Anche questo 2015 è finito e credo
sia utile annotare, come lo è stato negli anni precedenti, ciò che di bello è
accaduto in questi ultimi dodici mesi.
L’anno appena trascorso non ha
visto solo nuovi arrivi per la mia collezione ma si è rivelato ricco di sorprese,
novità e nuovi amici che qui cercherò di riportare alla memoria.
Un anno davvero importante e non solo per la mia collezione che continua a crescere e darmi sempre più soddisfazioni. Ritengo questo 2015 fondamentale anche per i miei studi tolkieniani e i diversi rapporti che sono riuscito ad allacciare in Italia e all'estero. Ho conosciuto studiosi, appassionati e colezionisti con i quali ho condiviso momenti di gioia, studio e riflessione che per chi ama questo mondo, non hanno davvero prezzo. Un anno si chiude nella speranza che il 2016 possa essere un anno di conferme e soprattutto di nuove esperienze tolkieniane.
Il 2015 si è aperto a gennaio con un bellissimo viaggio nella città di Tolkien, Oxford. Accompagnato da altri amici collezionisti e appassionati abbiamo percorso le vie della città universitaria inglese visitando i diversi luoghi legati al Professore. Dal cimitero cattolico, dove riposa, al pub Eagle and Child su St Giles, al Merton College, l'Examination Hall, il Pembroke College, la Bodleian Library fino a Northmoor Road dove visse al numero 22 prima e al 20 poi. Un'esperienza davvero unica, tra vie, librerie, pub che negli appassionati lasciano sempre un segno.
Ma la prima vera novità è stata quella della nascita nel mese di marzo dell’Associazione
“Collezionisti
Tolkieniani Italiani”, nata da un percorso che ha vissuto due
importanti momenti: la nascita del gruppo su Facebook del Gruppo
dei Collezionisti Tolkieniani Italiani, nel 2013, e nel settembre 2014
a Barletta in Puglia, con l'organizzazione del Primo Incontro nazionale dei
Collezionisti Tolkieniani Italiani, "Mathom"
con collezionisti provenienti da ogni parte d'Italia!
La realtà associativa,
che mi onoro di presiedere, è prima e unica nel suo genere, e non solo in
Italia, e nasce con l'ambizione di essere la "casa" di chi condivide
la passione per J.R.R. Tolkien, le sue opere - narrative e
accademiche - e tutto ciò che al suo mondo è ispirato con il piacere di
collezionare quanto prodotto e condividerlo con altri appassionati.
Un’Associazione creata assieme ad altri amici e appassionati (Daniele Marzocca, Flavia Capparelli, Marco
Maniezzi, Luca Monterisi, Dario Saderi, Rossella Mennea, Stefano Anicas, Enrico
Introini Giannandrea Sperti e
Gianfranco Leone) che vede il
grande Piero Crida presidente
onorario e soci onorari che gli appassionati di Tolkien conoscono molto bene: Donato Giancola, Linda e Roger Garland,
Christina Scull, Wayne G. Hammond, Bern Greisinger, Davide Martini, Eduardo
Stark e Henk Brassien. Ai quali si sono aggiunti molti soci italiani e svizzeri.
