Nel collezionismo tolkieniano le pellicole cinematografiche di Peter Jackson sono state un vero spartiacque. I collezionisti pre-film partivano dal Signore degli Anelli o Lo Hobbit, quelli post-film, quasi sempre, iniziano ad essere affascinati dall'immensa memorabilia cinematografica per poi passare ai libri.
Personalmente, ho cominciato la mia 'carriera' collezionistica nel 1996, anni prima che statue e gadget invadessero il mercato, con Lo Hobbit dell'Adelphi e un Signore degli Anelli Rusconi in tre volumi con cofanetto. Con il film ho cominciato a collezionare anche qualche statua e gadget che consideravo interessante da avere, così come avevo già fatto con il precedente film animato di Ralph Bakshi del 1978.
La svolta, almeno per me, c'è stata nel 2012, sedici anni dopo aver cominciato, quando decisi d'iniziare ad acquistare saggi riferibili al suo meraviglioso lavoro accademico. Il primo fu Ancrene Riwle curato da R. B. Salu del 1955 del quale Tolkien scrisse la Prefazione. Da allora mi si è aperto un mondo e un nuova stagione per me di fare collezionismo che riesce a darmi molto più soddisfazioni ed emozioni di quanto ne provassi raccogliendo le sole edizioni narrative. Da allora, ho cominciato a studiare e ricercare i saggi di Tolkien e testi accademici sui quali è riportato il suo nome tra i contributori o semplicemente tra i ringraziamenti, note e bibliografie.
Ad oggi, su quasi 1700 libri presenti nella mia collezione, oltre duecento sono riferibili al Tolkien Professore.
Qui di seguito ho pensato di elencare i saggi di Tolkien pubblicati fino agli anni Sessanta presenti nella mia collezione e, a breve, un'altra pagina con le opere in cui Tolkien è citato. Con la speranza di suscitare interesse a chi intende arricchire la propria collezione con testi che non strettamente legati alla Terra di Mezzo o a i racconti brevi, ma alla sua vita e alla sua professione che tanto amava e ha onorato.
1921
In Fourteenth Century Verse and Prose, a cura di Kenneth
Sisam
Include il glossario redatto da
Tolkien A Middle English Vocabulary
da pagina 293 in poi. La prima edizione di Fourteenth
Century Verse and Prose vide la luce nel 1921 ma solo nel 1922 apparve con
un Middle English Vocabulary redatto
da J. R. R. Tolkien. Dopo la sua pubblicazione sono apparse alcune edizioni del
1921 sprovviste del Vocabolario e altre, sempre dello stesso anno, con allegato
il lavoro di Tolkien. Il Vocabolario di Tolkien era destinato ad essere incluso
già nella prima edizione ma a causa di un ritardo, alcuni copie ne furono
sprovviste.
Vi sono anche edizioni prive del
glossario: l’edizioni in tela rosso scuro comprendono il lavoro di Tolkien al
contrario di quelle blu che ne sono prive. Le uniche eccezioni risultano essere
le ristampe 9 e 10 del 1948 e del 1950, dove entrambe le varianti presentavano
il Glossario.
Nella mia collezione: 1°
ed. 1921 [7° rist. 1944]; 2°
ed. 1948 [13° rist. 1962] e 3°
ed. 1970 [16° rist.].
1922
Si tratta del glossario redatto da
Tolkien a corredo della prima edizione di Fourteenth
Century Verse and Prose di Kenneth Sisam del 1921.
Tolkien selezionò dalle
43.000 parole del testo di Sisiam un elenco di quasi 4800 glosse, 6800
definizioni e 15.000 riferimenti alle occorrenze con più di 1500 varianti delle
glosse.
Il Glossario fu poi pubblicato nel 1922 in duemila copie per la
Clarendon Press di Oxford. Ci sono state una seconda nel 1924 fino alla
quattordicesima del 1964.
1924
In The Year's Work in
English Studies 1923,
a cura di Sir Sidney Lee e F. S. Boas
Il testo riporta è l’edizione 1923
con i lavori consegnati nel 1924 e pubblicata l’8 gennaio dell’anno successivo.
