Vite segreti dei grandi scrittori
di Robert Schnakernberg
Electa, 2014, pp. 304
Brossura
Il volume contiene una bella illustrazione/caricatura di Tolkien alla guida della sua unica auto che smise di guidare durante il secondo conflitto mondiale “perché diffidente verso ogni forma di comodità moderna”.
Tolkien acquistò la sua prima auto nel 1932, una Morris Cowley, che la famiglia soprannominò “Jo” prendendo spunto dalle due prime lettere della targa. Tolkien fu un pessimo autista. Infatti, durante uno dei primi spostamenti in auto, quando andò con la famiglia da suo fratello Hilary a Evesham, bucò due volte sulla strada e un urto contro un muro di pietra vicino Chipping Norton. Nel settembre 1937, sostituì la sua auto con una di seconda mano e il 24 settembre 1939, a causa del razionamento della benzina, Tolkien vendette la sua auto non acquistandone più per tutto il resto della sua vita.
Nel libro si fa riferimento anche alla frase che Tolkien scrisse sul modulo delle tasse “Non un penny per il Concorde”, il progetto di aereo supersonico cui stava lavorando il governo Britannico.
Nota dell’editore
Dopo il volume dedicato alle vite segrete dei grandi artisti Electa pubblica Vite segrete dei grandi scrittori. Il libro racconta le vicende meno note e spesso ambigue, che si celano dietro i grandi protagonisti della letteratura internazionale. L’autore ha raccolto storie bizzarre e curiosi aneddoti su trentanove personaggi tra i più grandi e conosciuti scrittori di tutti i tempi, da William Shakespeare fino ad arrivare ad autori dei giorni nostri. Ad ogni personaggio è dedicato un capitolo con una scheda completa di dati anagrafici, segno zodiacale, opere principali, stile letterario e una sua frase particolarmente rappresentativa. Segue una panoramica completa della vita dell’autore che mette in luce vari aspetti, lati oscuri del carattere e manie anche attraverso le originali illustrazioni che accompagnano i testi. Lord Byron era un gran bevitore e sosteneva che acqua e gin fossero la fonte di ogni sua ispirazione; Edgar Allan Poe fu istruito in un cimitero imparando la matematica sommando e sottraendo le date sulle lapidi; Louisa May Alcott era dipendente dall’oppio; J.D. Salinger beveva, presumibilmente per scopi medici, la propria urina. Conoscere i problemi, i tormenti e i traumi che molti scrittori hanno vissuto può aiutare a comprendere il loro grande successo, e un dettaglio delle loro vite può offrire una visione molto più ampia della loro personalità rispetto a quanto raccontato usualmente sui manuali di storia della letteratura.