Si chiude questo 2017 e, come ho scritto per gli anni
precedenti, sento di dover tirare le somme di questi dodici mesi che son
letteralmente volati regalandomi, soprattutto, delle grandi soddisfazioni negli
studi tolkieniani in Italia e all’estero.
Durante quest’anno ho raccolto molto
di quanto seminato, con fatica e impegno, negli scorsi anni nel campo degli
studi tolkieniani. Ricordo l’emozione il primo
giugno quando sul quotidiano
«Libero» è apparsa l’intervista che ho fatto al grande Alan Lee in
occasione dell'uscita di Beren e Luthien, L'illustratore
Alan Lee: Così disegno la Terra di Mezzo o il 30 aprile, quando ho avuto l’immenso
piacere di presentare, per la prima volta tradotto in italiano da Giovanni Costabile, un articolo firmato
da una delle studiose più importanti, Verlyn Flieger: Fantasia
e realtà Il mondo di J. R. R. Tolkien e il saggio Sulle fiabe. E ancora, l'ennesima scoperta,anche se non di grande importanza, che restituisce un pezzo della vita privata e familiare di Tolkien, con la ricostruzione dell'amore dei figli, specialmente del secondogenito Michael, per i treni e per il modellismo ferroviario della Hornby e la rivista Meccano del 1933.
E poi le due immense emozioni che ho
vissuto in questi ultimi mesi di novembre e dicembre regalatemi da tre dei più
grandi studiosi tolkieniani al mondo: Christina
Scull, Wayne Hammond e Tom Shippey.
Il 2 novembre,
come in molti di voi sapranno, l’Harper
Collins ha pubblicato la nuova edizione del The J. R. R. Tolkien Companion and Guide di Christina Scull e Wayne Hammond,
arricchita da oltre 1000 nuove pagine rispetto alla precedente prima edizione
del 2006. Per chi come il sottoscritto è impegnato negli studi
bio-bibliografici su Tolkien, si tratta del più importante lavoro sul tema e
punto di riferimento per tutti gli studiosi. Proprio sulla prima edizione del
2006 ho iniziato i miei prima passi e grazie a quel lavoro ho arricchito la mia
ricerca sul rapporto tra Tolkien e l’Italia e poi stretto una bellissima
amicizia con Christina e Wayne al punto che i due studiosi anglo-americani
hanno firmato la prefazione al mio Tolkien
e l’Italia. Ebbene, non vi nascondo la soddisfazione e l’emozione
nel trovare, ancora solo dopo una sommaria lettura delle oltre 2600 pagine, citato
il mio nome e le mie ricerche. Nel primo volume Chronology ho ritrovato il mio nome a pagina xix
nei ringraziamenti “for
assistance”; a pagina 164 per il “2-9 August 1930” sul
Congresso Universale di
Esperanto e poi a pagina 180 “April 1933” sempre sull’Esperanto. Ancora a pagina 242, il “16 May
1939” dove si riporta la
lettera di Edith Bratt a Alan Rook che è in mio possesso e apagina 840 “2-9
August 1930” ancora sul
congresso esperantista. Nel secondo volume, Reader's
Guide I, dove si riportano le mie ricerche
sull’esperienza esperantista di Tolkien negli anni Trenta, alle pagine 582, 628
e 630. Mentre nel terzo volume, Reader's
Guide II, a pagina 1236, dove si riporta una parte
del componimento che Tolkien lesse sulla lusinga in Dante, ho trovato la
correzione che suggerì a Christina e Wayne tempo fa. Nella prima edizione 2006,
infatti, Scull e
Hammond, trascrissero il testo (poco decifrabile) di Tolkien “For I am
tuestelle vel northern man and find it difficult to deal in hard clarities…”. Quella frase l’ho riportata nel mio
libro Tolkien e l’Italia ma non riuscivo
a trovare una giustificazione a quel “tuestelle vel Northern” scritto da
Tolkien. Neppure Christina e Wayne seppero darmi maggiori chiarimenti se non che
la scrittura in quel passaggio era davvero difficile da decifrare e non
conoscevano cosa realmente Tolkien intendesse con quella frase. Mi misi alla
ricerca per capire quel termine e, solo qualche mese fa durante le ricerche per
uno studio su Tolkien che sta occupando da mesi la mia testa e il mio tempo, mi
sono imbattuto nel prologo del “Parson's Tale” di Chaucer dove, nella versione
in Middle English, alla linea 42 si legge “But trusteth wel, I am a Southren
man”. Riferimento che ritroviamo anche a pagina 281 dell’edizione inglese di
“Beowulf. A Translation and Commentary” curato da Christopher Tolkien nel 2014.
