mercoledì 6 luglio 2016

Tolkien, G. S. Gordon e Andrew Lang, 1928


Andrew Lang
di George Gordon
Oxford University Press
Humphrey Milford, London
1° ed. 1928, pp. 25
Brossurato


Il volume contiene il testo della conferenza tenuta dal professor George S. Gordon nel dicembre 1927 sull'autore scozzese Lang in occasione del primo seminario promosso dall'Università di St Andrews. 

L’autore
George Stuart Gordon, classe 1881, fu un importante e apprezzato studioso di letteratura inglese. Formatosi all’Università di Glasgow e all’Oriel College di Oxford, nel 1904 ottenne la prima classe in Classical Moderations, l’anno successivo il Stanhope Prize e nel 1906 la Literae Humaniores. Dal 1907 al 1915 fu Fellow al Magdalen College di Oxford e dal 1913 al 1922 professore di Letteratura inglese all’Università di Leeds. Dal 1922 al 1928 fece ritorno al Magdalen College come Merton Professor di Letteratura inglese e ricoprendo gli incarichi professore di poesia e Vice-Cancelliere dal 1938 al 1941.


Questa copia è appartenuta a J. L. Weir, che ricopriva l’incarico di Curatore dei manoscritti della Biblioteca dell’Università di Glasgow, così come si vede dall'ex-libris sul primo risguardo (foto precedente).
Weir vi aveva annotato, sulla prima pagina bianca, che la copia era stata donata da George S. Gordon a James Maclehose


Sulla prima pagina bianca del volume è presente la dedica di George S. Gordon a James Maclehose del settembre 1928. James MacLehose (1857-1943) fu l'editore e tipografo che nel 1881 rilevò, assieme a suo fratello Robert, l’azienda di famiglia nota già come “editore e libraio per l'Università di Glasgow”. Le sue numerose pubblicazioni riguardavano soprattutto la storia locale di Glasgow, con le sue nobili case di campagne o le storie di centinaia di personalità della città inglese. Nel 1907, alla morte del fratello, assunse la presidenza della società per poi lasciare nel 1919 per curare la Scottish Historical Review pubblicata dalla Glasgow University Press fino al 1928. L’Università di Glasgow, ecco il collegamento con Weir, custodisce la MacLehose Collection, che si compone di oltre duemila testi, incluse monografie accademiche e libri di testo scritti da professori e docenti universitari e anche un gran numero di opuscoli e oggetti, tra cui una serie di testimonianze del materiale prodotto dai candidati che presentavano domanda per ricoprire posti accademici presso l'Università di Glasgow. Inoltre è custodita un'interessante serie di pubblicazioni del poeta e ministro della United Free Church, Walter Chalmers Smith (1824-1908), e le bozze e i manoscritti delle raccolte di poesie di MacLehose.