Con questa bellissima realtà ho
promosso la mostra Piero Crida: l’Arte
di illustrare J.R.R. Tolkien che, da maggio a settembre ha presentato un percorso ragionato che ha accompagnato
il visitatore/lettore alla scoperta della maestria di Piero Crida con le sue linee, i colori e le ombre grazie alle
quali è riuscito a dare forma alle parole di J.R.R. Tolkien. Il visitatore/lettore ha potuto così ammirare le
tavole originali utilizzate da Rusconi, dal 1970 al 1990, per le copertine dei
libri di J.R.R. Tolkien ma anche scoprire le prime versioni mai utilizzate, gli
studi, i lavori preparatori che a distanza di anni mostrano l’attenzione e la
grandezza di Piero Crida, il più importante illustratore delle opere di Tolkien
in Italia. Per la prima volta in assoluto, si sono potute ammirare le tavole
originali utilizzate da Rusconi per le copertine dei libri di Tolkien La
Compagnia dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del
Re (1974), Il Signore degli Anelli (1977), Il Silmarillion (1978),
la Realtà in Trasparenza. Lettere 1914-1973 (1990) e
per l’interno di Albero e Foglia (1976). Inoltre, a
rendere unica l’esposizione, le prime tavole realizzate da Crida per Il
Signore degli Anelli (1970 e 1977), La Compagnia
dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del Re (1974) e il
suo cofanetto, Le avventure di Tom Bombadil (1978)
e Racconti incompiuti (1986) e poi non utilizzate da
Rusconi. A queste si uniscono due tavole particolari che con Tolkien hanno un
legame, i disegni che Crida realizzò per le copertine del libro di George MacDonald, Phantastes,
pubblicato da Rusconi con il titolo Anodos (1977)
e Le fate nell’ombra (1990). La mostra ha toccato diverse città
italiane riscontrando un successo di pubblico e apprezzamenti per la grande
Arte di Crida, in molte delle quali ha anche preso parte raccontandosi e rispondendo
alle tante domande di appassionati e lettori. Si è partiti il 2 maggio da Roma nella splendida cornice della Casa del Cinema in Villa
Borghese, scelta dalla Warner Bros
per celebrare l’uscita dell’ultimo film della trilogia Lo Hobbit in Blu-ray™ e
DVD con l’evento “Lo
Hobbit Day”. Un giorno interamente dedicato alla saga cinematografica
con incontri, mostre, tantissimi giochi per i più piccoli, cucina, cosplay e la
maratona cinematografica. L’evento, voluto da Warner Bros. Entertainment, ha
visto la collaborazione sinergica di un grandissimo numero associazioni di
appassionati di J.R.R. Tolkien come l’Associazione Collezionisti Tolkieniani
Italiani; Sentieri Tolkieniani, Radio Brea, HobbitFilm.it, Dama Collection, il
Greisinger Museum in Svizzera, il più grande museo al mondo dedicato a Tolkien,
l’Associazione Eldalie; l’Accademia Medioevo, il FIOF, Fondo Internazionale per
la Fotografia, oltre a esperti come Daniela Mastroddi e Luisa Vassallo.
Presenti anche i doppiatori Francesco Vairano (direttore del doppiaggio e voce
di Gollum), Fabrizio Vidale (Bilbo Baggins) ed Edoardo Stoppacciaro (Ori il
nano). Dal 18 al 21 maggio è stata
la volta di Lecce presso le Officine
Cantelmo e il 2 giugno a
Bari durante il grande evento WonderCon
dove la mostra è stata esposta in uno stand di 45 metri quadri e la nostra
Associazione ha avuto anche un proprio spazio.
Poi il 27 e 28 giugno a Cupra
Marittima (AP) per il Marano Fantasy Fest e
il 19 luglio al LOTR Day che si è
tenuto ad Ancona, ospite d’eccezione il grande Billy
Boyd, il Pipino del Signore degli
Anelli di Peter Jackson e voce della bellissima The Last Goodbye del
terzo episodio de Lo Hobbit. Ricco il
mese di agosto: dal 3 all’8 è stata
la volta di Messina con l’edizione di Eriador 2015 al Castello
di Bauso organizzato dall’Associazione culturale “La Contea; e il 29 e 30 nella spettacolare San Marino ospiti del Raduno,
3° Edizione, che si è tenuto contestualmente alla manifestazione San Marino Comics 2015. A settembre,
infine l’Hobbit Village nel Castello
di Barletta, di cui parlerò diffusamente tra poco e il bellissimo evento
organizzato dall’Associazione Sentieri Tolkieniani il 26 e 27 a Torre Pellice dove ho rivisto vecchi amici e conosciuti
di nuovi come l’attore Bruno Conti
voce di Dwalin nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit. Un’esperienza in giro per l’Italia davvero unica che ci
ha permesso, grazie alla grande disponibilità e generosità di Piero Crida, una persona speciale prima
che un fantastico artista, di parlare di Tolkien e del mondo che tanto amiamo.
Qui però vorrei ringraziare di cuore tutti coloro i quali hanno collaborato a
questo tour tolkieniano e che senza i quali nulla poteva essere organizzato:
gli instancabili Daniele Marzocca e Stefano Anicas su tutti. Un
ringraziamento a chi ci ha voluto ospitare durante i loro eventi: Marco Giannatiempo, Dario Grilli, Piero
Bencresciuto, Andrea Fontana, Adolfo Morganti, Nancy Antonazzo, Giannadrea
Sperti e il gruppo di Lecce, Laura
Bartoli, i tre fantastici Buddy,
Jay e Silent Bob di Radio Brea.