Questo mi portò alla conclusione che la frase ricopiata da Christina e Wayne dal
manoscritto di Tolkien non fosse “tuestelle vel northern man” bensì “trusteth
wel Northern man”. Una lettura che nel testo di Tolkien dedicato al Sommo Poeta
acquista un senso sposandosi anche con quanto scritto da Chaucer nel suo
racconto. Scrissi subito a Christina e Scull e la loro risposta fu dapprima “You're
undoubtedly correct that 'tuestelle vel' should be 'trusteth wel'. We'll
make a correction in our new edition. Our notes from that manuscript say that
Tolkien's writing was especially difficult!” E poi l’inserimento nel testo pubblicato. Infine, sempre nel terzo volume, la citazione
a pagina 1475 sul documento firmato nel 1933 da Tolkien e da me scoperto, “The Educational Value of Esperanto” e la
presenza dei miei studi a pagina 1562, nella Bibliography.
L’altra grande soddisfazione è arrivata lo scorso venerdì
15 dicembre, quando si è tenuta la seconda giornata del convegno internazionale
"Tolkien e la letteratura della
Quarta Era" (che potete vedere nella versione integrale qui),
promosso dal Dipartimento di Lettere e
Filosofia dell'Università di Treno in collaborazione con l’Associazione Italiana di Studi Tolkieniani.
Tra i relatori, Tom Shippey filologo
e già professore a Oxford e Leeds e non a torto considerato il più grande
studioso vivente di Tolkien, il quale ha tenuto una relazione sul rapporto tra
J.R.R. Tolkien e William Morris. E' stato per me un grandissimo onore sentire
citare il mio nome da Shippey assieme ad altri studiosi (tutti stranieri), in
apertura del suo bellissimo intervento. Shippey mi aveva anticipato per email
che avrebbe citato il lavoro che sto completando in queste settimane e che
vedrà la luce - nella sola lingua inglese - il prossimo 2018. Non potete
immaginare, da studioso tolkieniano, l'emozione nel vedere un mio lavoro preso
in considerazione (e non solo) da Tom Shippey durante un evento di siffatta
importanza.
Di certo, però, la parte del leone l’hanno fatta i miei
due libri: Tolkien
e l’Italia, pubblicato dalla Casa editrice Il Cerchio di Rimini il 2 dicembre 2016 e la traduzione inglese di J.R.R.
Tolkien the Esperantist. Before the arrival of Bilbo Baggins uscita
il 14 luglio per l’editore Cafagna, per il quale curo la collana Il mondo di Tolkien.
È stato grazie a questi due lavori che ho potuto girare
l’Italia da Nord a Sud, isole comprese, per parlare di Tolkien, della sua e
delle sue opere e conoscere tantissimi appassionati e lettori del nostro
Professore. È stata un’esperienza fantastica che porto nel cuore e che qui
vorrei condividere e, nel contempo, approfittare per ringraziare ancora una
volta chi mi ha invitato e in maniera splendida ospitato facendomi sentire a
casa e chi mi ha dedicato del suo tempo per ascoltarmi.
Tutto è cominciato il 19
aprile a Milano, ospite della manifestazione Tempo di Libri dove, al Caffè
Garamond – PAD. 4 Lettera H., con Adolfo Morganti ho presentato
Tolkien
e l'Italia. Due giorni dopo, il 21 aprile ho raggiunto la meravigliosa Noto, in Sicilia, per prendere parte a NOSTOS.
