Essays Presented to Charles Williams
A cura di C. S. Lewis
Oxford University Press, Londra
1° ed. 1947
Rilegato con sovraccoperta
Charles
Williams
Scrittore
e poeta inglese, Charles Walter Stansby Williams nacque a Londra il 20
settembre 1886.
Frequentò nell’Hertfordshire la St Albans School e nel 1902 cominciò a studiare all’University College di Londra grazie a una borsa ricevuta l’anno precedente. A seguito di gravi problemi economici, nel 1904 dovette sospendere gli studi e abbandonare l’idea di conseguire un diploma e nel 1908, fino alla sua morte, fu assunto dalla Oxford University Press con l’incarico di assistente di correzione alle bozze. In questi anni portò a termine una dei suoi più importanti lavori editoriali con la pubblicazione degli scritti del teologo, scrittore e filosofo danese Soren Kierkegaar, nella prima grande edizione in lingua inglese. Tra il 1917 e il 1930, anche se devoto alla Chiesa d’Inghilterra, si appassionò alla magia compiendo studi sul Rosacrocianesimo e aderendo alla “setta” iniziatica Ordine dell'Alba Dorata (The Order of the Golden Dawn) guidata da A. E. Waite che seguì dopo che questi ne uscì per fondarne una nuova. Sposò Florence Conway e nel 1922 nacque il loro figlio Michael. A metà degli anni Trenta l’incontro con C. S. Lewis avvenuto per una strana coincidenza poiché i due, dopo aver letto ognuno il libro dell'altro, si scrissero per complimentarsi di quanto letto. Da qui nacque uno scambio epistolare tra i due. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, Williams dovette seguire la Oxford University Press che da Londra si trasferì a Oxford, la città di Lewis. Lo scrittore delle Cronache di Narnia per alleviare il dolore di Williams per la lontananza dalla famiglia, lo coinvolse nelle riunioni del famoso gruppo degli Inklings di cui faceva parte anche suo fratello Warnie, Tolkien, Green e altri, che si riunivano in St Giles all’Eagle and Child. A tal proposito, questo suo stare in un pub a recitare poesie avvolto nel silenzio, non piaceva a sua moglie Florence che non a caso fu ribattezzata affettuosamente dal marito, Michail, in ricordo della moglie di re David che rimproverava suo marito di non provare vergogna a danzare davanti a tutti nudo in onore dell’Arca dell’Alleanza.
Frequentò nell’Hertfordshire la St Albans School e nel 1902 cominciò a studiare all’University College di Londra grazie a una borsa ricevuta l’anno precedente. A seguito di gravi problemi economici, nel 1904 dovette sospendere gli studi e abbandonare l’idea di conseguire un diploma e nel 1908, fino alla sua morte, fu assunto dalla Oxford University Press con l’incarico di assistente di correzione alle bozze. In questi anni portò a termine una dei suoi più importanti lavori editoriali con la pubblicazione degli scritti del teologo, scrittore e filosofo danese Soren Kierkegaar, nella prima grande edizione in lingua inglese. Tra il 1917 e il 1930, anche se devoto alla Chiesa d’Inghilterra, si appassionò alla magia compiendo studi sul Rosacrocianesimo e aderendo alla “setta” iniziatica Ordine dell'Alba Dorata (The Order of the Golden Dawn) guidata da A. E. Waite che seguì dopo che questi ne uscì per fondarne una nuova. Sposò Florence Conway e nel 1922 nacque il loro figlio Michael. A metà degli anni Trenta l’incontro con C. S. Lewis avvenuto per una strana coincidenza poiché i due, dopo aver letto ognuno il libro dell'altro, si scrissero per complimentarsi di quanto letto. Da qui nacque uno scambio epistolare tra i due. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, Williams dovette seguire la Oxford University Press che da Londra si trasferì a Oxford, la città di Lewis. Lo scrittore delle Cronache di Narnia per alleviare il dolore di Williams per la lontananza dalla famiglia, lo coinvolse nelle riunioni del famoso gruppo degli Inklings di cui faceva parte anche suo fratello Warnie, Tolkien, Green e altri, che si riunivano in St Giles all’Eagle and Child. A tal proposito, questo suo stare in un pub a recitare poesie avvolto nel silenzio, non piaceva a sua moglie Florence che non a caso fu ribattezzata affettuosamente dal marito, Michail, in ricordo della moglie di re David che rimproverava suo marito di non provare vergogna a danzare davanti a tutti nudo in onore dell’Arca dell’Alleanza.
