilúvatar, il «Padre celeste», destinate a tornare nella patria originaria dopo un viaggio denso di sofferenze indicibili... Nella magica Casetta del Gioco Perduto proprio gli Elfi inscenano dinanzi agli occhi di Eriol, il marinaio assetato di avventura e di antiche conoscenze, queste storie del mondo che precedono la nascita del genere umano. E che rivivono nel suo cuore come sogno di una terra fatata, ma sempre reinventata - o ritrovata - grazie alla fiaba.

Iniziati tra il 1916 e il 1917, quando l'Autore aveva solo venticinque anni, i Racconti Ritrovati, primo volume di una trilogia che racchiude il nucleo fondamentale della mitologia di Tolkien, appaiono qui per la prima volta in italiano, opportunamente accompagnati dal puntuale commento di Christopher Tolkien, il figlio del grande scrittore scomparso, commento che offre la chiave di lettura e l'ideale raccordo con gli altri celebri testi del «ciclo» tolkieniano, e in particolare con Il Silmarillion.