Include una lunga discussione (pp. 20-37) nella quale Tolkien affronta le due
sezioni dell’Oxford English Dictionary,
Wash-Wavy e Wh-Whisky, alle quali probabilmente stava lavorando in quel
periodo, e di alcune opere (principalmente libri, alcuni in francese o
tedesco). Nelle pagine finali del volume si pubblicizza il libro Fourteenth
Century Verse and Prose curato da Kenneth Sisam e che presenta il glossario
curato da J. R. R. Tolkien. Il libro uscì nel 1921 e ptoprio nel 1923 si ebbe
la prima ristampa che spiega il motivo della segnalazione.
1925
Sir Gawain and the Green Knight
A cura di J. R. R. Tolkien e E. V. Gordon
Sir Gawain e il Cavaliere Verde o Sir Galvano e il Cavaliere Verde è un romanzo allitterativo scritto
in medio inglese e risalente al tardo XIV secolo narrante un'avventura di
Galvano, un cavaliere appartenente alla Tavola Rotonda. In questo racconto
Galvano accetta la sfida lanciata da un misterioso cavaliere completamente
verde nei capelli, vestiti e pelle. Il Cavaliere Verde dichiara che permetterà
a chiunque di infliggergli un colpo di ascia senza che esso si difenda se egli
stesso potrà restituire il colpo esattamente dopo un anno e un giorno. Gawain
accetta la sfida e con un sol colpo decapita lo sfidante, questi non muore ma
raccoglie la sua testa, balza a cavallo e rimembra a Galvano che gli deve
soddisfazione alla data concordata. La storia di Sir Galvano, impegnato
nell'avventuroso viaggio per raggiungere il luogo prescelto ove riceverà il
colpo, dimostra il suo spirito di cavalleria e lealtà.
Tolkien fu responsabile del
glossario e del testo del poema, mentre Eric Valentine Gordon produsse la
maggior parte delle note di accompagnamento.
Nella mia collezione: 1° ed. 1925; 1° ed. [2° rist. 1930]; 1° ed. [3° rist. 1936]; 1° ed. [4° rist. 1946]; 1° ed. [5° rist. 1949] e 1° ed. [9° rist. 1963];
In The Review of
English Studies, vol. 1 No. 2, April 1925, a cura di R. B. McKerrow
Pubblicato per la prima volta nell’aprile
1925, ha poi visto, l’anno seguente, un volume che raccoglie i primi quattro
numeri e infine ristampato in un volume del 1969. Nella prima parte, Tolkien
discute sugli aspetti di numerose parole in Medio Inglese e i loro significati
nell’inglese moderno. Mentre, la seconda parte, è costituito da una serie di
note sul glossario per il testo di Hali Meidenhad edito dall’Early English Society.
In The Review of
English Studies, vol. 1 No. 3, July 1925, a cura di R. B. McKerrow
The Devil's Coach Horses è un saggio scritto da J. R. R.
Tolkien nel 1925 e prende spunto dalla parola eaueres presente nell’Hali Meiðhad (Early Text Society),
del 1922. In questo saggio, Tolkien suggerisce che la parola eaueres, piuttosto che “cinghiale”
indicherebbe il “cavallo da tiro”. Pubblicato per la prima volta nel 1925 ha poi
visto, l’anno seguente, un volume che raccoglie i primi quattro numeri e infine
ristampato in un volume del 1969. Successivamente è apparso anche come pamphlet di sei pagine con la
dicitura "Jersey: Edward Brothers 1925", probabilmente non
autorizzato e, anche se datato 1925, essendo il testo stampato in Monotype
Bembo, un carattere tipografico successivo alla data originaria, si può
presumere che risalga al 1980.
1926
In The Year's Work in English
Studies 1924, a cura di F. S. Boas e C. H. Herford.
Il testo riporta è l’edizione 1924
con i lavori consegnati nel 1925 e pubblicato il 4 marzo dell’anno successivo.