In questi anni, Williams ricevette la laurea honoris causa e fu conferenziere sul
poeta, filosofo e scrittore inglese del Seicento, John Milton, e pubblicò La figura di Beatrice: studiando Dante
un’opera di critica letteraria su Dante che trovò consenso della critica e dei
lettori. Tra i suoi ammiratori, oltre lo stesso C. S. Lewis, anche T. S. Elliot
che poi scrisse l’introduzione a Tutte le santità di Eva (1944)
definendo le sue novelle “dei thriller soprannaturali o metafisici, perché
esplorano l'intersezione tra il sacro della fisicità con la dimensione
spirituale, tra l'altro mettendo a fuoco le vie attraverso le quali il potere,
perfino spirituale, possa corrompere, come se fosse qualcosa di sacro”. Altri
furono Tim Powers, che lo citò “come un modello di ispirazione” e W. H. Auden, che
fu un suo grandissimo ammiratore al punto da organizzare diverse conferenze sul
libro di Williams La discesa della Colomba: breve storia dello Spirito Santo nella Chiesa
nel 1939. Tra i suoi lavori anche un ciclo su re Artù che vide solo la
pubblicazione dei primi due volumi sui tre previsti, in quanto il 15 maggio
1945, a soli 58 anni, moriva a seguito di un’operazione.
Williams,
sua moglie Florence e suo figlio Michael sono sepolti assieme all'Holywell
Cemetery, a Oxford.
Williams
e Tolkien e il saggio On Fairy-Stories
Tolkien conobbe Charles Williams grazie a C.
S. Lewis, come egli stesso scrisse nella risposta a una lettrice del Signore degli Anelli, Dora Marshall il 3
marzo 1955:
Ho conosciuto bene Charles Williams nei suoi ultimi anni: un po' grazie alla buona abitudine di Lewis di scrivere agli autori che gli piacciono (il che ci ha messi entrambi in contatto con Williams); e soprattutto per il colpo di fortuna in mezzo a tanti disastri per cui Williams durante la guerra venne trasferito a Oxford. Ma non penso proprio che ci siamo influenzati a vicenda! Troppo “determinati” e troppo diversi. Entrambi abbiamo ascoltato (nell'appartamento di C. S. L.) lunghi e ampiamente incomprensibili frammenti delle nostre opere letti ad alta voce; perchè C. S. L. (uomo meraviglioso) sembrava in grado di apprezzarci tutti e due. Ma penso che ognuno di noi abbia trovato la mente dell'altro (o piuttosto il modo di esprimersi, e l'atmosfera) altrettanto impenetrabile quando espressa in forma letteraria, quanto la trovavamo piacevole quando conversavamo. (Lettere 159, 236-37)
Con Williams condivise moltissimi momenti,
non solo con gli Inklings come l'adesione all’Oxford Dante Society, assieme anche a C. S. Lewis, il 15 febbraio 1945.
