mercoledì 11 gennaio 2017

Tolkien e l'Italia: Recensione n. 2 su "Libero"



«Venezia elfica come Gondor, che gioia il rosario in latino»

Un volume ricostruisce tutti i rapporti, personali ed editoriali, tra il maestro del fantasy e l’Italia. Con il diario inedito del soggiorno in Laguna e ad Assisi

Libero 11 gennaio 2017
di Minska Ruggieri


Tutto quello che si può umanamente voler sapere sui rapporti - personali ed editoriali - tra l’autore de Il Signore degli Anelli e il Belpaese si trova ora nel volume di Oronzo Cilli Tolkien e l’Italia (il Cerchio, pp. 448, euro 29, con prefazione di Christina Scull e Wayne G. Hammond e introduzione di Gianfranco de Turris), contenente anche il diario inedito (da noi) del primo soggiorno italiano (31 luglio-13 agosto 1955) dello scrittore britannico: l’adesione dal 1945 al 1955 alla Oxford Dante Society, la prima opzione della Mondadori (1954-55), la seconda (1962) con la clamorosa bocciatura di Elio Vittorini per motivi letterari, i viaggi in Italia, l’edizione Ubaldini (1967) de La compagnia dell’Anello, il problema delle traduzioni, la fortuna e la sfortuna critica con le varie recensioni su giornali maggiori e minori, la nascita della Rusconi e l’opera del suo direttore editoriale Alfredo Cattabiani, del prefatore Elémire Zolla, del curatore Quirino Principe e dell’illustratore Piero Crida, le demonizzazioni ideologiche, Lo Hobbit pubblicato da Adelphi (1973), le letture di sinistra con gli «Indiani metropolitani» e quelle di destra con i «Campi Hobbit», i film di Peter Jackson ecc. ecc.. Il tutto corredato da importanti testimonianze rilasciate all’autore, il maggior collezionista italiano di Tolkien, da interviste e da una lunga rassegna di tutte le edizioni italiane dei libri del professore di Oxford. Tolkien venne per la prima volta in Italia accompagnato dalla figlia Priscilla, allora 26enne, mentre la moglie Edith partì per una crociera sul Mediterraneo con tre amiche, e tenne un diario intitolato Giornale d’Italia, oggi custodito presso la Bodleian Library. Qui accanto ne riportiamo alcuni stralci.

1 agosto 1955 [lunedì] La piccola chiesa circolare di Santa Fosca sarebbe potuta essere bella ma era alquanto triste, polverosa e trascurata. Ma la Cattedrale era bellissima e quello che era rimasto delle sue sculture e mosaici bizantini incantevole.[..] 


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