Durante le tappe della mostra ho
tenuto delle conferenze in cui ho parlato di “Tolkien
e il mondo dei fumetti”, un tema che, da collezionista e lettore, ha
sempre attirato la mia attenzione e dal quale è nato anche un lungo articolo che
con molta probabilità porterà ad altro ancora anche se è presto parlarne.
Nel 2014 sono stato invitato a
collaborare in un gruppo di lavoro internazionale che aveva come obiettivo
quello di pubblicare il testo di Tolkien La
Storia di Kullervo (The Story of
Kullervo) pubblicato solo nel 2010 sulla rivista Tolkien Studies e curata
dalla studiosa Verlyn Flieger. Il gruppo, coordinato da Eduardo Ferreira, vedeva coinvolti studiosi tolkieniani come la
stessa Flieger, John Garth, Christina Scull,
Wayne G. Hammond, il magnifico
artista Jay Johnstone, traduttori e
accademici brasiliani. L’idea era di pubblicare un’edizione in sole 100 copie
bilingue, portoghese e inglese, destinato a diversi studiosi tolkieniani. A me
il compito di scriverne l’Introduzione. Purtroppo la pubblicazione, quasi
completa, non ha visto la luce poiché, come alcuni di voi sapranno, ne è uscita
una curata dalla stessa Flieger per l’HarperCollins. Mi spiace che questo
progetto non sia giunto alla pubblicazione, ma non posso nascondere che l’esser
stato coinvolto in un gruppo di lavoro di questa portata non può che
inorgoglirmi. Un’esperienza utile ad allacciare rapporti che hanno già messo in
cantiere idee su progetti futuri sempre dedicati al nostro caro Tolkien. La
notizia su questo nostro progetto è stata pubblicata su diversi siti
internazionali e tra questi quello della stessa Tolkien
Society e che tradussi in italiano.
Altra grande soddisfazione è stato
il 29 luglio quando il sito eBay
(e ci credo! direbbe qualcuno) ha scelto di intervistarmi
in un’occasione di una ricorrenza molto speciale per i lettori di Tolkien:
il sessantesimo anniversario della prima edizione di The Fellowship of the Ring (La
Compagnia dell'Anello), prima parte di The
Lord of the Rings (Il Signore degli
Anelli) di J.R.R. Tolkien.
Ad agosto, ho avuto il grande onore di essere ospite, quale relatore, all'82° Congresso nazionale di Esperanto promosso dalla Federazione Esperantista Italiana nella bellissima città di San Benedetto del Tronto.
Il 28 agosto ho parlato del mio lavoro di ricerca su Tolkien e l'esperanto, in anticipazione del libro edito da Cafagna Editore e di cui ne riporto qui notizia.
È stato per me un vero onore e un grande piacere poter affrontare un argomento, che ha richiesto due anni di ricerche, ad un pubblico di linguisti che amano e diffondono la lingua pianificata dal polacco L.L. Zamenhof.
Ma il 2015 lo ricorderò anche per
aver organizzato, assieme ali amici dell’Associazione il grande evento dedicato
Tolkien che si è tenuto, nella meravigliosa cornice del Castello di Barletta il
5 e 6 settembre in collaborazione
con il FIOF, Fondo Internazionale
per la Fotografia con i patrocini del Comune di Barletta e del Presidente del Consiglio della Regione
Puglia. Un evento tolkieniano, risultato il più partecipato in Italia in
questo anno, che ha visto migliaia di persone affollare gli spazi
nell’imponente castello tra stand, spettacoli dal vivo, conferenze e mostre,
Tutte sotto il segno di Tolkien. Ho lavorato molto alla sua organizzazione e
alla possibilità di avere ospiti italiani e internazionali. E così è stato.
