Il Signore
degli Anelli
di J.R.R. Tolkien
A cura di Quirino Principe
Traduzione di Vicky Alliata di Villafranca
Introduzione di Elémire Zolla
Bompiani, Milano, XII ed. 2002, pp. 1366
Copertina di Maxfield Parrish
Brossura con sovraccoperta
Note di
copertina
Il Signore degli Anelli è un romanzo d'eccezione,
al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona
alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava
incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi
d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi
crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da
necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli,
urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo
immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente
verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre
e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e
fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà
un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti
antichi.