sabato 11 giugno 2016

Il primo libro di Tolkien, A Middle English Vocabulary 1922


A Middle English Vocabulary
di J.R.R. Tolkien
Clarendon Press / Oxford University Press, Oxford / London.
1° ed.1922
Rilegato


Il libro
Arthur Sampson Napier, Rawlinson Professor of Anglo-Saxon e Merton Professor of English Language, e il suo assistente Kenneth Sisam, nella prima decade del Novecento progettarono un volume composto di testi in Medio inglese, con annesso apparato linguistico, destinato agli studenti. Purtroppo, la morte di Napier, nel 1916, e il nuovo incarico presso il Ministry of Food di Sisam, nel 1917, e lo scoppio della Prima guerra mondiale interruppero il progetto.
Alla fine del conflitto, e con la ripresa delle attività universitarie, Sisam riprese a lavorarci sulla spinta dell’Oxford University Press che voleva proporlo agli studenti di Letteratura inglese del XIV secolo. Sisam inserì anche pagine del Sir Gawain and the Green Knight commentandole con le note preparate da Napier.
Il libro, Fourteenth Century Verse and Prose, prevedeva un Glossario, ma il tempo non giocava a favore di Sisam così questi, nel 1919, si rivolse a Tolkien chiedendogli la disponibilità a lavorarci. È bene ricordare che Sisam fu suo Tutor ai tempi dell’Exeter College e ben conosceva, avendolo anche incoraggiato, il suo talento con la filologia. Inoltre, in quel periodo Tolkien stava collaborando con l’Oxford English Dictionary (OED), pubblicato dall’Oxford University Press dove Sisam lavorava. 


Tra l’estate e l’autunno 1919, Tolkien cominciò a lavorare al Glossario mentre continuava a dare lezioni individuali a Oxford e a lavorare all’OED. Come sempre accadeva, Tolkien trasformò un lavoro relativamente semplice in qualcosa di complesso per via del suo perfezionismo che lo accompagnò per tutta la vita.
Sisam aveva chiesto tempo all’editore e nel frattempo aveva consigliato Tolkien di fare domanda per un posto da Lettore di Lingua inglese all’Università di Leeds. Nel maggio 1920, terminata la collaborazione con l’OED, si accingeva a trasferirsi a Leeds, dove aveva ottenuto l’incarico e ad ottobre gli sarebbe nato secondogenito Michael, ma il lavoro sul Glossario non era ancora completato.


Solo nel febbraio dell’anno dopo riuscì a consegnare una prima versione e, nello stesso mese, una seconda anche se Sisam aveva già consegnato la bozza del libro e nel mese di aprile cominciò l’ultima revisione. Nell’ottobre 1921, Fourteenth Century Verse and Prose di Sisam fu stampato ma senza il Glossario di Tolkien cui stava ancora lavorando. All’inizio del 1922, il manoscritto arrivò all’editore che gli rimandò le prove di stampa a marzo. L’editore, l’11 marzo ricevette la bozza pesantemente rivista e l’11 maggio lo pubblicò in questo volume singolo destinato a essere venduto a chi aveva acquistato già il libro di Sisiam. L’8 giugno 1922, fu pubblicato assieme al volume di Sisam.
Tolkien, come chiesto da Sisam, analizzò le circa 43 mila parole presenti nei testi in Medio inglese e produsse un Glossario di 4.740 voci, quasi 6.800 definizioni, 15.000 riferimenti a luoghi, circa 1.900 riferimenti incrociati a forme diverse della stessa parola e infine una lista di 236 nomi propri citati nei testi. Il lavoro condotto da Tolkien fu davvero immane perché vedeva lo studio dei testi inseriti nel volume di Sisam e una serie di ricerche che richiedevano tempo e soprattutto conoscenza della materia tenendo conto che non esisteva un dizionario in Medio inglese affidabile e dettagliato. 


Un lavoro formidabile che gli diede notorietà e maggiore considerazione in campo universitario. Questo suo lavoro fu anche utile quando si candidò per la cattedra Rawlinson and Bosworth di Anglosassone all’Università di Oxford nel 1925. Una candidatura, poi vinta, che gli vedeva opposto proprio Kenneth Sisam che da poco ricopriva un ruolo di primo piano nella Clarendon Press.