Rimandandovi al sito dell’evento per tutte
le informazioni, vorrei qui ricordare alcune presenze significative. Per
l’arte, grazie a Davide Martini, direttore artistico del Greisinger Museum, dopo
la speciale presenza degli illustratori inglesi Roger e Linda Garland lo scorso
anno, abbiamo ospitato Piero Crida, e l’olandese Cor Blok, per la prima volta in Italia, uno dei pochi illustratori
che Tolkien abbia apprezzato, tanto che oltre a mantenere con lui una
corrispondenza, acquistò alcune delle sue opere. E Blok è stato davvero una
sorpresa, sotto tutti i punti di vista. Ma abbiamo anche ospitato René van Rossenberg, per dieci anni
presidente della Società Tolkieniana olandese, Unquedor, e proprietario del fantastico Tolkienshop di cui ha allestito una
parte durante l’evento. E poi anche Marcel
Aubron-Bulles, noto come The Tolkienist, fondatore della
Società Tolkieniana tedesca, ex Rappresentante europeo della Tolkien Society inglese e uno degli
amministratori della famosa pagina Facebook, International Tolkien Fellowship.
Ma questa edizione ha ricevuto anche il supporto e i pubblici apprezzamenti di Shaun Gunner, presidente della Tolkien
Society inglese, Jemima Catlin, che ha illustrato l’edizione de Lo Hobbit per
HarperCollins e Bompiani e infine John
Howe, tra i più grandi artisti tolkieniani al mondo e premio Oscar per i
film di Peter Jackson. John ha inviato un messaggio ai partecipanti scrivendo
che “Hobbit Village 2015 è un evento che lo stesso Tolkien avrebbe potuto
approvare”.
Un risultato, quello finale, che
ci sprona ad andare avanti e puntare in alto … a settembre di quest’anno si
vedrà.
Settembre è stato anche un mese importantissimo per la mia storia
collezionistica. Bernd Greisinger,
proprietario e presidente del più grande e fantastico museo ispirato a Tolkien,
Il Greisinger Museum (Jenins, Svizzera), ha voluto organizzare una due giorni
invitando i quattro, collezionisti europei più conosciuti. E ecco che il
sottoscritto, in rappresentanza dell’Italia, dal 18 al 20, ha condiviso conferenze e momenti divertenti con gli
amici e collezionisti Pieter Collier (Tolkien Library), Henk HobbitHunter Brassien
(HobbitHunter) e Yvan Strelzyk
(Elrond's Library). Quattro collezionisti che, assieme al buon Bernd non a
torto il più grande al mondo, possono sfoggiare delle collezioni da far tremare
i polsi!
Il 2015 è stato anche l’anno della
“riscoperta” di un pezzo davvero raro che collega Tolkien al nostro paese ben
prima dell’arrivo de Il Signore degli
Anelli. I primi contatti con il nostro paese risalgono alla fine degli anni
Venti quando comparvero su alcune riviste letterarie italiane le prime
citazioni dell’opera che curò assieme a E.V. Gordon, Sir Gawain and the Green Knight.
Fino a poco tempo fa, però, poco era noto di un contatto vocale che vide gli
italiani imparare l’inglese tramite il celebre metodo Linguaphone ascoltando, tra gli altri, la voce del Professor
Tolkien. Dopo il ritrovamento di due versioni del Linguaphone venduto in
Italia, ne è nata una ricerca che ha mi portato a ricostruire quella storia, a
vantaggio di appassionati e collezionisti pubblicata sul sito Academia.edu.
E l’anno non poteva che
concludersi in bellezza con la pubblicazione del mio libro Tolkien
l’esperantista. Prima dell’arrivo di Bilbo Baggins (Cafagna
Editore, 2015). Un lavoro internazionale che raccoglie la mia ricerca iniziata
nel 2013 e il saggio firmato da Arden R. Smith e Patrick H.
Wynne e ricostruisce il rapporto tra l'autore del Signore
degli Anelli, J.R.R. Tolkien, e l’esperanto di L.L.
Zamenhof. All’interno contributi di Tim
Owen e Renato Corsetti e la
prefazione del grande John Garth. Un
libro che inaugura anche la collana Il
mondo di Tolkien che mi vede curatore e composto da un Comitato scientifico
internazionale di cui fanno parte Adriano
Monti Buzzetti, Greta Bertani, John Garth, Patrick H. Wynne e
Arden R. Smith.
Un 2015 che si è chiuso in
bellezza e che anticipa un 2016 che, ne sono certo, sarà ancora più esaltante.
