Come ho avuto modo di scrivere in altre occasioni, dopo vent'anni di collezionismo tolkieniano, il mio interesse si è spostato, per ovvie ragioni, su ciò che ruota attorno a Tolkien, alla sua vita di scrittore e di accademico. Ed ecco così che mi ritrovo spesso a cercare libri, oggetti e lettere che rimandano a persone che abitualmente frequentavano il Professore. Come in questo caso.
Il libro è dell'autrice inglese di libri per l'infanzia Ursula Moray Williams, nipote di Sir Stanley Unwin e cugina di Rayner, gli editori di Tolkien. Il libro, in sé, non ha nulla a che fare con l'autore del Signore degli Anelli e neppure l'autrice che non risulta aver mai avuto contatti con lui. Almeno dalle informazioni a oggi note. Ma ciò che rende unico questo arrivo nella mia collezione, è che la copia è appartenuta a Rayner Unwin al cui interno ho trovato una lettera autografa della stessa Williams a suo cugino e una nota del 1968, sulla pubblicazione proprio di questo libro, firmata da una delle agenti letterarie più conosciute in Inghilterra, Juliet O'Hea che qui descrivo.
Questo tipo di ricerca mi emoziona moltissimo perché mi fa conoscere autori e storie che mai avrei avuto modo di scoprire. Un modo di fare collezionismo che appaga cuore e testa e vi posso garantire a poche decine di sterline.
Mog
di Ursula Moray Williams
George Allen and Unwin, Londra
1° ed. 1969, pp. 171
Illustrazione di copertina e
interne di Faith Jacques
Rilegato
Quarta di copertina
Margaret è ospite della signora Moggeridge e della signorina Minty che lei difficilmente riesce a distinguere. La confusione la porterà presto in alcune situazioni molto divertenti...
Ursula Moray Williams è stata una prolifica scrittrice inglese di
libri per l’infanzia. Il primo dei suoi settanta libri, scritti nell’arco di
sett’anni, fu Jean Pierre del 1931,
incoraggiato da suo zio Sir Stanley Unwin, quando aveva vent’anni. Un libro
ambientato sulle Alpi dove si narra la storia di un bambino e le sue avventure
con la sua capra.
Un’autrice apprezzata per il ritmo,
l’umorismo e un pizzico di malinconia che la riconducevano alla tradizione di
Hans Andersen. Durante la seconda guerra mondiale, i suoi libri furono
pubblicati anche con la crisi della carta nazionale inglese appassionando molti
giovani lettori di allora.
Nei suoi libri c’è sempre stata
una nota biografica, ad esempio, in questo libro Mog si narra di due donne difficili da distinguer, infatti, Ursula
aveva una sorella gemella, Barbara.
In Italia, i suoi libri sono stati
portati all’attenzione dei lettori nel 1963 da Donatella Ziliotto che pubblicò,
nella collana per ragazzi di Vallecchi Il
Martin Pescatore, il libro Le nove
vite del gatto Menelao:
Menelao ha nove vite, ma le perde
una dietro l'altra: rischia di finire in bocca ai pescecani, ai coccodrilli, ai
serpenti, ai selvaggi, di soffocare in un sacco o durante un incendio. Ma il
pericolo maggiore sembra venire da una donna, miss Pettifer, che detesta i
gatti…
Negli anni a seguire gl'Istrici della Salani, diretti sempre
dalla Ziliotto, ha pubblicato I
fantasmini della nonna, Le nove vite
del gatto Menelao e Un'isola tutta
per me.
I due più famosi libri sono Adventures of the Little Wooden Horse (Le avventure del piccolo cavallo di legno)
e Gobbolino, the Witch's Cat (Gobbolino il gatto della strega). Di
quest’ultimo sono stati pubblicati a puntate nei fascicoli delle serie de I
Raccontastorie e C'era una volta I
racconti di Gobbolino.
Rayner Unwin era uno dei quattro figli di Maria Storr e Sir
Stanley Unwin, padre e fondatore della storica casa editrice londinese George
Allen and Unwin, primo editore di Tolkien. Proprio nella casa editrice
paterna, Rayner mosse i primi passi come lettore e fu il primo a
"leggere e recensire" Lo Hobbit nel 1936.