Questa la nota scritta da Tolkien in apertura del volume e sul sito Archive.org è possibile leggere l’intero testo.

NOTE

This glossary does not aim at completeness, and it is not primarily a glossary of rare or 'hard' words. A good working knowledge of Middle English depends less on the possession of an abstruse vocabulary than on familiarity with the ordinary machinery of expression – with the precise forms and meanings that common words may assume; with the uses of such innocent-looking little words as the prepositions of and for; with idiomatic phrases, some fresh-minted and some worn thin, but all likely to recur again and again in an age whose authors took no pains to avoid usual or hackneyed turns of expression. These are the features of the older language which an English reader is predisposed to pass over, satisfied with a half-recognition: and space seldom permits of their adequate treatment in a compendious general dictionary or the word-list to a single text. So in making a glossary for use with a book itself designed to be a preparation for the reading of complete texts, I have given exceptionally full treatment to what may rightly be called the backbone of the language.
Brief indications of the etymology of each word are given, with references in difficult cases to the Oxford English Dictionary (N.E.D.). Apart from their usefulness as a basis for exercises in phonology and the analysis of vocabulary, these will serve to differentiate words distinct in origin which coincide in some of their forms or spellings. The Old English or Old French forms cited are those that best illustrate the Middle English; in consequence the Old English forms frequently differ from normal West-Saxon, and the Old French forms are especially those of the French current in England (Anglo-French is rarely specified). Old Norse words have usually been cited in the normal spelling (e.g. of Zoëga's Old Icelandic Dictionary), Accordingly, long vowels in Old Norse words are marked as in bráþ-r. In Old English words stable long vowels are marked as in brād; uncertain quantity or probable shortening in Old English times is marked as in adrǽdd; vowels that were lengthened in the Old English period (e.g. before Id, mb, nd) are marked as in cáld, clímban, bíndan.
For the convenience of beginners the glossary is liberally supplied with cross references, and the prefixed Table summarizes the principal variations of form or spelling. Particular attention should be given to the following points of arrangement: (i) ʒ has a separate alphabetical place following G; cross-references to gh are not given: (ii) Þ has a separate alphabetical place following T; variation between þ and th is disregarded, and initial Th is entered under Þ: (iii) U, V are alternative forms of the same letter; variation between them is disregarded, and initial U is entered under V: (iv) Y initially has its usual place; but medial or final Y will be found in the alphabetical position of I.
J. R. R. T.


La prima edizione del 1922 fu stampata in 2.000 e, come segnala Tolkienbooks.net, il più importante sito bibliografico delle opere inglesi di Tolkien, si sono viste diverse varianti:

1) Pubblicità sul retro di copertina datata ottobre 1921. 186 ornamenti formano la cornice sulla prima di copertina.
2) Come la variante 1, ma con l'aggiunta di pubblicità sulle pagine iniziali datate gennaio 1922.
3) Come la variante 1, ma gli annunci nella parte sul retro di copertina sono datati settembre 1922.
4) Come la variante 1, ma con la dicitura Printed in England, ai piedi della prima di copertina e la pubblicità sul retro datata settembre 1922.
5) Come la variante 1, ma con Printed in England, ai piedi della prima pagina di copertina e senza pubblicità sul retro.
6) Pubblicità sul retro sono datate. Printed in England, ai piedi della pagina del titolo. 186 ornamenti formano la cornice sulla prima pagina di copertina.
7) Nessuna pubblicità sul retro. 184 ornamenti formano la cornice sulla prima pagina di copertina.


Con la stessa rilegatura si sono avute poi, dodici ristampe che riportano sulla copertina gli anni in numerazione romana. Le dodici impressioni successive sono state:

3° impr. 1925
4° impr. 1929
5° impr. 1933
6° impr. 1939
7° impr. 1946
8° impr. 1947
9° impr. 1948
10° impr. 1950
11° impr. 1955
12° impr. 1956
13° impr. 1962
14° impr. 1964


Nel 1922, Margaret L. Lee recensì per la prima volta il libro di Sisam e il Glossario di Tolkien nel numero 1920-1 di The Year's Work in English Studies.