Festival del viaggio e dei viaggiatori,
dove ho tenuto la mattina una conferenza all’I.I.S. “Matteo Raeli” su Tolkien e l'Italia e il
pomeriggio, all’Archivio di Stato, ho discusso con Fulvia Toscano del mio Tolkien e l'Italia. Il 9 maggio,
Festa dell’Europa, ho discusso con il giornalista Manlio Triggiani di Tolkien e l'Italia alla Libreria Roma di Bari e tre giorni dopo, il 12 maggio, di Tolkien
e l'Italia ne ho parlato prima a Padova, a Palazzo Moroni, e in serata a Badia Polesine (RO), nella splendida Libreria “Antica Rampa”. Il
18 maggio è stata la volta di Foggia, ospite dei cari amici dello Smial Forest of Neldoreth e di Fumettosmania, che hanno voluto
che presentassi il Tolkien e l'Italia, e il 28
maggio sono ritornato in Sicilia,
questa volta a Messina, dove
ho discusso di Tolkien e l'Italia con Fulvia
Toscano e Nancy Antonazzo
durante la manifestazione di Eriador 2017 presso
la Libreria “Feltrinelli Point”. Anche
giugno è stato un mese ricco per la presentazione di Tolkien e l'Italia
con due tappe: il 4 giugno ad Andria
(BT) ospite di GAME Fiera del gioco al Centro polifunzionale “A. Moro”; e Pisa con un doppio appuntamento il 17 e il 18 giugno al Kinzica Festival. Luglio,
invece, mi ha riservato un’intera settimana, dal 17 al 23, ospite della
bellissima manifestazione Cartoon Club |
Riminicomix che si è tenuta a Rimini e dove, oltre a presentare Tolkien
e l'Italia ho avuto l’onore
di allestire la mostra “J. R. R. Tolkien: tra
fumetti e cartoon”. Ad agosto altre due tappe: il 4 agosto a Legnago (VR), ad aprire la manifestazione "Una Torrida
Estate Antimoderna" nell'ambito di Kult: Rassegna
di Cinematografia, Musica e Letteratura e il 26 agosto tenendo la Relazione di apertura al Raduno tolkieniano a San Marino. Poi è stata la volta di una
grandissima manifestazione alla quale avevo già partecipato lo scorso
anno organizzando anche una mostra sul Tolkien accademico: Il Festival del Medioevo a Gubbio.
Durante quest’evento, il 30 settembre,
che raccoglie studiosi del medioevo da tutta Europa, ho tenuto un intervento
all’interno della Tolkien
session promossa dall’Associazione
Italiana Studi Tolkieniani sul Tolkien
Professore e, nel pomeriggio, assieme ad Adolfo Morganti, ho presentato Tolkien
e l'Italia. Il giorno dopo, primo
ottobre, a Staffolo
(AN) ho incontrato il gruppo letterario fAutori di Scriptorama dove ho parlato del mio libro e tutto ciò
che c’è dietro la scrittura, dalla ricerca alla pubblicazione. Ottobre è
proseguito con la partecipazione a Bari, il 7 ottobre, al Convegno
internazionale sull'Esperanto dove ho discusso del Tolkien esperantista e al quale ha preso parte anche il Prof. Davide Astori dell’Università di Parma.
A seguire, nella serata dello stesso giorno, ho preso parte a un’iniziativa
davvero magica promossa dallo Smial
Forest of Neldoreth "Tolkien
e gli ipogei". Il mese si è concluso il 21 ottobre, ospita a Castelfidardo (AN) del fantastico gruppo de I Cavalieri del Mark con
un su "Tolkien e l'Italia, l'esperanto e il collezionismo". A
novembre doppio appuntamento: l’8 novembre a Firenze nello splendida Biblioteca delle Oblate, ospite
dei meravigliosi La Musica degli
Ainur - Smial di Firenze e il 12 novembre a Cosenza presso la Libreria
Mondadori con un doppio incontro promosso dall’Associazione “Sotto le betulle”. Dicembre si è chiuso
con altri due bellissimi incontri: il 2 dicembre a Ravenna, ospite
dell'Arcidiocesi di Ravenna-Cervia,
presso la Bibliioteca Diocesana
"San Piero Crisologo” per aprire il loro ciclo d’incontri su Tolkien e
il 22 dicembre a Lecce, ospite di Vecchio Stampo.
Il 2017 è stato anche ricco di articoli e citazioni sulla
stampa locale e nazionale.
Di Tolkien e
l’Italia e Tolkien the Esperantist, ne hanno parlato: l’11 gennaio Minska
Ruggeri, «Venezia
elfica come Gondor, che gioia il rosario in latino» su «Libero»; il 22 gennaio Massimo Novelli, “Tentativo
fallito di copiare le saghe nordiche” così Vittorini bocciò Tolkien,
su «il Fatto Quotidiano»; su «Il Borghese», a marzo Enrico Passaro, Il Fantastico in Italia.
