martedì 9 maggio 2017

Tolkien e l'Italia: Recensione 4 su La Gazzetta del Mezzogiorno

L'autore barlettano ricostruisce la storia editoriale dell'autore del Signore degli Anelli

«Tolkien e l'Italia» Lo Hobbit secondo Oronzo Cilli

All'interno il diario inedito del viaggio fatto nel 1955


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Ventuno anni sono passati da quando il barlettano Oronzo Cilli ha letto per la prima volta un libro di J.R.R. Tolkien, l’autore de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli, oltre che filologo e apprezzato docente di Letteratura e lingua inglese dell’Università di Oxford (1925-1959). Da allora Cilli non si è più fermato, trasformando quella che era iniziata come una semplice passione letteraria, prima in un’attività collezionistica – oggi è considerato il più importante collezionista italiano oltre ad essere il presidente dell’associazione Collezionisti Tolkieniani Italiani – a studioso apprezzato anche all’estero. Membro della Tolkien Society inglese, conferenziere, i suoi articoli su Tolkien sono stati tradotti in inglese, francese, portoghese e persino in esperanto. Dopo aver curato Lo Hobbit annotato per Bompiani (2004) e scritto la prima bibliografia italiana delle opere di Tolkien (2013), nel 2015 ha pubblicato con l’editore barlettano Cafagna, Tolkien l’esperantista, che tra meno di un mese vedrà una traduzione inglese e, per fine anno, anche una in portoghese. Un lavoro scritto con gli americani Arden Smith e Patrick Wynne con la prefazione dell’inglese John Garth, scrittore e collaboratore del quotidiano The Guardian, citato anche nel volume postumo di Tolkien, A Secret Vice, e risultando il primo italiano ad essere citato in un libro dell’autore britannico. Nel dicembre scorso, è invece stato pubblicato il suo Tolkien e l’Italia per il Cerchio di Rimini (pp. 440), il primo saggio che ricostruisce la storia editoriale italiana delle opere di Tolkien grazie a un folto numero di documenti inediti conservati in archivi italiani e inglesi. Il volume vede la prestigiosa prefazione firmata dagli americani Christina Scull e Wayne Hammond, considerati i massimi biografi dell’autore inglese, e l’introduzione del giornalista RAI Gianfranco de Turris, ideatore ed editorialista del programma di Rai Radio1 L’Argonauta. Uscito solo quattro mesi fa, si è già guadagnato le recensioni su Libero, il Giornale, il Fatto Quotidiano e l’Avvenire, e numerose presentazioni in giro per l’Italia (l’ultima a Milano, ospite di Tempo di Libri – Fiera dell’editoria italiana).

Il libro contiene lettere, pareri di lettura, schede tipografiche e documenti inediti che raccontano i contatti intercorsi tra gli editori inglesi di Tolkien e gli italiani sin dal 1954. Un lavoro di ricerca partito nel 2011 e grazie al quale è stato possibile portare alla luce l’inedito doppio rifiuto di Mondadori del Signore degli Anelli (1954 e 1962). Figlie del loro tempo, le scelte compiute da Elio Vittorini e Vittorio Sereni furono comunque difficili e ben ponderate come testimoniano i documenti ritrovati che raccontano di dibattiti interni alla Mondadori. Così come corposa è la documentazione che narra l’interesse della romana Astrolabio nel portare in Italia Tolkien nel 1967. E ancora l’arrivo in casa Rusconi e poi l’approdo nel catalogo Adelphi con la pubblicazione anche di una lettera inedita che Tolkien scrisse, poco prima della sua morte, alla traduttrice Jeronimidis Conte. Infine, il passaggio al gruppo RCS agli inizi del nuovo secolo. Ad impreziosire il libro il diario, anche questo mai tradotta nel nostro Paese, che lo stesso Tolkien tenne dopo il suo viaggio in Italia nell’agosto 1955 a Venezia e Assisi. Si narra, inoltre, del legame intercorso tra Tolkien e l’opera di Dante Alighieri, con l’adesione alla Oxford Dante Society, dal 1945 al 1955, al fianco degli amici Lewis e Williams e degli italiani Minio-Paluello e Passerin d’Entréves. Non mancano le sezioni sulle diverse interpretazioni nate negli anni Settanta e continuate fino all’arrivo dei film di Peter Jackson. Completano il testo la raccolta dettagliata d’informazioni, aneddoti e curiosità sulle edizioni pubblicate in Italia dal 1967 e le interviste ad alcuni tra i più importanti protagonisti delle vicende narrate: Elena Conte Jeronimidis, Quirino Principe, Francesco Saba Sardi e al grande artista italiano Piero Crida. Quest’ultimo, autore di tutte le copertine dei libri di9 Tolkien pubblicate da Rusconi (1970-1990) e autore della copertina del libro di Cilli (http://tolkieniano.blogspot.com).

da «La Gazzetta del Mezzogiorno», 9 maggio 2017, p. xviii