Contiene un saggio firmato da Tolkien dove, nell’introuzione commenta il
crescente numero delle pubblicazioni filologiche e le linee di demarcazione tra
la filologia e le discipline correlate. Come per il precedente saggio nel
volume del 1923, Tolkien discute l'ultima sezione pubblicata dell’Oxford English Dictionary (Whisking-Wilfulness), che comprende
alcune delle parole sulle quali aveva lavorato. A questo saggio di Tolkien è
legata una rara lettera che gli è appartenuta, datata 5 luglio 1926 e inviata
da Cecil Lewis del Lincoln College a
Oxford.
1927
In The Year's Work in English
Studies 1925, a cura di F. S. Boas e C. H. Herford.
Tolkien, al contrario dei
precedenti due volumi della rivista (1923 e 1924), è presentato come Bosworth
Professor of Anglo-Saxon in the University of Oxford, incarico ricevuto nel
1925. Anche questo terzo volume contiene un lungo saggio (pp. 32-66) nel quale
Tolkien discute di circa ventiquattro testi. Il testo riporta è l’edizione 1925
e pubblicato solo il 24 febbraio 1927. All’interno una recensione sul testo curato da Tolkien ed E. V. Gordon, Sir Gawain and the Green Knight (pp. 96-97)
e una al saggio di Tolkien Some
Contributions to Middle-English Lexicography (pp. 104-107) pubblicato nel
1925 su The Review of English Studies: A
Quarterly Journal of English Literature and the English Language.
1928
In A New Glossary of the Dialect
of the Huddersfield District, di Walter E. Haigh.
Nel 1928 il Professor J. R. R.
Tolkien, quando era già da due anni Rawlinson and Bosworth Professor di
Anglosassone all’Università di Oxford e associato al Pembroke College, scrisse
sei pagine di Prefazione per questo libro sul dialetto del Distretto di
Huddersfield di Walter Edward Haigh, da anni residente in quella zona.
L’argomento trattato da Haigh è di sicuro interesse per Tolkien giacche
riferibile a un’area nella quale la lingua del Nord e quella delle Midlands
occidentali si sovrappongono, ritrovando influssi linguistici riferibili alle
invasioni dai paesi scandinavi, la rinascita della letteratura Anglosassone
trecentesca e la conquista normanna. Nella sua Prefazione, Tolkien è prodigo di
elogi per la vastità del glossario che contiene parole rare e comuni, e la
"bravura, humour, e forza idiomatica delle sue citazioni
illustrative" (Foreword xiv) concordando sicuramente con quanto scrive
Haigh che un dialetto locale "è degno della nostra attenzione e orgoglio,
come sono i nostri edifici antichi, e più di quanto intimamente utili"
(Glossario viii).
Le copie furono circa 300 e donate
a personalità e istituzioni inglesi. L'elenco dei riceventi è inserito alla
fine del volume e tra questi si legge: Professor
J. R. R. Tolkien, Oxford University.
1929
In Essays and Studies By Members
of the English Association vol. XIV, a cura di H. W. Gerrod
Tom Shippey l’ha definito “il più perfetto, anche se non il più noto, delle
sue opere accademiche (“the most perfect though not the best-known of his
academic pieces”) [Tom Shippey, The Road to Middle-earth, 3a ed., p. 45].
Tolkien pubblicò nel 1929 un suo
studio dal titolo Ancrene Wisse and Hali
Meiðhad nel volume XIV di Essays and
Studies. By members of the English Association in cui sostenne che le
lingue utilizzate nelle versioni originali dei testi Medio inglese Ancrene Wisse e Hali Meiðhad fossero le stesse - una lingua che lui indicò come
“Language (AB)”.
At the Tobacconist's e
Wireless (Audio)
In Linguaphone Conversational
Course English, a cura di A. Lloyd James.
Nel luglio 1929, J. R. R. Tolkien
registrò due lezioni poi inserite nel corso di apprendimento della lingua
inglese Linguaphone dell'omonima
Società londinese del 1930. Tolkien incise le lezioni At the Tobacconist's, presente sul disco n. 20 e Wireless, sul dico n. 30. Entrambe
registrate assieme a Arthur Lloyd James, Professore di Fonetica all'Università
di Londra e curatore dell'intero corso di apprendimento. Il Linguaphone con i
due dischi di Tolkien fu commercializzato in moltissimi paesi e consisteva in
una valigetta di legno contenente 16 dischi a 78 giri (di cui 15 con le lezioni
e 1 con la Fonetica inglese) e 5 libretti a supporto degli studenti. Sull’edizione
italiana ho scritto un lungo articolo che ne ricostruisce la
storia.