Il suo primo lavoro fu presso
Basil Blackwell, la famosissima libreria di Oxford e, dopo l’esser stato
sottotenete nella Royal Naval Volunteer
Reserve, tra il 1944 e il 1947, si laureò al Trinity College di Oxford e
poi ottenne un Master in Lingua inglese all'Università di Harvard con una borsa
di studio Fulbright. Nel 1951 cominciò a lavorare con il padre Rayner e nello
stesso periodo visionò il manoscritto del Signore degli Anelli pubblicato poi
tra il 1954 e il 1955. Di Tolkien divenne grande amico prima che editore. Dopo
la morte di suo padre, nel 1968, Rayner prese le redini della casa editrice che
nel 1989 si fuse con Bell and Hyman portando
alla nascita della Unwin Hyman nel 1989.
A causa di problemi finanziari la casa editrice fu ceduta all’HarperCollins nel 1990 ma Rayner si
dimise per protesta poco prima di firmare il contratto di vendita dicendo ai
suoi amici: "Mi sento che ho tradito mio padre" ("Rayner
Unwin - Obituary". in «The Times», 25 November 2000).
Di Ryaner, nella mia collezione
trovano posto anche una delle 12 copie limitate del suo The Making of The Lord of the Rings e una copia
del volume Geniuses Together scritto da Humphrey
Carpenter, il biografo ufficiale di Tolkien che gli appartenne. Infatti,
con il libro acquistai due lettere e una cartolina autografe che Rayner ricevette
da Carpenter.
Il 23 gennaio 1999, Ursula Motay Williams scrisse a suo cugino, l'editore Rayner Unwin dopo il periodo natalizio. Nella lettera Ursula, ormai ottantottenne, a parte riferire di alcune cose che stava facendo in quel periodo, raccontò al settantacinquenne cugino, di aver ritrovato una lettera del 1968 firmata dal suo agente letterario Juliet O'Hea, "tra le più stimate della sua generazione" (“Juliet O'Hea - Obituary”, in «The Telegraph», 03 October 2003), dell'agenzia Curtis Brown Ltd. di Londra e riferita al suo libro Mog, pubblicato dalla AU nel 1969.. Ursula, allegò a questa lettera una copia del volume e la nota del suo agente nella quale si citava Rayner.
La lettera è datata 15 maggio 1968 a firma di "Juliet" (O'Hea) della Curtis Brown di Londra e l'oggetto è il libro Mog. La O'Hea, dopo una lettera del 3 maggio a cui non era seguita una risposta, scrisse nuovamente alla Williams informandola che la Allen and Unwin avevano deciso di pubblicare il libro e raccontandole dell'incontro avuto con il "tuo oltremodo gentile cugino Rayner". Durante l'incontro, racconta O'Hea, Rayner ha garantito il versamento di un anticipo sul libro spiegando che questo non c'entrava nulla con il rapporto familiare tra i due, come aveva chiesto la stessa Williams. La O'Hea scrive inoltre:
[Rayner] mi ha detto che devo essere chiara con te che pur essendo molto entusiasti per il libro e che faranno tutto il possibile per renderlo un successo, pensa che possa essere un anno difficile per il lancio di un libro non convenzionale come il tuo .Perciò devo dirti che l'entusiasmo c'è ma dev'essere preso con l'opportuna cautela.A mio avviso questo rende Rayner Unwin un uomo molto onesto e un buon editore. Ci sono molti che cercano di confondere.
La lettera prosegue con altre informazioni. Il libro uscirà nel 1969.
Nelle ultime pagine, tra i libri pubblicizzati dall'editore George Allen and Unwin, si legge:
Book for Children
By J. R. R. Tolkien
THE HOBBIT
The Hobbit is in itself a complete and marvellous tale which may be read to the very young or given to children of any age to read for themselves. But it is also a prelude to The Lord of the Rings, in which the tru significance of Bilbo's success in riddles, and the nature of Gollum's 'Precious' revealed.
THE ADVENTURES OF TOM BOMBADIL
'. . . to those already hobbitomanes, this book is bound to be a delight; and it should make converts too.'
Listener
FARMER GILES OF HAM
'. . . full of scholar's wit, with graceful drawings entirely suited to the text, and will he apreciated by discriminating children of all ages.'
Sunday Times
SMITH OF WOOTTON MAJOR
'. . . has that hauting quality charateristic of the best of the "deeper" folk tales.'
Times Educational Supplement
Manca il Signore degli Anelli perché considerato per un pubblico più adulto.