Durante il primo semestre del 1943, Tolkien
rivide il testo, e ne fece una bella copia, della conferenza On
Fairy-Stories tenuta all’United College Hall dell’Università di St
Andrews in Scozia l’8 marzo 1939. Nei primi giorni di agosto dello stesso anno,
Williams chiese, per conto di Tolkien, di dattiloscrivere On Fairy-Stories a Margaret Douglas la quale, però, trovò difficile
interpretarne la calligrafia. Alla fine del 1944, quando la guerra si avviava
alla conclusione con Williams destinato a tornare a londra, Lewis e Tolkien
pensarono di pubblicare un libro in suo onore con la Oxford University. Tolkien decise d'inserire, quale contributo, il suo On Fairy-Stories. Ma il 15 maggio del 1945, Williams venne a
mancare e la notizia fu data da C. S. Lewis ai membri degli Inklings che quel
giorno si trovavano all’Eagle and Child. Fu probabilmente quello stesso giorno
che si pensò di far diventare commemorativo il libro pensato l’anno precedente,
destinando i proventi alla famiglia di Williams. Lo stesso giorno Tolkien
scrisse alla moglie Florence:
Cara signora Williams, il mio cuore Le è vicino pieno di simpatia, e non posso dire altro. Condivido una piccola parte della Sua perdita, perché negli anni (troppo pochi) successivi alla prima volta in cui l’ho conosciuto ho imparato ad ammirare e ad amare Suo marito sempre piŭ profondamente, e sono più addolorato di quanto riesca ad esprimere. In seguito, se ci sarà qualcosa in cui potro essere d’aiuto a Lei e a Suo figlio, per favore me lo dica. Fratello Gervaso Mathew dirà messa sabato alle otto del mattino ai Blackfriars, e io la servirò; ma naturalmente Lei sarà nelle mie preghiere da subito e per sempre: per quello che valgono. Perdoni questo biglietto zoppicante. Sinceramente Suo, J. R. R.Tolkien (Lettere 99, 133)
Il saggio On
Fairy-Stories era già stato revisionato e il 26 maggio, Margaret Douglas
scrisse a Tolkien proprio sul testo che aveva dattiloscritto e che aveva
ritrovato tra le carte di Williams. Il 18 dicembre 1946, la Oxford University
Press inviò le bozze di On
Fairy-Stories a Tolkien, chiedendogli di apportare eventuali correzioni e
rinviarle a C. S. Lewis, curatore de Essays Presented to Charles Williams.
Il 4 dicembre 1947 il volume in onore di Charles Williams fu pubblicato dalla
Oxford University Press.
In On
Fairy-Stories Tolkien parla, in maniera approfondita, del tema delle fiabe
e del mondo del fantastico che vi sta alla base. Nella lettera già citata alla
signora Marshall, riferendosi alla pubblicazione del Signore degli Anelli, ritornò su questo saggio:
È stato molto difficile (ci sono voluti parecchi anni) riuscire a far pubblicare la mia storia, e non è facile che sia più sorpreso del risultato: se io stesso o gli editori! Ma per me è sempre un piacere scoprire che la mia convinzione era giustificata: che il racconto fantastico è davvero un genere per adulti, e che esiste un pubblico che ha fame di queste cose. Avevo detto, piŭ o meno, una cosa del genere nel mio saggio sul racconto fantastico nella raccolta dedicata alla memoria di Charles Williams. Ma era una semplice ipotesi, che attendeva di essere provata. (Lettere 159, 236-37)
On
Fairy-Stories
venne poi pubblicato per la prima volta nella raccolta Tree
and Leaf del 1964 poi tradotto in Italia con Albero
e Foglia del 1976. Nel 2008 l’HarperCollins pubblicò un’edizione
ampliata curata da Verlin Flieger.
Gli
altri autori
Tutti gli autori che fornirono un proprio
scritto al volume furono membri a vario titolo degli Inklings. Padre Gervase Mathew celebrò una messa in suffragio di
Williams presso i domenicani di Oxford alla quale Tolkien prese parte
servendola.
Contents
Preface [by C. S. Lewis]
‘... And
Telling you a Story': A Note on The
Divine Comedy by Dorothy Sayers
On
Fairy-Stories by J. R. R. Tolkien
On Stories by C. S. Lewis
Poetic Diction
and Legal Fiction by A. O. Bartfield
Marriage and
Amour Courtois in Late-Fourteenth-Century England by Gervase Mathew
The Galleys of France by W. H. Lewis
The Galleys of France by W. H. Lewis