Nella mia collezione le valigette
prodotte per: Regno Unito (1930), Olanda (1930) e Italia (1934 e 1944).
1932
In Report on the
Excavation of the Prehistoric, Roman and Post-Roman Site in Lydney Park,
Gloucestershire, a
cura di R.E.M. Wheeler and T.V. Wheeler.
Nel 1932 l’Appendice I di questa
pubblicazione, stampata in 1150 copie, presenta un saggio firmato da Tolkien
sul nome 'Nodens', una parola, fino ad allora ignota, che comparve su tre iscrizioni
trovate presso gli scavi di Lydney Park e che fu classificata come nome di un
dio. Con il suo lavoro, Tolkien collegò il nome all’antico irlandese e gallese Nuadu Nudd. Núadu fu il re dei Túatha dé
Danann, i regnanti dell’antica Irlanda. Tolkien, durante la sua ricerca in
altre lingue giunse alla conclusione che il suo significato fosse continua a rintracciare il nome in
altre lingue antiche e, infine, giunge alla conclusione che il nome significa
sia ‘the catcher', ‘the snarer’
o ‘the hunter’.
1937
Beowulf: The Monsters and the Critics
Questa è stata una lezione tenuta
dal prof. J. R. R. Tolkien il 25 novembre 1936 su un poema eroico in antico
inglese qual è il Beowulf al Sir
Israel Gollancz Memorial Lecture British Academy. È stato pubblicato la prima
volta il primo luglio 1937 in Proceedings
of the British Academy, e da allora è stato ristampato in numerose
raccolte, la più significativa la raccolta di pubblicazioni accademiche dello
stesso Tolkien, curata dal figlio Christopher nel 1983, sotto il titolo di The Monsters and the Critics and Other
Essays. Questo documento è considerato come un lavoro formativo sui moderni
studi del Beowulf. In questo suo discorso, Tolkien si rivolge ai critici che lo
hanno preceduto che sembrano disprezzare l’autore del Beowulf in quanto “ha
messo le cose irrilevanti al centro e quelle importanti ai margini"
riferendosi (“cose irrilevanti”) a Grendel e il Drago e per le "cose
importanti" alla politica dei re nordici dell'Alto Medioevo.
1940
In Beowulf and the Finnesburg
Fragment, traduzione di John R. Clark Hal
La prima edizione di questa
traduzione fu pubblicata nel 1911 ma il saggio di Tolkien apparve per la prima
dall’edizione rivista del 1940. Il
testo di Tolkien è stato ristampato nel 1983 in The Monsters and the Critics and Other Essays come On Translating Beowulf. Il volume
si riferisce a Il Frammento di Finnsburg
(o Finnsburh in anglosassone), un componimento della poesia epico-eroica
dell'VIII secolo, scritto in antico inglese. Esso è formato da 48 versi
allitteranti, che narra la battaglia tra Dani e Frisoni, la cui mitica origine
è fatta risalire all'eroe Finn. Lo stesso materiale è ripreso nel Beowulf, dove
uno scop evoca alla corte di Hroðgar gli sviluppi che hanno avuto origine da
quella battaglia. Il Frammento di Finnsburg e il Carme di Ildebrando, in alto
tedesco antico, costituiscono gli unici esempi della forma più arcaica di poesia
germanica, il breve canto eroico”.
1953
In Pearl di E. V. Gordon
Pearl è un poema scritto nel XIV
secolo in metro allitterativo in antico inglese. Il suo autore è sconosciuto,
ed è chiamato "Pearl poet" o "Gawain poet", e viene
generalmente indicato, sulla base del linguaggio e dell’accomunanza stilistica,
con l'autore di Sir Gawain and the Green
Knight.