Posso qui anticipare che nel nuovo anno festeggerò i miei primi venti anni di collezionismo e lo farò
nei migliori dei modi! Qui posso anticiparvi il logo (in apertura dell'articolo) che mi accompagnerà per
tutto il 2016 e che presenta l’acquerello che il Maestro Piero Crida ha creato
per il mio ex
libris.
Passiamo ora ai numeri della mia
collezione per questo 2015 che ci lascia. Il totale, tra libri e oggetti, è
passato da 2700 nel 2013 a 3020 nel 2014 per arrivare ai 3303 del 2015. Anche se di poco
inferiore al 2014, il 2015 ha visto l’arrivo d’importanti pezzi e di assoluto
pregio, con 79 libri su e di
Tolkien e 204 pezzi di memorabilia. Ne consegue che ad oggi, la
mia collezione può contare su 185 edizioni
de Il Signore degli Anelli (404 volumi totali) provenienti da 41 paesi; 182 edizioni de Lo Hobbit
da 38 paesi; 53 edizioni de Il
Silmarillion di 15 paesi
differenti; 103 opere di Tolkien
pubblicate in Italia; 102 di Tolkien
pubblicate nel Regno Unito; 69 opere
di Tolkien pubblicate in diversi paesi nel mondo; 179 opere su Tolkien pubblicate in Italia e 144 provenienti da paesi sparsi nei cinque continenti. Per un
totale di 1236 libri pubblicati in 48 paesi differenti e 2067 tra oggetti e memorabilia.
Ma diamo uno sguardo agli arrivi
di questo 2015.
Partiamo dalle edizioni de Il
Signore degli Anelli con l’arrivo di una meravigliosa prima edizione
inglese dei tre volumi di The Lord of the Rings 1° ed. 1954, 2° impr. 1954 / 1° ed. 1954, 2° impr. 1955 / 1° ed. 1955; poi una prima edizione
Folio Society del 1977 (The
Lord of the Rings); e ancora un The
Lord of the Rings canadese in cofanetto del 1971, l’inglese The
Lord of the Rings Guild Edition 1987; e olandesi In de Ban van de Ring 1985 e In
de ban van de Ring 2003. Ancora
il cofanetto The Lord of the Rings 25th Anniversary Collection 1979 con il Souvenir booklet commemorating twenty five years of its publication
e il famoso adattamento a fumetti apparso sulla rivista bulgara Duga tra il
1989 e il 1992 Властелинът
на пръстените scritto da Kancho Kozhuharov con i disegni di Sotir
Gelev.
Lo Hobbit con The Hobbit Longmans (1966), The Hobbit Serie “Magical Worlds - Classic Fantasy Book for
Children” e le traduzioni in cornico An Hobys, pò An Fordh Dy ha Tre Arta e hawaiano Ka
Hopita: a i 'ole, I Laila a Ho'i Hou mai. Poi le diverse edizioni olandesi De
Hobbit, of Daarheen en weer terug (1981) De
Hobbit, of Daarheen en weer terug (1981), De
Hobbit, of Daarheen en weer terug (1986); De Hobbit (2015) De Hobbit (1974), De Hobbit (1967) e De
hobbit of Daarheen en weer terug (2003). Ancora il tedesco Der
kleine Hobbit (1994) A Brief History of the Hobbit di John Rateliff (2015) e l’altro raro adattamento a
fumetti sempre sulla rivista bulgara Duga pubblicato tra il 1986 e il 1989 in 9
volumi Билбо
Бегинс или дотам и обратно con
le illustrazioni di Sotir Gelev.