George S. Gordon e Tolkien
Le strade di Gordon e Tolkien si incrociarono nel 1920, anno in cui si liberò un posto di Lettore di Lingua inglese all’Università di Leeds e il primo ricopriva il ruolo di professore di Lingua e Letteratura inglese. Fu proprio Gordon a volere con sé il giovane Tolkien, dopo un incontro nel giugno 1920, e a lasciargli campo libero nell’organizzazione del dipartimento di Lingua inglese. Nel 1922 Gordon fece ritorno a Oxford ma il legame tra i due non s’interruppe. Nel 1925, quando il professor Craigie lasciò la cattedra di Rawlinson and Bosworth in Anglosassone a Oxford per trasferirsi negli Stati Uniti, Gordon fu tra le personalità che scrissero una lettera di referenza per la candidatura proposta da Tolkien. Nella sua lettera, Gordon scrisse:
Di lavori pubblicati dal sig. Tolkien non posso affermare di essere un critico esperto; ma qualcosa delle sue rara qualità è distinguibile dagli altri specialisti. È coscienzioso quanto originale, ed è sempre attivo .... Non c’è studioso in filologia (o letteratura) della sua generazione da cui ho imparato tanto e con il quale ho lavorato più felicemente, da cui, a mio parere, si possono prevedere grandi cose.
Non solo, quando la votazione vide la parità di voti tra Tolkien e l’altro candidato più noto, Kenneth Sisam, grazie alla sua forte influenza, Gordon convinse il Vice-Cancelliere a scegliere il giovane professore di Lingua inglese a Leeds.
In un ricordo, scritto pochi mesi prima che Gordon morisse, nel 1942, Tolkien scrisse:
Fui straordinariamente fortunato. E se parlo cosi di rne stesso, invece che direttamente di Gordon, è perché la prima cosa che mi viene in mente quando penso a lui è un sentimento di gratitudine personale, lo considero un amico piuttosto che una personalità accademica. Non accade di frequente all’università che un professore condivida le preoccupazioni domestiche di un nuovo arrivato sotto i trenta; ma G. lo fece. Mi trovò lui stesso casa e mi permise di dividere il suo studio all’università. Non penso che la mia esperienza sia straordinaria. Era un vero maestro per gli uomini. Chiunque lavorasse sotto di lui poteva constatare (o almeno intuire) che lui trascurava alcuni aspetti del suo lavoro, trovando, specialmente, troppo stancanti quelle specie di “ricerche” mal preparate e le noiose tesi scritte dai seri, ma poco colti, cacciatori di dottorati, dei quali troppi erano in circolazione, e dai quali spesso cercava di fuggire. Tuttavia non creò una piccola misera facoltà, ma una squadra. Una squadra animata non solo da un particolare spirito di corpo, e determinata a mettere l'inglese alla testa delle facoltà umanistiche, ma ispirata anche da uno zelo missionario. (Lettere n. 46)
E Gordon, che è bene ricordare non aveva nessun grado di parentela con Eric Valentine Gordon, amico e autore con Tolkien del Sir Gawain and the Green Knight del 1925, fu anche membro con Tolkien del gruppo di lettori di saghe islandesi Kolbitar.

Una correzione apportata da Gordon che cambiò "blasphemy" in "blaspheming"
Andrew Lang
Classe 1844, scozzese fu uno scrittore Vittoriano ed Edoardiano, che in vita fu considerato una delle figure più importanti della letteratura contemporanea, scrittore di romanzi di successo e rispettato, poeta, giornalista, storico e critico letterario. Oggi indicato tra i massimi scrittori di racconti di fate e folklore. Lang studiò alla Scuola di Grammatica di Selkirk, all'Accademia d'Edimburgo, all'Università di St. Andrews e al Balliol College, a Oxford. Nel 1912 morì di angina pectoris e fu sepolto nel cimitero della cattedrale di Saint Andrews. Un collezione impressionate dei suoi manoscritti e dattiloscritti, opere e l’enorme corrispondenza tra lui, la sua famiglia, amici e colleghi e il materiale fotografico sono oggi conservate presso la Biblioteca dell’Università di St Andrews.


Andrew Lang Lecture
Nel 1927, l’Università di St Andrews propose la prima conferenza dedicata allo scrittore scozzese. A tenerla fu proprio da George S. Gordon, stampata l’anno successivo e qui presentata. Si aprì così un ciclo di conferenze annuali, ancora oggi promosse, che vide l’8 marzo 1939 anche quella di J. R. R. Tolkien, che apprezzava i racconti di Lang, dal titolo On Fairy-Stories (Sulle fiabe) che sarebbe stata poi pubblicata nel 1947 nel volume curato da C. S. Lewis, Essays Presented to Charles Williams. Tolkien provò a definire la natura alta delle fiabe, presentando le prime teorie della loro origine confutando la tesi che fossero un argomento ad appannaggio solo dei bambini. Di Lang disse che:
Il numero di raccolte di fiabe è attualmente enorme. In inglese probabilmente non ci sono rivali, né per popolarità, né per completezza, né per i meriti, ai dodici libri di dodici colori che dobbiamo ad Andrew Lang e sua moglie. Il primo di questi apparve più di cinquant'anni fa (1889), e viene ancora ristampato. La maggior parte dei suoi testi supera la prova, più o meno brillantemente. (Medioevo e il fantastico 175)
Il saggio fu poi pubblicato in Tree and Leaf del 1964 (Albero e Foglia, 1976) e in The Monsters and the Critics and Other Essays, curato dal figlio Christopher, nel 1983 (Il medievo e il fantastico, 2000). Nel 2008 l’HarperCollins ha pubblicato, infine, un volume commentato e arricchito da Verlyn Flieger, On Fairy-stories Expanded edition, with commentary and notes.