In Essais de Philologie Moderne (1951), a cura dell’Università di
Liegi
Contiene il testo dell’intervento
tenuto da Tolkien, Middle English “Losenger” pp. 63-76, in qualità di
Professore del Merton College di Oxford e in rappresentanza della stessa, al Congrés international de philologie moderne,
tenutosi a Liège (Belgio) dal 10 al 13 settembre 1951 in occasione del LX
anniversario delle sezioni di filologia germanica e di filologia romana della Faculté de Philosophie et Lettres de
l'Université de Liège.
In New Series of Essays and
Studies, vol. VI, a cura di Geoffrey Bullough.
Questa è un‘opera pubblicata da
Tolkien per la prima volta nel 1953 nella rivista della English Association. Si tratta di un romanzo storico ambientato
nelle tarde ore del giorno successivo alla Battaglia di Maldon, lo scontro tra
inglesi e vichinghi avvenuto il 10 agosto 991 nei pressi di Maldon (Essex,
Inghilterra) e che ispirò il celebre poema medievale omonimo (è sopravvissuto
un frammento di 325 righe, scritto in anglosassone). L'opera si propone come un
epilogo alla Battaglia: Torhthelm e Tìdwald, due messi dell'abate di Ely
(inviati per recuperare il cadavere del conte inglese Beorhtnoth - o Byrhtnoth
-), dialogano mentre esaminano le salme dei caduti al lume di una lanterna. Un
lavoro accompagnato da due saggi e che quindi si presenta come: The Death of Beorhtnoth, un saggio
introduttivo riguardante la battaglia e il frammento in Old English che ha
ispirato Tolkien; The Homecoming of
Beorhtnoth Beorhthelm's Son, il testo vero e proprio; e Ofermod, un saggio nel quale Tolkien sostenne
che l’originale accezione della parola avesse un significato negativo (orgoglio a cui aggiungere schiacciante o smodato) e non come l’intese William Paton Ker nell’Ottocento (vale
a dire temerarietà, audacia, spavalderia)
1955
In Ancrene Riwle, di M. B. Salu
Guide for Anchoresses, titolo originale in medio inglese Ancrene
Wisse o Ancrene Riwle, in italiano La Regola delle anacorete, è un manuale
monastico per le anacorete* scritto nel Duecento in medio inglese. Il più
antico manoscritto è conservato a Cambridge. Ne esistono altri 10 in lingua
originale, più alcune versioni in anglonormanno e in lingua latina. È stato
scritto per tre sorelle che dovevano entrare in convento come recluse. Vi sono
vari spunti interessanti sulla vita quotidiana del XIII secolo e sulla vita
monastica. La prosa molto fluida rende il testo il primo scritto in inglese con
la volontà di renderlo artistico.
1962
Si tratta di una edizione del Ancrene Riwle o Ancrene Wisse curato da Tolkien, un manoscritto del XIII secolo
noto come MS. CCCC 402 or MS.
Corpus Christi College Cambridge 402 - A Rule for Nunnes or Recluses - Ancrene
Wisse. Il volume fu stampato in 3.000 copie. Tolkien fu formalmente
incaricato dalla Early English Text Society nel 1935 di modificare il
manoscritto per la pubblicazione, ma a causa dei ritardi infiniti, non venne
pubblicato fino al 1962. La maggior parte del libro consiste in una
trascrizione del testo line-by-line,
con ampie note.
1963
In Angles and Britons, a cura
di Henry Lewis
Si tratta di un saggio di J.R.R.
Tolkien letto il 21 ottobre 1955 alla Examination Schools a Oxford, il giorno
seguente la pubblicazione di The Return
of the King, per la Fondazione O'Donnell creata da Charles James O'Donnell.
In questo saggio discute di come la lingua gallese non sia una forma
dialettale, ma una discendente dell'originaria lingua britannica facente parte
del gruppo di lingue molto comune nella Gran Bretagna prima dell'inizio delle
varie invasioni, in particolar modo quelle sassoni. Questo saggio è stato
successivamente stampato in The Monsters
and the Critics and Other Essays.