Passiamo ai libri di
Tolkien con Smith de Grand-Wootton, Farmer Giles of Ham,
prima edizione bulgaria 1988; Smith of Wootton Major a cura di Verlyn Flieger 2015; Smith of Wootton Major Farmer Giles of Ham dell’americana Ballantine Books (1988); Unfinished Tales of Númenor and
Middle-earth prima edizione 1980;
Morgoth’s Ring della HoME; il CD tedesco Briefe
vom Weihnachtsmann; La
caduta di Artù in edizione pocket The adventures of Tom Bombadil curato da
Christina Scull e Wayne Hammond; Sprookjes
edizione olandese del 1979 il Le
deux tours nella nuova traduzione francese di Daniel Lauzon, il nuovo The Story of Kullervo curato da Verlyn
Flieger 2015 e l’atteso The Art of the Lord of the Rings curato dai
magnifici Christina Scull e Wayne Hammond. Tra le rarità che si sono aggiunte: la prima edizione inglese di The Adventures of Tom Bombadil (1962)l’edizione speciale di The Homecoming of Beorhtnoth Anglo-Saxon Books del 1991; The Lay of Aptrou and Itrou in edizione limitata
bilingue inglese/serbo; On Fairy-stories a cura di Verlyn Flieger e Douglas A. Anderson del 2008
e ancora The Isle of Gramarye: an anthology of the
poetry of magic illustrato dalla Baynes e con due poesie di Tolkien
(1970). Infine A
New Glossary of the Dialect of the Huddersfield District di Walter E. Haigh 1928 con la
prefazione scritta da Tolkiene e il volume Essays
and Studies by Members of the English Association Vol. XIV. 1929 con il
saggio Ancrene Wisse and Hali Meiðhad.
E infine The
Battle Field il foglio musciale
stampato dal nonno di Tolkien.
Anche
quest’anno la mia collezione si è arricchita di opera originali di grande
valore artistico che qui sintetizzo: La
Contea di Piero Crida (utilizzato poi per il logo della nostra Associazione);
le stampe in serie limitate e prodotte per l’Hobbit Village 2015 e firmate
dagli autori Il
Signore degli Anelli e La
realtà in trasparenza. Lettere
1914-1973 di Piero
Crida; The
Mumak of Harad e The
Battle of Hornburg di
Cor Blok. E poi la Serie
stampe di Blok (9 stampe) su carta di seta firmate dall’artista
olandese; il Ritratto
di J.R.R. Tolkien di Andrea Piparo; il "Hobbit
Village 2015". Il Manifesto firmato da Crida e Blok. Dopo l’Hobbit
Village, Cor Blok mi ha voluto omaggiare di un suo disegno realizzato
appositamente per mio figlio Nicola's
name e Piero Crida mi ha donato il Tom
Bombadil disegnato nel 1978 per l’edizione Rusconi, poi scartata, e
facente parte della mostra portata in giro per l’Italia. E ancora J.R.R.
Tolkien il busto celebrativo di Steve Paterson (n. 2/50) e J.R.R.
Tolkien di Raffaele Pentasuglia
(1/50). I lavori in legno di Alessandro Garofalo "La Bottega di
Bosco Atro": il portachiavi J.R.R.
Tolkien; il segnalibro Bilbo
Baggins, la Scatola
portalibro, la Spada
Uruk-hai e il Cancello
di Casa Baggins. I meravigliosi calici di Piero
Crida: l’Arte di illustrare J.R.R. Tolkien conservati nella bellissima
scatola in legno, tutto realizzato da Marco Francesconi che ha realizzato anche
il Boccale
per la birra con il logo della nostra Associazione. E poi la Pipa
di J.R.R. Tolkien di Arcangelo
Ambrosi (1/30) e il Dwalin
della stirpe di Durin di Raffaele Pentasuglia realizzato durante
l’Hobbit Village.
Non potevamo mancare i testi
appartenuti a membri della famiglia Tolkien, come The Garden di Vita Sackville-West firmato da Priscilla Tolkien, An Elementary Grammar of Old Icelandic firmato da Helen McMillan Buckhurst e The Truth About Publishing firmato da
Stanley Unwyn, primo editore di Tolkien. E testi accademici come Beowulf
con il saggio di J.R.R. Tolkien; Beowulf With the Finnesburg Fragment (1958); Beowulf
di David Wright (1957); A Concise Guide to Colleges of Oxford
University 1982; il volume Folio 50, A Bibliography Of The Folio
Society 1947–1996. I quattro volumetti del College in cui insegno Tolkien tra il 1945 e il
1959: The
Merton Society Address list of past and present members of Merton College 1955
The
Merton Society Address list of past and present members of Merton College
1938 Merton
College War Record 1939-1946 1947 e Merton College 1939-1945 1947. Poi le riviste che lo
videro impegnato nel Comitato direttivo Transactions of the Philological Society
1931-32, curato dal professor G.E.K. Braunholtz (1933) e Transactions of the Philological Society
1946 curato da Miss A. Woodward (1947).
Entrambe con una storia legata al loro precedente proprietario e al rapporto di
questo, non proprio amichevole, con
Tolkien. Infine il Kalevala
Poema nazionale finnico curato
da Cecilia Barella.
