sabato 14 giugno 2014

Beowulf, l'inedito di Tolkien, 2014 e il significato della sua copertina


Beowulf: A Translation and Commentary
di J.R.R. Tolkien
a cura di Christopher Tolkien
HarperCollins, Londra, 2014, pp. 448
Illustrazione di copertina di J.R.R. Tolkien
Progettazione della copertina di Ben Gardiner
Rilegato con sovraccoperta

Dopo l’edizione deluxe, ecco quella hardcover. Entrambe sono molto belle e curate nei minimi particolari.


Info
Dopo ottantotto anni dalla sua stesura, la traduzione di J.R.R. Tolkien in inglese moderno del “Beowulf” è stata pubblicata per la prima volta dall’editore inglese HarperCollins e curata da suo figlio, Christopher.
La traduzione, infatti, fu completata nel 1926 nel periodo in cui al Pembroke College dell’Università di Oxford insegnava letteratura anglosassone ma Tolkien scelse di non pubblicare mai le pagine manoscritte conservate alla Bodleian Library di Oxford.

La sovraccoperta, parola al suo ideatore
Ben Gardiner, che ha progettato la copertina di questa edizione, ne ha parlato sul sito dell’HarperCollins.
Scrive Ben che progettare la copertina di un libro di J.R.R. Tolkien è un esercizio di equilibrio per dare, allo stesso tempo, alle sue opere fantastiche la possibilità di distinguersi e di avere un aspetto caratteristico, portando riguardo al genere e a decenni di pubblicazione che l’hanno preceduto.
Il famoso “marchio di Tolkien” in font Sabon Roman maiuscolo è immediatamente identificabile in quanto presente in modo coerente su vecchi e nuovi libri di Tolkien. Tuttavia, al carattere utilizzato per il titolo del Beowulf è stato dato un tocco vichinghesco con l'uso del carattere creato da Jonathan Barnbrook, Mason Serif, elegante e particolare come nel caso della “W”.
Inizialmente si trattava di ricercare delle immagini capaci di rappresentare il personaggio di Beowulf, cercando le armi che avrebbe potuto portare, l’armatura che avrebbe potuto indossare o il volto vissuto e rugoso che aveva potuto avere. Tuttavia, vedemmo che maggior enfasi si poneva sull’identità visiva di Beowulf meno impattante diventava la copertina. E così, abbiamo deciso di cambiare strada a qualcosa che evoca la sensazione dell’epica dell’avventura vichinga in modo che corrisponda all'atmosfera e al tono del poema.
E 'stato anche importante trasmettere con lo stile della copertina un’estetica letteraria, in quanto una parte sostanziale del libro è costituita dalle note, dalle lezioni scritte e dai commenti di Tolkien.
Lavorando in stretta collaborazione con la Tolkien Estate, abbiamo avuto l’idea di cercare negli archivi dei disegni di Tolkien per vedere se c’era qualcosa che potesse aver prodotto per illustrare il lavoro.
Il Drago era la soluzione perfetta: la bestia serpeggiante a colori è stata collocata in rilievo come il titolo per evidenziare e far risaltare le scale. Seduto su un letto blu-verde per evocare il mare, oscurato ai bordi per dare un senso di atmosfera.

Ben


Contents

Preface

Introduction to the Translation

Beowulf

Notes on the text of the Translation

Introductory note to the Commentary

Commentary

Sellic Spell

The Lay of Beowulf


Terza di copertina
The translation of Beowulf by J.R.R. Tolkien was an early work, very distinctive in its mode, completed in 1926: he returned to it later to make hasty corrections, but seems never to have considered its publication. This edition is twofold, for there exists an illuminating commentary on the text of the poem by the translator himself, in the written form of a series of lectures given at Oxford in the 1930s; and from these lectures a substantial selection has been made, to form also a commentary on the translation in this book.
From his creative attention to detail in these lectures there arises a sense of the immediacy and clarity of his vision. It is as if he entered into the imagined past: standing beside Beowulf and his men shaking out their mail-shirts as they beached their ship on the coast of Denmark, listening to the rising anger of Beowulf at the taunting of Unferth, or looking up in amazement at Grendel’s terrible hand set under the roof of Heorot.
But the commentary in this book includes also much from those lectures in which, while always anchored in the text, he expressed his wider perceptions. He looks closely at the dragon that would slay Beowulf "snuffling in baffled rage and injured greed when he discovers the theft of the cup"; but he rebuts the notion that this is "a mere treasure story", "just another dragon tale". He turns to the lines that tell of the burying of the golden things long ago, and observes that it is "the feeling for the treasure itself, this sad history" that raises it to another level. "The whole thing is sombre, tragic, sinister, curiously real. The ‘treasure’ is not just some lucky wealth that will enable the finder to have a good time, or marry the princess. It is laden with history, leading back into the dark heathen ages beyond the memory of song, but not beyond the reach of imagination."

Sellic spell, a "marvellous tale", is a story written by Tolkien suggesting what might have been the form and style of an Old English folk-tale of Beowulf, in which there was no association with the "historical legends" of the Northern kingdoms.


In questa foto le tre pubblicazioni inglesi che riportano il drago disegnato da Tolkien:

Drawings by TolkienThe Hobbit deluxe (Allen and Unwin) e Beowulf: A Translation and Commentary deluxe e hardcover.