Chaucer
The Nun's Priest's Tale
A cura di
Nevill Coghill e Christopher Tolkien
George G.
Harrap and Co. Ltd,
London
1° ed. 1961, rist. 1965
Rilegato
Christopher Tolkien e Nevill Coghill curarono
questo libretto nel 1961, così come fatto nel 1958 con l’edizione di The
Pardoner’s Tale sempre di Chaucer. Christopher Tolkien, oltre ad essere figlio del professore e
curatore delle opere postume nate dall’organizzazione degli appunti paterni, è
stato insegnante di Lingua Inglese al New College di Oxford, ruolo che ha
ricoperto dal 1964 al 1975. E, in questa edizione compare come Fellow of New
College, Oxford. Nevill Henry Kendal Aylmer
Coghill (19 aprile 1899-6 novembre 1980), oltre ad essere un importante
studioso di letteratura Britannico, noto soprattutto per la sua versione nel
moderno inglese dei Racconti di
Canterbury di Geoffrey Chaucer, è stato anche membro del gruppo degli
Inklings assieme a C.S. Lewis, Charles Williams e lo stesso J.R.R. Tolkien.
Curiosità. Il legame di J. R.
R. Tolkien con le opere di Chaucer è noto e nella mia collezione trova posto un
libro di Chaucer appartenuto e firmato dal professore. Ma a Coghill e questo
racconto di Chaucer è anche legata una curiosità. Infatti, il 3 agosto 1938
durante la Summer Diversions organizzata da Masefield e Nevil Coghill Tolkien indossò,
interpretando Chaucer, una tunica, il turbante, il liripipe verde (la cornetta
o becco lungo del capperone), e una finta barba bipartita, recitando a memoria proprio
Il racconto del cappellano delle monache.
Il
racconto
Nei Racconti
di Canterbury di Chaucer, The Nun's
Priest's Tale (Il racconto del cappellano
delle monache) è la ventesima novella e narra di una vedova madre di due
figlie che vive in un cottage con molti animali, tra i quali un bellissimo
gallo, Chanticleer, e sette galline, tra le quali la sua amante preferita sin
da quando erano pulcini, Lady Pertelote.
Chanticleer racconta a Pertelote, dopo essersi
svegliato di soprassalto, di aver sognato un animale (che dalla descrizione si
intuisce essere una volpe) che entrava nel pollaio per mangiarselo.Pertelote lo
deride appellandolo come un codardo che crede a un sogno dovuto più che altro
ad una indigestione. Il gallo, per dimostrarle che il suo non era affatto solo
un sogno, le racconta di sogni premonitori che poi si sono avverati prrendendo
spunto da alcuni biblici e altri molto più popolari. Ma quella stessa mattina
nel pollaio entra una volpe per catturare il gallo, che mai aveva visto prima l’animale,
e per farlo lo ingannò dicendogli che lui sapeva cantare meravigliosamente e
convince Chanticleer a cantare a occhi chiusi. Il gallo gli dà ascolto e quando
comincia a farlo veine preso dalla volpe che scappa nel bosco inseguito dagli
altri animali. Tutti sono alla ricerca della volpe, e Chanticleer, prima di
essere mangiato, suggerisce al suo aguzzino di gridare algi inseguitori che non
riusciranno mai a prenderlo. La volpe stupidamente segue il consiglio, e così
appena aperta la bocca Chanticleer scappa e si salva volando sugli alberi.
CONTENTS
INTRODUCTION
I. The Nun’s
Priest’s Tale
II. Chaucer’s
Language and Metre
1. Metre
2. Words
3. Grammar
4. Spelling
5. The text in this Book
III. Short List of Principal Dates in Chaucer’s Life
IV. Principal Works of Geoffrey Chaucer
V. The Rhetorical Principles of Gaufred de Vinsauf
VI. Sources and Analogues
VII. Chauntecleer’s Colours
VIII. Dreams and Drugs
THE NUN’S PRIEST’S TALE
NOTES
GLOSSARY