E ancora il 9 marzo Annalisa Terranova, Tolkien
e l’Italia: così la sinistra ha impedito un amore a prima vista,
sul «Secolo d’Italia» e sul numero
di marzo-aprile, Antonio
Chimmisso, Tolkien e l'Italia, su «Diorama
Letterario» di Marco Tarchi. Il 20 aprile è la volta di Alessandro Zaccuri, Il mondo di
Tolkien libera l'immaginazione, su «Avvenire»
e Luigi Mascheroni ed Eleonora Barbieri, Leggere
o mangiare? L'abbuffata dei cuochi su «Il Giornale». Il 30 aprile è stata la pagina spagnola della «Sociedad Tolkien Espanola» a parlare
del mio libro, Presentación
del libro "Tolkien e l'Italia" sobre el viaje que el Profesor hizo en
1955 a dicho país. E il 9 maggio la «La Gazzetta del Mezzogiorno» con «Tolkien e
l'Italia» Lo hobbit secondo Oronzo Cilli. Il giorno dopo, 10 maggio, ancora una recensione spagnola su «El
Anillo Unico», ‘Tolkien
e l’Italia’, libro de Oronzo Cilli sobre la relación de Tolkien con el país
alpino. A seguire, l’11 maggio esce Un
rapporto burrascoso verso la via del successo su «Il Quotidiano di Bari» a firma di Marina Basile. Il 4 giugno ritorna Annalisa
Terranova con Tolkien,
così l'ideologia progressista impedì il successo in Italia su «Arianna Editrice» e il 14 luglio: Lançado
o livro "J.R.R. Tolkien the esperantist Before the arrival of Bilbo
Baggins su «Tolkien
Brasil» e il 29 luglio con A
la venta el libro ‘J.R.R. Tolkien the Esperantist. Before the Arrival of Bilbo
Baggins’, una recensione apparsa su «El Anillo Unico». A ottobre
Tolkien
e l'Italia su «Mi
viene da leggere» di Giovanna
Pietrini e L'hobbit
Frodo è stato ad Assisi in «Il Rubino». A novembre è
stata la volta di Rezension:
„J.R.R. Tolkien The Esperantist” a firma di Maria Zielenbach per la Società
Tolkieniana Tedesca.
Sono apparse anche mie interviste: il 10 giugno: "Ma che tristezza vedere il professore ridotto a personaggio inattendibile". Intervistato per «Il Giornale» da Gianfranco de Turris, un’intervista ripresa il 6 luglio, Il falso Tolkien spacciato da Wu Ming 4. Su «Centro Studi la Runa» e il 20 luglio Il Tolkien inesistente creato su misura per l’Ideologia di Wu Ming 4 su «EreticaMente». E poi ci sono state quelle su riviste e siti web stranieri: il 4 agosto, El Tolkien de Oronzo, su «Dragon Verde» la rivista ufficiale della Società Tolkieniana Colombiana, ripresa il 19 agosto, Cuarto número de la revista Dragón Verde de la Sociedad Tolkien Colombia Orodruin, da «El Anillo Unico». E, per il numero di ottobre da «La Brita Esperantisto», la rivista dell'Associazione esperantista britannica, Samideanis Tolkien.
Altri articoli sulle presentazioni e su polemiche che,
involontariamente mi hanno visto partecipe, sono stati: il 12 gennaio, Matteo Sacchi con Ma
Tolkien era maoista? A Radio Rai lo scrittore raccontato a senso unico
su «Il Giornale» e a seguire il 13
gennaio Gerardo Adami con Il
caso. La caduta di stile della Lipperini con lo speciale (fazioso) dedicato a
Tolkien su Radio3 su «Barbadillo».
Il 20 maggio, Modesta
Raimondi con Studiare la scrittura di Tolkien, anche a Foggia un
centro Smial su «L'attacco
di Foggia» e il 24 maggio su
«Stato Quotidiano», A
Foggia "Tolkien e l'Italia" riscopre cultura e radici europee.
Il 28 luglio, San
Marino: un raduno dedicato a Tolkien su «Corriere della Sera» sulla partecipazione al Raduno tolkieniano di
San Marino del 24-26 agosto e il 4 agosto, Kultletteratura
tra Tolkien e aperitivi antimoderni. Su «L'Arena» per la conferenza su Tolkien e l'Italia. 24 agosto, A
San Marino il raduno dedicato a Tolkien, lo scrittore del Signore degli Anelli.
Ce lo presenta Adolfo Morganti su «Rimini 2.0» (W) e il 30 agosto, Tolkien e l’Italia,
presentato al Castello il nuovo libro di Oronzo Cilli su
«98zero». E infine il 25
settembre è stata la volta di Tolkien
superstar al Festival del Medioevo: i rapporti tra fantasy e età di mezzo sulle
pagine del «Secolo d'Italia».
Conclusioni
Cosa aggiungere ancora? Ciò che bolle in pentola per il 2018 è davvero interessante e spero che
tutte le aspettative vengano rispettate. Continuerò con le presentazione di Tolkien in Italia (ho già 4 date
programmate per i primi mesi e che presto comunicherò), e gli studi tolkieniani
che mi vedranno con tre nuovi lavori di cui due nuovi, in inglese e in italiano,
e una traduzione di un mio libro in portoghese. Di certo continuerò la mia “carriera”
collezionistica che in questo anno è stata marginale ma importante in qualche
ritrovamento di fortuna, e che qui non ho volutamente affrontato perché intendo
farlo con un intervento ad hoc.