Leaf by Niggle
di J.R.R. Tolkien
Postfazione
di Tom Shippey
HarperCollins,
Londra
1°
ed. 2016, pp. 64
Brossura
Il 28 luglio è stato pubblicato dalla harperCollins il volume Leaf by Niggle in copertina morbida per la prima volta in un volume singolo. Infatti, il racconto del pittore Niggle fu pubblicato per la prima volta nel 1945 nella rivista Dublin Review, e nel 1964 nel volume Tree and Leaf assieme ad altri scritti di Tolkien. In Italia uscì per la prima volta nel 1976 nel volume Albero e Foglia, per l’editore Rusconi con la sovraccoperta disegnata dal grande Piero Crida.
Il volume è uscito in coincidenza con l’omonima produzione teatrale a cura di Puppet State Theatre Company.
Niggle è un pittore di scarso successo, sempre indaffarato ma mai in grado di portare a termine con efficacia qualcosa: è però sempre disponibile ad aiutare gli altri, in particolare il suo vicino Parish, zoppo e brontolone. Niggle è ossessionato da un dipinto, nato come immagine di una foglia e poi cresciuto come albero e quindi come bosco, che teme di non riuscire a finire perché cresce continuamente di dimensioni: il pittore sa infatti che presto dovrà partire per un lungo viaggio, e vorrebbe riuscire a finire il quadro prima. Per aiutare il vicino, Niggle si ammala. Quando finalmente si rimette, arriva il Cocchiere Nero” che gli ricorda il tanto temuto viaggio. Niggle si ritrova così in una specie di ospedale, dove impara ad organizzare il proprio tempo per essere in grado di svolgere con successo tutti i lavori che gli vengono assegnati nel tempo che gli viene concesso per svolgerli. Alla fine, Niggle viene premiato e portato in un parco meraviglioso, dove ritrova l'amico Parish e scopre il suo dipinto, mai terminato, completo e vivo davanti a lui.