Altri testi: Bored of the Rings la prima edizione Signet Book del 1969; i due volumi del
fumetto Heaven’s
War di Micah Harris; The Professor, the Queen and the Bookshop;
The King of the Ring pubblicato in
PLOP, n. 23, settembre-ottobre 1976; Il
Signore degli Anelli Speciale J.R.R. Tolkien ne Il Giornalino (1985) e Topolino
in guerra col gatto Nip del 1937. Assieme a moltissimi altri fumetti
che trovate nel mio articolo sui fumetti citato in precedenza.
Poi la marea di materiale legato
al metodo Linguaphone con la voce di Tolkien: Linguaphone:
Il mondo è vostro pubblicità
1930; Linguaphone Conversational Course English del 1931 rilegato in tela azzurra; Linguaphone Conversational Course English edizione francese 1930; Linguaphone:
Grammatica inglese in 30 lezioni con un elenco di verbi irregolari (1942);
Istruzione
per gli allievi del corso Linguaphone (1944); Linguaphone:
Vocabolario del Corso di conversazione inglese (1941); Linguaphone:
Grammatica inglese (1933); Linguaphone Conversational Course English (1933); Linguaphone Conversational Course English (1944); Faber
est suae quisque fortunae (1933); Do you speak English? (1934) e Linguaphone
Corso di Conversazione Inglese (1930).
Completano le tre valigette, che si aggiungono a quella olandese acquistata lo
scorso anno, con i 16 dischi 78 giri: The
Linguaphone Conversational Course English, e le due italiane Corso
Linguaphone di Conversazione Inglese (1934) e Linguaphone
Corso di Conversazione inglese (1944).
Seguono le pubblicazioni su
Tolkien: i rari Tolkien Centenary Conference 1992,
i due volumi di The Ring Goes Ever On: Proceedings of the
Tolkien 2005 Conference e il
libro Proceedings of the J.R.R. Tolkien
Centenary Conference. Ancora Pauline Baynes: Illustrator to Lewis and
Tolkien della Blackwell’s Rare
Books 2015; Saghe
e leggende Celtiche; Tolkien
e i classici, Guida
per viaggiatori nella Terra di Mezzo di Roberto Fontana, The Tolkien Family Album di John Tolkien,
Priscilla Tolkien 1992, To the Chapel Perilous di Naomi
Mitchison del 1955, Christian Behaviour di C.S. Lewis (1943) e
Princess of the Goblin George MacDonald (1946). Completano Le
fate nell’ombra di George MacDonald in pelle con cofanetto (1990) Rilegato in pelle con cofanetto e i volumi
firmati da Piero Crida, che ne illustrò le copertine, di Anodos
(1977) e Le
fate nell’ombra (1990) di George MacDonald.
C’è stato posto anche per la
memorabilia con lo Spazzolino “Vibration” e i Doppi
spazzolini Polimed realizzati per il film di Peter Jackson. Il Set “The Hobbit” illustrations di 7 cartoline con busta realizzate dalla Bodleian
Library; la brochure di Hobbiton Movie Set,
il The J.R.R. Tolkien Calendar 1973; il Air New Zealand – The Hobbit;
il puzzle The Fellowship of the Ring del 1978 legato
al film di Ralph Bakshi; le Cartoline
degli stregoni di Raffaele Pentasuglia e la mappa Hall Green 1903.
Ancora il cinema con Lo
Hobbit - La Trilogia e Lo
Hobbit - La Trilogia (3D) in cofanetto; Le
Hobbit - La trilogie Edizione limitata in scatola di legno; Lo
Hobbit: La trilogia 3D Extended edition con le speciali monete in
edizione limitata e Lo
Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate Extended edition con la
statuetta a completamento della trilogia di Peter Jackson. E infine la musica
con The Lord of the Rings di Stephen
Oliver in vinile per un’edizione olandese e Ainulindalë.
La musica degli Ainur.
Un ringraziamento
finale va a tutti gli appassionati o semplici curiosi che affollano questo mio
sito che dal 2008 a oggi, 27 dicembre 2015, ha registrato 333.531 visite uniche con
una media di 4000 visite mensili. Che dire, niente male per un sito "di nicchia" come il questo!